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All'ombra dei 'calipti. Una voce fuori dal coro

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12/08/2014 06:53 #22886 da Francesco
Quello che sta succedendo in medio-oriente è sintomatico: strage di cristiani,yazidi e perfino maomettani sciti massacrati senza pietà dagli jahadisti islamici di Haji Othman, l’uomo dell’Isis, ovvero il "Califfo". E' notizia di ieri l'uccisione di 500 persone, fra donne e bambini, seppelliti vivi!
Chissà quanti invasati appartenenti a questa setta saranno mischiati fra gli invasori delle nostre coste, complice il governo.
Questo governo deve smetterla di andare a raccattare, con le nostre navi da guerra,tutta questa gentaglia che vorrebbe campare sulle nostre spalle. Basta non ne possiamo più!
Il Papa la smetta di chiamare fratelli i musulmani, ovvero chi sta massacrando i cristiani e che minaccia di arrivare sino a Roma!

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12/08/2014 06:22 #22885 da Francesco
PAGHIAMO PER FARCI INVADERE!!!

Da Magd iCristianoAllam ( Faceboock) 11-8-14
È sconvolgente: nel Mediterraneo quasi 9 clandestini su 10 sbarcano in Italia! È semplicemente folle che su 75mila clandestini (migranti e rifugiati nel lessico del politicamente corretto) sbarcati via mare sulle coste dell'Europa meridionale nel primo semestre del 2014, ben 63.884, pari all'85%, siano arrivati in Italia, mentre solo il restante 15% sia stato accolto dalla Grecia (10.080), Spagna (1.000) e Malta (227).
Se aggiungiamo i 21mila clandestini sbarcati in Italia nelle prime tre settimane di luglio, cioè 7mila a settimana, circa il doppio di quanti sono riusciti ad arrivare in Grecia, Spagna e Malta in 6 mesi, l'ammontare dei «nostri» clandestini arrivava a 84.884 fino a 17 giorni fa secondo il conteggio dell'Alto commissario delle Nazioni Unite per i rifugiati (Unhcr). Ed è così che ad oggi sono circa 100mila i clandestini sbarcati in Italia, più del doppio di quelli arrivati nel 2013 (42.925) e più di 7 volte quelli arrivati nel 2012 (circa 13mila).
Com'è possibile che l'Italia si sia trasformata nella Mecca dei clandestini di tutto il mondo? Perché mai quasi tutti gli sfortunati della terra approdano sulle nostre coste sia che provengano dalle vicine sponde meridionale e orientale del Mediterraneo, sia che partano dall'Africa sub-sahariana, dall'Asia o dal Sud America?
La risposta è semplice ed è singolare: siamo l'unico Stato al mondo che sta investendo le proprie risorse per farsi auto-invadere, dedicando le proprie forze navali ed aeronautiche per prelevare i clandestini imbarcati su fatiscenti carrette del mare, spingendosi fino al limite delle acque territoriali straniere, per portarli a bordo delle nostre sicure imbarcazioni sulle nostre coste. Così come siamo l'unico Stato al mondo che ha abolito il reato penale di clandestinità finendo di fatto per legittimare la clandestinità, non contestando alcun reato ai clandestini, accogliendoli aprioristicamente in strutture finalizzate alla loro difficilissima identificazione dal momento che gran parte viaggia senza documenti, da dove di fatto sono liberi di dileguarsi se, quando e come vogliono. Va bene così a loro e va benissimo così anche a noi, sperando che riescano a raggiungere altri Paesi europei dove potrebbero avere maggiori opportunità di trovare lavoro o di essere ospitati da familiari o amici. Questa anomalia giuridica e amministrativa è talmente evidente che in Italia rischia di diventare reato il semplice fatto di definire «clandestino» il clandestino. I mezzi di comunicazione di massa si sono adeguati a una sorta di codice «politicamente corretto» che ingiunge di qualificare i clandestini come «migranti» o «richiedenti asilo», ignorando la realtà del loro arrivo in modo clandestino all'interno delle nostre frontiere.
Ugualmente siamo l'unico Stato al mondo che accetta di collaborare con la criminalità organizzata che lucra sulla pelle dei clandestini, imponendo una taglia di almeno 1000 dollari a testa per la traversata del Mediterraneo. Sono oltre dieci anni che l'Italia, da un lato, denuncia con prove ineccepibili la brutale realtà di questa criminalità organizzata i cui profitti superano quelli del traffico della droga, e dall'altro continua a favorire quest'attività rendendosi fin troppo disponibile a soccorrere e a prelevare i clandestini che hanno già pagato la taglia alla criminalità organizzata. Com'è possibile che nessun magistrato abbia finora ritenuto di dover procedere d'ufficio contro lo Stato, in presenza della flagranza del reato di concorso nell'attività della criminalità organizzata dedita al traffico di esseri umani?
Infine siamo l'unico Stato al mondo che non bada a spese e si adopera in tutto e per tutto per favorire i clandestini, anche a costo di mettersi contro la propria popolazione, minandone la sicurezza e danneggiandone l'interesse economico. Al punto che chi ci governa è riuscito a rendere gli italiani discriminati a casa propria, vittime di un razzismo all'inverso, dove inevitabilmente l'odio e la violenza finiranno per esplodere non perché gli italiani coltivino atteggiamenti razzisti ma perché devono legittimamente salvaguardare il diritto a beneficiare in via primaria delle risorse e dei servizi propri degli italiani.
Abbiamo purtroppo un altro primato mondiale: siamo incapaci di cambiare anche in presenza del palese fallimento delle nostre scelte, come dimostrano gli almeno 800 clandestini morti affogati al largo delle nostre coste nei primi sei mesi del 2014 che attestano il clamoroso fallimento dell'operazione Mare nostrum; l'esplosione delle violenze sia all'interno dei vari Centri di accoglienza o di Identificazione ed espulsione fino alla loro devastazione fisica, sia tra i clandestini e gli italiani che vengono letteralmente assediati, minacciati, ricattati e aggrediti; le denunce dei sindaci che non ce la fanno proprio ad accollarsi le spese dei clandestini minorenni che vengono assegnati d'autorità dalle Prefetture senza verificare né il gradimento della popolazione autoctona né la disponibilità delle risorse locali.
È arrivato il momento di dire: «Basta farci auto-invadere dai clandestini»! O chi ci governa e chi ci ispira, la Chiesa di Papa Francesco in primis, rinuncerà a questi primati deleteri e suicidi o saranno ineluttabilmente gli italiani ad affrancarsi dalla prigionia ideologica e fisica dell'immigrazionismo e del buonismo costi quel che costi.

