25° Raduno
25° RADUNO NAZIONALE 1999
Riccione 21- 22 – 23 Maggio
Speciale e molto ben riuscito, questo Raduno si è svolto in tre giorni - venerdì, sabato, domenica - con simpatiche manifestazioni d’intrattenimento davvero molto apprezzate dai tantissimi partecipanti (circa 700!) E’ il 25° raduno, è il “RADUNO D’ARGENTO”.
E’ presente anche la nostra brava amatissima professoressa di latino e greco, Lyde Galli Martinelli, quasi tutti siamo stati suoi allievi! Venerdì sera un gruppo di artisti e amici asmarini si è esibito in uno spettacolo d’arte varia piacevole, allegro e divertente, mentre la sera del sabato è stata la volta di Pippo Maugeri con una sua simpatica, nostalgica creazione. Due bellissime serate!
Un torneo di ping pong, con trofeo per il vincitore - per ricordare l’amico scomparso Alessandro Fenili - è stato organizzato la domenica mattina da Gaetano Giudice venuto dal Sud Africa.
E tante tante altre graditissime sorprese hanno reso intensi e divertenti i tre giorni di questo bellissimo Raduno: una favolosa “cattedrale di cioccolata” realizzata dall’amico Giovanni Vita, residente a Barcellona, ha dato il pretesto per organizzare una vivace lotteria; una bellissima mostra fotografica di Carlo Di Salvo ha stupito – e commosso – tutti quanti; e le tante fotografie di noialtri scattate tempi addietro da Tonino Lingria distese su un tavolo perché ne godessimo la vista e, desiderandolo, ce ne appropriassimo, hanno rallegrato la domenica mattina di tutte le signore, mentre i signori, in altra sala, si sfidavano a ping pong.
Avevamo sperato nella presenza di Renato Carosone, che Tonino Lingria aveva invitato…… la sua risposta è stata una lettera:
Caro Tonino, il tuo invito a Riccione mi ha sconvolto. Poter riabbracciare gli Amici con i quali ho vissuto uno dei momenti più belli della mia gioventù….mi fermo qui.! Non posso perché non sono nella forma più giusta per affrontare un’emozione così grande. Ti prego di porgere a tutti il mio saluto più affettuoso e sincero. Con tutto il cuore.
Renato Carosone
Peccato! La presenza di Carosone avrebbe reso tutti felici.
Le sue canzoni (le avevamo sentite all’Odeon di Asmara), la sua voce inconfondibile, avrebbero creato la tipica atmosfera asmarina della nostra gioventù!
GLI “STRIKE” DI RICCIONE
Per un paio di giorni ho cercato il titolo per le mie modeste quattro righe e alla fine ce l’ho fatta. Strike, ovvero sciopero è stato sicuramente l’avvenimento che circa settecento Asmarini hanno fatto nel grande albergo Le Conchiglie di Riccione.
In effetti farei una scommessa con chiunque per capire se a qualcuno dei presenti interessasse Milosevich, la NATO, l’elezione del nuovo Presidente della Repubblica, oppure tutto quanto stesse succedendo fuori dai nostri confini.
L’incontro magico di amici, la felicità di tante persone, i momenti della ricerca di uno o dell’altro, la voglia di un abbraccio vero, sicuramente mi ha fatto pensare che tutti noi fossimo fuori dal mondo, in sciopero, insomma.
Passando ora al significato sportivo, quello caro a Massimo Fenili, cioè lo strike del Bowling, il primo l’ha fatto il nostro Marcello: l’organizzazione, la tempistica, le attenzioni per tutti fanno del nostro simpatico direttore un top top boss! Proseguendo, il secondo strike lo ha fatto il neo barbuto Spadoni manifestando ancora le sue super caratteristiche di muro impenetrabile, incassatore, col suo antico badile di tutti i tipi d’effetto e, chiaramente con un fisic du role Proseguirei con lo spettacolo e l’orchestra: il vero “strike” :
Sempre grandissimo Maugeri con il buon Panza ma anche tutti gli altri, intendiamoci! Ci hanno rallegrato e ci hanno fatto ballare come ai vecchi tempi, scatenando gli entusiasmi e le emozioni di tutti. Che dire poi degli antichi scettici che proprio per il venticinquesimo si sono riaffacciati alla ribalta dei nostri incontri?. Sono rimasti veramente sorpresi positivamente e d’ora in poi si aggiungeranno al gruppo.
L’ultimo “super strike” è per tutti coloro che hanno attraversato mezzo mondo per essere a Riccione.
Bravi Antonio, Cri Cri, Umberto, Pino e tutti quelli di cui mi sfugge il nome.
Dimitri Patsimas