34° Raduno
34° RADUNO a PERUGIA
un successone!
XXXIV Raduno: c’è stato anche il rito del caffé alla fine del “galà” ed anche il taglio della torta: io e Gemma Oggero (figlia di Domenico, campione eritreo di ciclismo).
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Grazie Alessandra !
Pensato voluto e organizzato dal nostro Marcello si è svolto, nell’auditorium dell’albergo, prima degli aperitivi, uno splendido concerto di musica lirica. La cantante, una giovane amica di Marcello e Laura, è una soprano con una voce splendida e un aspetto magnifico. Bella, simpatica e brava , Alessandra Meozzi ci ha deliziato con 4 famose romanze – Verdi, Puccini, Lehar -. Accompagnata al pianoforte dal maestro Ugo Marino, che molti amici conosceranno per averlo visto in televisione a “Festa in Piazza” su Antenna 3 (a volte anche a Tele Lombardia), ha predisposto i nostri animi alla gioia e la serata del 7 giugno a Perugia si è svolta infatti gioiosissimamente.
Grazie Alessandra, sei brava e bella, ti vogliamo sempre con noi.! E’ chiaro che io a Marcello ho già espresso il mio pensiero al riguardo ma voglio qui dirgli, coram populo, “ Bravo Marcello, sei stato grande come sempre, io non avevo dubbi ma… circolava un certo scetticismo” … Gente di poca fede, che asmarini siete diventati?. Il 34° Raduno resterà nel cuore di tutti noi perché è stato speciale. Qui è d’obbligo un ringraziamento agli albergatori tutti, dall’accettazione alla sala pranzo, alla cucina per la squisita ospitalità e la perfetta organizzazione.
Complimenti! Torneremo sicuramente da voi.
Wania Masini
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Il Raduno... ...vissuto da me
Il primo Mai Tacli da me ricevuto risale alla primavera del lontano 1977. Me lo inviò in Libia e precisamente a Ghat, Massimo Romandini. Venni così a conoscere questo bel giornale che ci unisce, ci culla nei ricordi sia belli che brutti e dà continuità al nostro essere asmarini o meglio “eritrei”.
Inoltre con i raduni annuali fa si che la nostra grande famiglia riesca ad incontrarsi e passare due giorni meravigliosi.
Mi ero ripromesso che avrei partecipato al raduno ed ogni anno vedevo che la data dello stesso non conciliava con i miei impegni di lavoro. Rimanda di anno in anno ed ecco che sono passati 30 anni.
Finalmente questa volta il raduno ha avuto luogo in una data consona ai miei impegni e quindi questo lungo inseguimento si è materializzato.
Eccomi così nella bella Perugia, tutto emozionato in quanto avrei sicuramente incontrato vecchi amici e conosciuto dei nuovi che avevano lo stesso comun denoninatore.
Nella hall dell’albergo, cercavo volti conosciuti che il tempo aveva cambiato (ci ha tutti cambiati) e non riuscivo ahimè a focalizzare nessuno.
Moltissime erano le chiome più o meno bianche, i volti tutti sorridenti e felici di essere “a casa”.
La prima persona che ho riconosciuto anche perché vista più volte in fotografia è stato il nostro “Direttore”.
Dopo averci scritto e sentito telefonicamente diverse volte finalmente facevo la sua conoscenza. Di li a poco ecco il fotografo, si è lui Tonino. Quindi era la volta del mitico Sergio Vigili, il Signor “Pailettes”. Ero a casa, ora più che mai.
Ecco “zia” Olga Ragni. E’ la zia di tutti noi. Con emozione mi avvicino, la saluto e l’abbraccio. Mi presento e dopo un momento di dubbio si lascia andare in un abbraccio fraterno.
Vedo avvicinarsi due persone con un gran sorriso e che mi chiedono: Sei veramente il Franco mingherlino
che conoscevamo noi? Sì sono proprio io e voi chi siete? Chiedo. Mario Frizzo ed io Mietta Alpi.
Che emozione cari amici, è stato duro trattenere le lacrime. Sapevo che le emozioni erano ancora all’inizio e che tanti altri tuffi al cuore avrei avuto.
Prima di cena, si va al concerto organizzato dal Mai Tacli. Anche qui un ‘altra emozione. Un po’ diversa ma sempre piacevole. Al pianoforte ad accompagnare la brava e giovane soprano Alessandra Meozzi, è il maestro Ugo Marino. Avevo avuto il piacere di conoscere il maestro in Libia quando accompagnò la Noris Destefani nel concerto organizzato dal sottoscritto in occasione della settimana della lingua italiana,
I colpi di scena non finiscono qui. Ecco come d’incanto apparire una figura che è rimasta la stessa nel tempo. Mi è sembrato di riessere al CUA ad incrociare le racchette di ping pong con lui, si avevo di fronte: Pino Fulgini. Anche lui un po’ perplesso nel riconoscermi. Sento che chiama “Maria”, la sua gentile consorte. Maria Fanelli che insieme a Rita la sorella era del nostro gruppo. Anche qui i ricordi iniziarono a rincorrersi, a diventare sempre più lucidi come i nostri occhi. Come primo giorno ne avevo avute molte di emozioni. A parte i conoscenti ma anche coloro che conoscevano i miei genitori e mia sorella, mostravano affetto e simpatia.
La domenica, dopo la Santa Messa e il giro culturale di Perugia si rientra in albergo per il pranzo. Ci voleva l’aperitivo. Eccolo servito. Ad attendermi una graziosa signora che mi riconosce in quanto aveva visto le mie foto sul Il Chichingiolo. Sono Annalisa Mariella dice e sono venuta a salutarti, Vivo a Perugia e sapendo che eri qui al raduno, sono venuta a salutarti. Quale onore!!! Ora come d’incanto mi sembrava di rivivere una famosa pubblicità. Si avvicina un signore distinto che chiede se era vero che ero proprio io Franco Caparrotti. Il cronista di Asmara. Rispondo di si. Parte un grosso abbraccio e dice di essere Piero Amarante. Mi porta dai fratelli, Gigi e Gianni. Ero con i fratelloni Amarante e a questo punto non poteva mancare che Mauro Dall’Asta. Bisogna viverli certi momenti per poterli scrivere e trasmettere in modo adeguato.
Il buon Gianni ha un sassolino da togliersi. Mi dice di sapere che ero pro “Lino Rossi” e che i miei articoli pendevano da quella parte. Mi dice: “Devi sapere che il Campione Eritreo della Montagna era lui e non Lino. Che se Lino con la sua Abarth faceva risultato era grazie a lui che gli metteva la macchina a punto e non la boicottava. Che nell’ultimo Gran premio di Asmara, aveva doto via libera a Lino in quanto era al limite di una crisi di nervi e non voleva “perdere” un amico. Aveva ancora tanta polvere da fargli mangiare.”
Caro Lino, un messaggio esplicito e una provocazione ad hoc, Cosa rispondi tu?
Chiudo, rinnovando i miei complimenti a Marcello per come riesce a gestire e organizzare sia il nostro giornale che i raduni. Sono veramente un toccasana di giovinezza. Alla prossima.
Franco Caparrotti