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09/08/2014 15:22 #22863 da Francesco
Leggo e lo dice anche la tv che la CGIA di Mestre ha ultimato una ricerca ( le uniche lodevoli) sulle attività delle imprese straniere in Italia.
Purtroppo, almeno una parte dell’imprenditoria del nostro Paese sembra non aver conosciuto la crisi economica. Sono le imprese guidate da stranieri che, tra il 2012 e il 2013 sono aumentate del 3,1%, hanno toccato in valore assoluto quota 708.317
Quelle condotte dai gialli (i cinesi), in particolar modo, hanno addirittura registrato un vero e proprio boom: sono aumentate del 6,1% superando di poco la soglia delle 66mila unità. Niente a che vedere con lo sconfortante risultato conseguito dalle imprese italiane che, purtroppo, sono diminuite dell’1,6%.
Una buona parte navigano nella piu’ assolutà illegalità con il lavoro nero, il mancato rispetto delle normative italiane un materia di sicurezza sociale e la contraffazione delle merci. E su questo versante questo governo ( compresi quelli che l’hanno preceduto) si comporta come le famose tre scimmiette : non vedo, non parlo, non sento!
Bravi compagni, continuate ad esentarli dagli obblighi onerosi che gli italiani sono soggetti, mentre cinesi, bingo bongo, romeni, zingari , albanesi, figli di Alì Babà, trans brasiliani, prostitute di ogni latitudine pensano e se la ridono a quanto siamo diventati c……ni!
Ho anche letto che, essendo l’assistenza sanitaria gratis per tutti ( tanto paga pantalone),sono incrementate le operazione chirurgiche per i traviati che volessero cambiare sesso. Guarda caso i pazienti sono in maggioranza brasiliani…e se fai qualche considerazione ti tacciano di razzismo!
EEA

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08/08/2014 14:24 #22841 da Francesco
Nè, Catilì 'e chi te muort,mò me sò scucciat 'e tè!

