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All'ombra dei 'calipti. Una voce fuori dal coro

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17/08/2014 15:58 - 17/08/2014 18:25 #22950 da wania
Idem come sopra!
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Ultima Modifica: 17/08/2014 18:25 da wania.

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17/08/2014 10:44 - 17/08/2014 18:24 #22949 da wania
[justify]Facciamo come se nulla fosse?[/justify]



ho cancellato un post che non mi piaceva più. Buona serata a tutti
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Ultima Modifica: 17/08/2014 18:24 da wania.

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17/08/2014 09:44 #22948 da Francesco
RIFERIMENTO A PRECEDENTE POST

E le donne tagliane, in tal modo, danno l'impressione a -loro e sempre loro,maledettamente loro-di ubbidire al "nuovo corso"integrandosi sempre piu' a loro!

Uno dei motivi che hanno indotto i miei genitori a rientrare in Patria è stata una frase detta da una serva nera ( si chiamavano Lete'), appena licenziata : << guetana, verrà il tempo che tu fare Lete' a me!>>
Avevo già dieci anni e quella frase non la scordero' mai piu'!
Frase molto significativa che impressionò molto mia madre e me, ma non avrei immaginato, mai e poi mai, che la minaccia potesse essere attualizzata proprio a casa nostra...

EEA

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17/08/2014 09:08 #22946 da Agau-del-Semien
Angelo Granara, nei suoi scritti ha le capacità e il modo di delimitare le parti in luce e quelle in ombra, di descriverci le varie situazioni "del vissuto asmarino" con la maestria di un grande pittore.
Leggiamo assieme :

INNAMORARSI.


Innamorarsi ad Asmara era abbastanza facile perché c'era l'ambiente adatto - come la serra di Nero Woolf per le orchidee pregiate - Cielo di un azzurro invitante, un clima favorevole, poche distrazioni alternative e, infine ma non ultimo, le ragazze erano indubbiamente carine ed attraenti, almeno secondo i canoni vigenti nella mia gioventù.

Non c'era smog oppressivo, non c'erano prosaici McDonald con i loro esagerati panini simbolo di fretta o fast food che dir si voglia. Come si fa a scambiarsi sguardi romantici e fuggevoli contatti di mani in un ambiente tutto igiene, funzionalità ed efficienza?

Il difficile veniva quando si intendeva passare al corteggiamento essendo allora in vigore nelle famiglie titolari di fanciulle in età perigliosa il "codice siculo ottocentesco"

Le ragazze erano sempre sottoposte a stretta sorveglianza da fratelli, sorelle, madri, padri, zii, cugini, nonne e nonni paterni e materni che si avvicendavano nei turni di guardia con lo zelo di una recluta. In mancanza di meglio, si usava anche la lete come chaperon.
Bisognava salvaguardare ad ogni costo l'onore delle fanciulle in fiore dalle mire non sempre limpide di spasimanti più o meno assidui e pertinaci. Le madri asmarine non facevano che ripetere alle figlie la minacciosa frase : gli uomini vogliono sempre la stessa cosa!
Ai té danzanti pomeridiani veniva inviato il parente non impegnato, mentre alle feste serali, di solito, partecipava tutta la famiglia e, spesso, il padre portava con sé anche un visore a raggi infrarossi nel caso si spegnes¬sero le luci.
Appena si cominciava a ballare e, sedotti dalle dolci note, si accostava la guancia a quella della ragazza, si veniva trafitti da sguardi puntuti come spilli woodoo.
Forse i momenti più propizi erano le ricreazioni scolastiche quando, con la complicità di amici e amiche che facevano barriera, ci si poteva scambiare parole dolci, brevi carezze e, magari, un fuggevole bacio.
C'era poi la possibilità di accompagnare la ragazza per un tratto di stra¬da o incontrarla a casa di un'amica comune per "un ripasso di filosofia"
Inoltre c'era l'attività investigativa che le famiglie svolgevano con la sagacia del tenente Colombo. Venivano prese informazioni sulla famiglia

