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I° ritorno in Eritrea dopo 46 anni.

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19/06/2012 07:39 - 19/06/2012 07:42 #13114 da Narrante
Una gran buona giornata a tutti!

Ai tempi di Mons. Marinoni il cancello difatti era sempre chiuso: l'Arcivescovado a quell'epoca rappresentava direttamente lo Stato Città del Vaticano.
e quando la berlina su cui si spostava Mons. Marinoni, usciva, issava le due bandierine dello SCV a indicare una ben precisa neutralità sia politica che nazionale: al fine di affermare l'UNIVERSALITA' della Chiesa.
Comunque Carlo ha sentito il richiamo dell'inquadratura "fuori ordinanza" che gli offriva quella visuale e difatti ha effettuato una foto più unica che rara.
Di fatti nel mio peregrinar fra siti, mi sono imbattuto in tante foto della nostra bella e amata Cattedrale, ma come questa giammai ne incontrai.
Anzi per sottolineare l'istinto artistico di Carlo, ripropongo quella foto in "Prima Pagina".
Ultima Modifica: 19/06/2012 07:42 da Narrante.

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19/06/2012 06:49 #13111 da AnnaMary.F
Wania con una differenza che quando eravamo bambine noi e cera don Marinoni il cancello era sempre chiuso ,ora sempre aperto e in stato di abbandono che tristezza..... :(

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19/06/2012 05:36 #13109 da wania
[justify]Hai ragione AnnaMary, si era capito, eccome! Ciao, buongiorno![/justify]

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18/06/2012 20:47 #13105 da AnnaMary.F
si era capitooo

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  • Carlo Di Salvo
  • Autore della discussione
18/06/2012 16:12 #13102 da Carlo Di Salvo
La foto del campanile della cattedrale di Asmara è presa dall'ingresso dell'Arcivescovado.

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  • Carlo Di Salvo
  • Autore della discussione
18/06/2012 10:13 #13098 da Carlo Di Salvo
Come promesso riprendiamo il viaggio di ritorno verso Asmara, partenza da Massaua alle 17,30, non stò quì a descrivervi i paesaggi già visti quando siamo discesi dall'altopiano, ma posso dirvi che giunti a Nefasit incontrammo un fitto banco di nebbia che ci costrinse a rallentare la velocità soprattutto nei tornanti subito dopo Nefasit tra i monti Lessà, nebbia che ci accompagnò fitta fin dopo Arbaroba quando all'altezza delle Porte del Diavolo improvvisamente apparve il meraviglioso cielo stellato dell'altopiano.
Dissi a Michele di accompagnarmi subito all'Hotel Expò, avevo bisogno di una fresca doccia dopo le sudate di Massaua, non ci crederete ma al ristorante dell'Expò diretto da Abraha Tecleab viè un ottima cucina italiana e dopo la rinfrescante doccia, al ristorante mi feci fare un'ottima cotoletta alla milanese con contorno di patatine fritte bagnate da birra Melotti e per finire un trancio di papaia, dopo di chè, essendo già tardi e pensando a ciò che l'indomani avrei fatto andai a riposare le mie membra.
All'indomani alle sei ero già in piedi, dovete sapere che nei primi anni '90 tramite il centro del Gruppo Missioni Asmara (GMA) dei padri Pavoniani di Montagnana avevo adottato a distanza una bambina bilena di Cheren di cui avevo scheda con foto, inoltre avevo fatto adottare altri bambini e bambine orfani di guerra di Asmara e di Ghinda.
A piedi andai a trovare Rino Modici la cui officina sulla strada per Decamerè era poco distante dall'albergo, gli chiesi dov'era il Pavoni Social Center (PSC), la fortuna mi aiutò perchè era sulla strada di Decamerè poco distante dall'officina di Rino.
Una volta superato il portone di accesso del PSC mi trovai in un grande cortile circondato da varie costruzioni, inoltre quasi difronte al portone vi era un container adattato ad ufficio, chiesi di padre Agostino che avevo conosciuto a Montagnana, ma siccome era in giro per l'Eritrea mi dissero di rivolgermi a fratel Ezio Tonini che avrei trovato presso la biblioteca del centro, una volta dentro a questa biblioteca mi venne incontro proprio fratel Ezio con il quale, dopo che gli raccontai brevemente la mia storia asmarina, ebbi subito un rapporto di amicizia molto sincero.
A fratel Ezio si dà il merito di avere creato la più importante biblioteca dell'Eritrea, vi si trova tutto della sua storia, mi mostra dei bellissimi volumi di documentezzione delle Ferrovie Eritree, fotografo alcune pagine.
Mi parla poi di alcuni ritrovamenti archeologici a pochi chilometri da Asmara di epoca antichissima sicuramente pre-cristiana, gli domando se hanno ricevuto i miei libri di ingegneria che donai affinchè fossero inviati alla biblioteca di Asmara, ne va a prendere uno e me lo mostra scrivo sopra la mia dedica, sono sincero non immaginavo di ritrovarli ad Asmara.
Fratel Ezio è una persona eccezionale è incredibile la biblioteca del PSC che è riuscito a creare: dalla filosofia, alle religioni, alle scienze, alla storia quella vera e la geografia, la archeologia della regione, alle varie lingue quì parlate e testi storici rarissimi si possono trovare in questa biblioteca, da cui per ordine di fratel Ezio nessun testo può essere portato fuori, ma essere consultato stando seduti sui lunghi banchi della stesa biblioteca.
Con Ezio Tonini siamo scesi insieme ad Asmara con un mezzo del PSC, siamo andati fino alla Posta Centrale nel suo immutato stile liberty, tutto è come quando l'abbiamo lasciata noi, persino le cassette postali con i numeri i bianca ceramica sono sempre lì al loro posto come pure il grande dopio bancone centrale contrapposto in marmo rosa troneggia in mezzo alla sala, in alto le finestre a forma di vecchio disco telefonico illuminano la sala.
Con fratel Ezio siamo poi andati al Bar Vittoria, all'inizio del viale della regina, anch'esso ancora con il vecchio arredamento italiano degli anni '30 - '40.
Intanto fratel Ezio per quanto riguardava la bambina bilena "Rakeya" da me adottata mi disse che dovevo rivolgermi al centro di assistenza degli orfani di guerra che si trova nei pressi dell'Expò di Asmara.(continua).

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