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I° ritorno in Eritrea dopo 46 anni. |
- Carlo Di Salvo
- Autore della discussione
06/06/2012 10:13 #12936
da Carlo Di Salvo
Dopo la breve inyerruzione del Mai-Taclì, riprendo il mio racconto vi ho lasciati a Massaua, il 31 Dicembre 1994 con Michele e famiglia ci trasferiamo a Gurgusum dove saluteremo l'anno nuovo, starò quindi tutto il giorno in questa spiaggia che vedrò per la prima volta in vita mia.
Partendo da Taulud ripercorriamo la lunga diga di Edaga-Behrai, attraversiamo il povero paese di Edaga-Behrai e ci dirigiamo verso Otumlo, rivedo i vecchi capannoni di Campo di Marte ormai ridotti ad un ammasso di macerie, lasciamo la camionabile per Asmara svoltando a destra verso Gurgusum, la strada sembra appena asfaltata, in lontananza si vede il vecchio complesso delle cementerie di Gurgusum, ma quello che è più triste ogni tanto si incontrano ai lati della strada delle piccole montagnole, in un primo momento penso che siano mucchi di terra invece guardando attentamente mi accorgo che sono mucchi di ossa umane, in questa zona fu combattuta un'aspra battaglia per la riconquista di Massaua ed i segni sono ancora evidenti.
Giungiamo finalmente alla famosa spiaggia di Gurgusum, che in contrasto a ciò che ho visto lungo la strada, sembra adesso un piccolo villaggio turistico attrezzato con bungalow a forma di tucul, vi è uno stabile con ristorante e bar, la spiaggia infinita al nostro sguardo sembra perdersi verso nord fin dove la vista può giungere.
Il mare è basso per centinaia di metri soprattutto durante la bassa marea che scopre lunghi tratti di arenile dove migliaia di granchetti uscendo dalle loro tane scorazzano lungo il bagnasciuga, mi fece ricordare la nostra spiaggia dei ferrovieri di Taulud.
Trascorsi tutta la mattinata ad andare su e giù lungo la spiaggia in cerca di conchiglie, ma essendo questa spiaggia molto frequentata non era facile trovarne, dopo il pranzo naturalmente con tutto il gruppo di famiglia di Michele Cosentino e Rino Modici ci riunimmo attorno ai tavolini su una veranda del ristorante a raccontarci particolari della nostra gioventù.
Il pomeriggio a noi si riunì anche Margherita Piazzalunga che ricordavo in una intervista su Canale "5" subito dopo la leberazione dell'Eritrea dal giogo etiopico.
La sera, dimenticavo di dirvi che per l'occasione avevo indossato il mio bel taffetano sudanese che molti mi invidiarono, purtroppo venne la pioggia che ci costrinse ad entrare al ristorante dove tra rumorosi stappi di spumante salutammo il Nuovo Anno, finalmente la pioggia cessò e sulla spiaggia fu acceso un grande falò che illuminò i nostri volti sorridenti per quel momento magico vissuto in Eritrea, subito dopo partimmo per Massaua per ritornare in albergo, l'indomani all'alba si sarebbe partiti per le Dahlak.
Partendo da Taulud ripercorriamo la lunga diga di Edaga-Behrai, attraversiamo il povero paese di Edaga-Behrai e ci dirigiamo verso Otumlo, rivedo i vecchi capannoni di Campo di Marte ormai ridotti ad un ammasso di macerie, lasciamo la camionabile per Asmara svoltando a destra verso Gurgusum, la strada sembra appena asfaltata, in lontananza si vede il vecchio complesso delle cementerie di Gurgusum, ma quello che è più triste ogni tanto si incontrano ai lati della strada delle piccole montagnole, in un primo momento penso che siano mucchi di terra invece guardando attentamente mi accorgo che sono mucchi di ossa umane, in questa zona fu combattuta un'aspra battaglia per la riconquista di Massaua ed i segni sono ancora evidenti.
Giungiamo finalmente alla famosa spiaggia di Gurgusum, che in contrasto a ciò che ho visto lungo la strada, sembra adesso un piccolo villaggio turistico attrezzato con bungalow a forma di tucul, vi è uno stabile con ristorante e bar, la spiaggia infinita al nostro sguardo sembra perdersi verso nord fin dove la vista può giungere.
Il mare è basso per centinaia di metri soprattutto durante la bassa marea che scopre lunghi tratti di arenile dove migliaia di granchetti uscendo dalle loro tane scorazzano lungo il bagnasciuga, mi fece ricordare la nostra spiaggia dei ferrovieri di Taulud.
Trascorsi tutta la mattinata ad andare su e giù lungo la spiaggia in cerca di conchiglie, ma essendo questa spiaggia molto frequentata non era facile trovarne, dopo il pranzo naturalmente con tutto il gruppo di famiglia di Michele Cosentino e Rino Modici ci riunimmo attorno ai tavolini su una veranda del ristorante a raccontarci particolari della nostra gioventù.
Il pomeriggio a noi si riunì anche Margherita Piazzalunga che ricordavo in una intervista su Canale "5" subito dopo la leberazione dell'Eritrea dal giogo etiopico.
La sera, dimenticavo di dirvi che per l'occasione avevo indossato il mio bel taffetano sudanese che molti mi invidiarono, purtroppo venne la pioggia che ci costrinse ad entrare al ristorante dove tra rumorosi stappi di spumante salutammo il Nuovo Anno, finalmente la pioggia cessò e sulla spiaggia fu acceso un grande falò che illuminò i nostri volti sorridenti per quel momento magico vissuto in Eritrea, subito dopo partimmo per Massaua per ritornare in albergo, l'indomani all'alba si sarebbe partiti per le Dahlak.