EEA

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08/08/2014 11:05 - 08/08/2014 11:06 #22840 da Agau-del-Semien
Dal Libro di Angelo Granara: ANNONE CASIMIRI ZAITUNI

DISAGIO.
Mi capita abbastanza frequentemente di sentirmi fuori posto come una tersa goccia di pioggia caduta in una fogna. Per esempio, quando vado a comprare il giornale. Davanti all'edicola stazionano fissi come i gatti della Piramide Cestia, capannelli di anziani assorti in animate conversazioni. Li osservo per un poco, poi mi avvicino con l'intenzione di prendere parte alla conversazione e fare qualche nuova conoscenza per rinnovare il mio ambito piuttosto datato.
Mi salutano e io rispondo con un sorriso: non vi sono presentazioni e neppure formalità. Dopo una decina di minuti faccio un cenno di saluto e mi allontano. Mi guardano leggermente meravigliati. Non capiscono come posso non partecipare alle loro interessanti discussioni.
Tutte le mattine se ne stanno lì e tutte le mattine parlano di politica, di sport e di pensioni ripetendo sempre gli stessi punti di vista ai quali si sono affezionati come al gatto di casa. Sono troppo anziani per cambiare idea, troppo italiani per cambiare argomento e troppo piccolo borghesi per augurarsi un rinnovamento della società.
Io non riesco ad appassionarmi alle gesta di Totti - sono meglio le sue barzellette - e tanto meno alle virtù delle madri degli arbitri. Figuriamoci, poi, se mi va di addentrarmi lungo i meandri di una politica che ha portato l'Italia tra gli ultimi posti in Europa o nell'abusato problema delle pensioni.
Adesso, quando mi reco all'edicola, il gruppetto di battaglieri nonnetti mi guarda con la stessa benevolenza con cui Spartaco osservava le legioni romane che si apprestavano a fargli la festa. Sono un corpo estraneo, un virus che potrebbe intaccare la loro ferrea coesione intorno ai valori italici: il calcio, il cibo e la pensione.
Ho provato a cambiare orario, ma loro sono sempre lì vigilanti come le sentinelle davanti al Milite Ignoto. Così mi sono rassegnato a fare l'abbona¬mento con grande dispiacere perché mi piace molto bazzicare nelle edicole.
Sporadicamente incontro qualche asmarino - nel mio quartiere ne abitano una dozzina - che come me si sente un corpo estraneo come un callo sull'alluce e vaga in cerca di compagnia. L'unica risorsa consiste nell'organizzare, acciacchi permettendo, una cena in un ristorante eritreo.
Rifiuto con pertinacia l'iscrizione ad un circolo per anziani con boccio-fila e tressette. Meglio fare volontariato e aiutare i bambini delle elementari ad attraversare la strada.
Angra
Ultima Modifica: 08/08/2014 11:06 da Agau-del-Semien.

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08/08/2014 06:48 #22836 da Francesco
Il caso delle due invasate filo islamiche rapite

Se una persona ha la volontà e la capacità di aiutare gli altri è da lodare e da ammirare. ma questo si può fare benissimo e con enormi risultati anche a casa propria, dove certamente i problemi non mancano e a volte non sono meno gravi di quelli della Siria. Ma se una persona è tanto incosciente da recarsi in luoghi che non conosce, senza una sicurezza e una preparazione specifica, è solo un grande stupido e i rischi che corre li paga di tasca propria, a volte con la vita.
Da un vecchio adagio….”chi fa la fascina se la trascina”….gioventù che sfila sotto le bandiere siriane, palestinesi….che indossa la kefiah…che schifo!
Se la sono cercata ….ed ora ci tocchera’ pagare il solito riscatto!
EEA

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