I° ritorno in Eritrea dopo 46 anni.

Caro Giacinto
Seguimi nel mio racconto su Massaua e vedrai che troverai prima o poi anche Gherar da me visitata, potrai anche vedere le foto quando Silvano le metterà in cascata a pag.4 del sito "I° ritorno in Eritrea dopo 46 anni.
Io sono nato il27 Luglio del 1933 a Palermo.
Un caro abbraccio Carlo.

Caro Carlo, mi dici che sei arrivato in Eritrea a dicembre 1939 e che sei rimpatriato nel settembre 1948 ma non dici di che classe sei.Posso intuire che dovremo essere coetanei,anno più anno meno. Comunque leggendo il racconto del tuo ritorno a Massaua di cui nomini vie, locali e altri particolari a me noti, posso chiederti se a Gherar esiste qualcosa di quelli che furono i cantieri navali Arena o Anzalone & Costantini o Sebastiani ? Dici che esiste ancora la centrale elettrica della SEDAO, allora fu direttore l'ing.Brunelli, toscano di Cecina, e patron della squadra di pallanuoto "SEDAO". Ricordo che nel cantiere Arena,carpentiere navale viareggino,a Massaua dal 1938,vennero costruite barche da diporto di varie dimensioni e da corsa come 4 imbarcazioni categora "STAR", vari monotipi, quattro o cinque jole,"con e senza" da uno, due, quattro e sei vogatori, tutte barche che anche tu, ragazzo, vedesti veleggiare e gareggiare. Il più famoso equipaggio su "STAR" furono il Dr.Arcangelo Trimarchi, chirurgo dell'ospedale di Massaue e Renzo Notari, direttore della Mitchell Cotts di Massaua. Poi nei cantieri Sebastiani fu costruita la m/n."ARGIA",di 330 T.S.L.,armatori la SATMA, affidata al comando del com.te Gilli,di Camogli. Fu costruita anche una m/n. di minore tonnellaggio: "ASSAB" , armatori i F.lli Desideri. E si,amico mio, quanti ricordi di luoghi e persone mi hai fatto tornare alla mente Carlo ! Ma a Gherar ci sei andato ? Una volta ci si andava con la barca da Massaua oppure con l'autobus della ditta Stefanelli.Io a Gherar ci ho abitato dal '42 al '44, anno in cui mio padre riprese il suo lavoro nel porto di Massaua con l'amministrazione inglese ma fu incaricato ad Assab per il ripristino del servizio di capitaneria di porto in quella località non più in funzione dall'occupazione.Ad Assab ci rimasi due anni e li frequentai la prima e seconda media.Nel '46 tornammo a Massaua dove terminai le medie nel '47 e venimmo in Italia mia madre ed io.Io volevo restarci per frequentare il Nautico a Gaeta, ma dati i tempi mio padre non volle e quindi tornai in Eritrea e ripiegai sul "Bottego" in Asmara.A Massaua abitavamo nell'area portuale. Andavo a pescare e fare il bagno alla spiaggetta sotto il faro sulla punta di Ras Madur. A questo punto tu mi domanderai : ma perchè non ci vai a fare una capatina ? Come ho già scritto in questo forum, nel '61, al rimpatrio,imbarcammo ad Assab, ma sostammo tre giorni a Massaua e fu l'ultima volta che la vidi.Fu l'occasione di salutare tutti gli amici, ma tale era la pena di lasciare quella terra e gli amici che non si riusciva a contenere l'emozione.Soprattutto quando alla partenza da Massaua ci vennero a salutare tutti i marinai eritrei di mio padre e fra questi il nostro ex domestico, sin dal '37, Haium, un ragazzo di Archico. Lui mi aveva cresciuto, mi faceva la doccia, mi vegliava quando i miei uscivano la sera. Carlo, cosa credi sia successo in quel momento ? Quando la nave uscì dal porto e pian piano Massaua scompariva all'orizzonte,nel salutarla, le diedi un addio per sempre con la promessa di ricordarla così come la lasciai.Ragion per cui non son mai voluto tornare in Eritrea.
Scusa di averti occupato spazio e per le tante domande ma il tuo "resoconto" è un revival.
Un saluto
Giacinto

Caro Giacinto dimenticavo di dirti che sono vissuto in Eritrea dal 24 dicembre 1939 al 20 settembre 1948.

Caro Giacinto
Io a Massaua andavo per le vacanze sia di Natale che durante l'estate, pensa che riuscivo a sopportare i 40° gradi e oltre del mese di luglio e agosto, i ferrovieri se ricordi bene avevano le abitazioni a palafitte sul mare dietro la stazione a Taulud, andavo spesso per le strdine di Massaua soprattutto quando dovevo rifornirmi di lenze ed ami al suk con il tetto a forma di carena di nave, se ti ricordi quei negozi facevano anche da abitazione e si passava di casa in casa dove era esposta la merce.
Andavo spesso al cinema al Lido, partivo da casa con il sacco di iuta per andare a comprare mezza stecca di ghiaccio alla fabbrica del ghiaccio, soprattutto facevo i bagni scendendo le scalette di legno di casa con l'alta marea, pescavo con la fiocina, andavo a fare i bagni alla banchina della marina alla punta sud di Taulud da dove mi piaceva tuffarmi, andavo quasi sempre a vedermi le gare di pallanuoto e le regate veliche.
La sera di ritorno dal cinema con i miei amici Gallo ed Enia ci siedavamo sulla diga di Massaua ad ammirare la fosforescenza che il plancton emetteva depositandosi sulle madrepore.

CARLO, leggo e rileggo con infinita attenzione i tuoi racconti e soprattutto il capitolo "MASSAUA".E ciò stuzzica la mia curiosità in quanto avendo vissuto a Massaua dall'età di 4 anni sino ai 20, ritengo che da quel che citi nei tuoi ricordi di ragazzo di Massaua, Lido, Yacht Club, il famoso cippo in mare,le squadre di pallanuoto, (io ero tesserato Rari Nantes categ."pulcini",ovviamente,(anni tra 44'e '47)in squadra con Pozzolini,Giamminonni,Staglianò,Caratozzolo e altri)mi vien da chiedere : ma allora ci siamo conosciuti a quei tempi ? Hai frequentato scuole a Massaua ? Io dalla prima elementare alla terza media. Perciò ti chiedo la gentilezza di dirmi qualcosa di più dei tempi che hai vissuto a Massaua.Dai una rinfrescata alla mia memoria.
Ti ringrazio e saluto
Giacinto

[justify]Si, due racconti di fila, bellissimi e avvincenti, grazie Carlo. Non mi ricordo se l'hotel Dahlak di Massaua nel 1994 aveva ancora quella bella terrazza con la ringhiera di legno celeste o se era già stato ristrutturato. Ora è nuovo di zecca, arabeggiante ma all'europea, imponente, quasi un pugno nello stomaco direi....Io ci sono stata con le vecchierelle nel gennaio 2011, ci si sta bene, è a due passi dalla chiesina di Protasio (che veniva sempre a fare colazione con noi e con le mosche),chissà se ci potrò tornare mai! belle le foto, la tua casa a Ghinda....Embatcalla e Ciro Costa, i bambini..... quanta nostalgia...... [/justify]