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02/06/2012 16:05 #12913
da Narrante
Giacinto,
Intanto inserisco un link per visualizzare la mappa di Francesco che ho provato ad ingrandire al max utilizzando un sistema di interpolazione che ha consentito di ridurre lo sgranamento.
Difatti certe scritte sono decifrabili: chiesa cattolica, F.S.ER, ospedale Umberto I°, saline; altre scritte risultano ancora illeggibili, ma forse tu riescirai ad aggiungerne ancora qualcuna.
La tua mappa vedrò di inserirla ruotata di 90° in senso orario, ma, essendo le due mappe molto fuori scala fra di loro, io mi son perso e son rimasto bloccato nei pressi delle saline...
Aiutooo! Aiutooo! mandate Ibrahim a recuperarmi con la sua barca a remi....!
Intanto inserisco un link per visualizzare la mappa di Francesco che ho provato ad ingrandire al max utilizzando un sistema di interpolazione che ha consentito di ridurre lo sgranamento.
Difatti certe scritte sono decifrabili: chiesa cattolica, F.S.ER, ospedale Umberto I°, saline; altre scritte risultano ancora illeggibili, ma forse tu riescirai ad aggiungerne ancora qualcuna.
La tua mappa vedrò di inserirla ruotata di 90° in senso orario, ma, essendo le due mappe molto fuori scala fra di loro, io mi son perso e son rimasto bloccato nei pressi delle saline...
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Riduci
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02/06/2012 15:09 #12912
da Giacinto-Matarazzo
SILVANO, già Carlo mi aveva preannunciato che ti avrebbe inviato una foto del relitto dell'"ADUA" del Lloyd Triestino di cui solo le sovrastruture emergevano dal pelo dell'acqua.Fu demolito tra il '50 e '51 dalla Rippon che recuperò nel porto di Assab i tre relitti delle navi della stessa Compagnia, "SANNIO", "PIAVE" e "INDIA".In effetti tale Compagnia, gruppo Finmare,fu quella che perdette il maggior numero di navi rispetto alle altre tre, "Italia","Tirrenia","Adriatica".Infatti molte navi si trovarono in porti nemici,Australia, Sud Africa,India, e vennero fatte prigioniere, altre si trovarono in Giappone ma con l'8 settembre '43 si autoaffondarono. In merito alla mappa di Francesco, peccato che non si possa ingrandire per leggere le scritte in piccolo.Ritengo si tratti di un carta tra gli anni trenta e quaranta.Quel prolungamento della banchina in effetti non fu mai realizzato perchè la testata della stessa si sarebbe avvicinata troppo al braccio frangiflutti sx di ingresso(fanale rosso).Se tu potessi però, con la tua abilità,ruotare la mia mappa di 90° in senso orario,avremmo le mappe nella medesima prospettiva.Che ne pensi ?
Bye-Bye
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- Carlo Di Salvo
- Autore della discussione
01/06/2012 07:06 - 01/06/2012 12:55 #12902
da Carlo Di Salvo
Ultima Modifica: 01/06/2012 12:55 da Carlo Di Salvo.
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- Carlo Di Salvo
- Autore della discussione
01/06/2012 07:05 - 01/06/2012 16:05 #12901
da Carlo Di Salvo
Continuo adesso la mia paseggiata per le stradine di Massaua, sapete son ancora quasi tutte in terra battuta come quando sbarcai per la prima volta il 24 dicembre 1939 ed ancora come allora camminando su quel terreno mi sento ringiovanire, che vi debbo dire, a Massaua mi passano tutti i dolori,vedere i bambini che, ancora a piedi nudi come nel 1939, corrono felici tra i porticati, tra case che sembrano merletti, sembra che quì il tempo si fermi.
Fuori dalle case per strada si vedono gli angareb appoggiati ai muri delle abitazioni, perchè a Massaua per il caldo si dorme sotto le stelle e che stelle, quì sembra che il firmamento sia sceso per farsi ammirare.
E' venuto Michele per dirmi che l'indomani 31 Dicembre 1994 mi porterà con sua mamma a Gurgusum dove saluteremo l'anno nuovo e che il 1° Gennaio si parte per le Dahlak in sambuco, chissà forse rivedrò la bella isola di Dissei e forse l'indimenticata Madote, io lo spero tanto, comunque vedremo.
Vorrei continuare a descrivervi le stradine di Massaua, ma credo che le foto quando Silvano le metterà parlino meglio di me.
Per questa sera vi lascio, ma domani spero di raccontarvi la spiaggia di Gurgusum.
Fuori dalle case per strada si vedono gli angareb appoggiati ai muri delle abitazioni, perchè a Massaua per il caldo si dorme sotto le stelle e che stelle, quì sembra che il firmamento sia sceso per farsi ammirare.
E' venuto Michele per dirmi che l'indomani 31 Dicembre 1994 mi porterà con sua mamma a Gurgusum dove saluteremo l'anno nuovo e che il 1° Gennaio si parte per le Dahlak in sambuco, chissà forse rivedrò la bella isola di Dissei e forse l'indimenticata Madote, io lo spero tanto, comunque vedremo.
Vorrei continuare a descrivervi le stradine di Massaua, ma credo che le foto quando Silvano le metterà parlino meglio di me.
Per questa sera vi lascio, ma domani spero di raccontarvi la spiaggia di Gurgusum.
Ultima Modifica: 01/06/2012 16:05 da Carlo Di Salvo.
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01/06/2012 01:11 #12893
da Nocerino
Bellissime tutte le foto di Carlo e grazie Silvano per averle messe
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