dello spasimante, sulla loro situazione economica sul lavoro e il titolo di stu¬dio del padre e della madre, delle amicizie, delle frequentazioni, sul tipo di abitazione. Perché, seconda frase storica delle mamme : quello che conta è un buon partito, l'amore può venire anche dopo.
Insomma, gli innamorati asmarini erano sotto osservazione del "gran¬de fratello" che usava, invece dei satelliti, parenti, amici e conoscenti per avere sempre sotto controllo la situazione.
Così, il corteggiamento asmarino era tutto un susseguirsi di scherma¬glie, di escamotages e le cose andavano per le lunghe prima che per l'inna¬morato, avendo superato tutte le prove, giungesse il fatidico momento del¬l'accoglienza in casa della ragazza. Lo spasimante aveva ottenuto il patenti¬no di bravo ragazzo serio e affidabile.
Ciò nonostante, accadeva che la sorveglianza perdesse qualche colpo, un po' come succede alla CIA, e allora poteva verificarsi il "fattaccio" al quale si poneva rimedio con immediato e non indifferibile matrimonio onde troncare sul nascere il torrente di pettegolezzi e malignità che le gole profon¬de erano sempre pronte a irrorare con prorompenti getti.
Tutti questi problemi avevano acuito in modo machiavellico le menti di ragazzi e ragazze che sfornavano espedienti sempre nuovi per incontrarsi e godersi immensamente quel tempo rubato al "nemico". In verità, c'era anche qualche madre più permissiva, qualche fratello più magnanimo perché amico del corteggiatore o perché voleva farsi gli affari suoi e voleva la com¬plicità della sorella.
La prova regina contro ogni maldicenza la forniva la sarta quando prendeva le misure dell'abito nuziale. Se il responso era negativo nessuno poteva spettegolare. Poi lentamente il codice siculo decadde e ragazze e ragazzi si sentirono finalmente liberi. Ci si sentiva inebriati come fumatori di marijuana, come piloti di bob sparati sulla pista. Le prove erano state tante e dure, ma la vittoria esaltante.
Oggi le ragazze di quindici anni vanno all'estero da sole, passano le nottate in discoteca, fanno le occupazioni scolastiche. Fosse stato così in Asmara sai quanti matrimoni sarebbero andati in fumo! I giovani di oggi si incontrano dove e quando vogliono e fanno quello che vogliono.
Era molto più bello innamorarsi ad Asmara quando per conquistare una ragazza dovevi essere paziente, astuto, suadente, fantasioso, romantico. Raggiungere il primo bacio era più difficile che scalare l'Everest con un paio di mocassini. Altro che rientro di Ulisse a Itaca.
Angra.

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16/08/2014 09:45 #22939 da Francesco
Buongiorno GIAN EMILIO, in arte AGAU, qui, al solito gran caldo, un casino di bagnaroli, non mancano i vu cumprà che rompono le scatole ( proprio ci mancavano...ed Alfano ci ha "accontentati"!)
Bramo affinchè giunga l’ora di un gran temporale affinchè spazzi via tagliani e negri per bonificare l’area, resa ormai insalubre, da tanta gente che lascia le spiagge un immondezzaio.
Loro, sempre loro….gli intoccabili si stanno adeguando tutti: oltre agli alberghi, sono a disposizione appartamenti privati convenzionati con la prefettura e locali comunali e demaniali, come scuole e ex uffici comunali.Alla faccia dei senza tetto locali che da anni premono il comune per un piccolo alloggio.
Non tutti restano poichè una buona parte rinuncia alle "agevolazioni"e fugge, come i ladri, verso il nord, ma vengono subito rimpiazzati da i nuovi venuti ( una media di 1500 al giorno in tutta l’isola ).In tutto questa bolgia infernale alcuni si sono adeguati : alcuni somali , visto l'andazzo italiano, ha aguzzato l’ingegno subaffittando i posti resi vacanti negli appartamenti.L'altro giorno c'è stata una lite che per poco non ci scappava il morto.Sono venuti i CC i quali si sono limitati a denunciarli...
Sapessi quanto vale una loro denuncia a fronte di generalità fasulle rese, essendo senza documenti.
Giorno 12 , qui vicino , a P. Empedocle, c'è stata una rivolta in un albergo per il ritardo del pagamento della diaria giornaliera, da parte della prefettura,"loro spettante". Anche in questa vicenda i capi rivoltosi, rei di avere bruciato alcune suppellettili ….sono stati denunciati.
Gli addetti o i cosidetti “volontari”che li seguono ( tutti loschi figuri della caritas e delle associazioni sinistronze) li giustificano dicendo che hanno sofferto e bisogna capirli…E noi dovremmo capire il loro sciacallesco bisiniss!
Le spiagge sono piene di questa gente, subito adeguatasi all’andazzo tagliano, infastidendo i villeggianti stravaccati al sole con merce taroccata. Qui vicino opera pure una giovane eritrea con sulle spalle un piccolo, in preda al solleone, che, per 30 euro a cranio, fa le caratteristiche treccine eritree alle donne tagliane.

EEA

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15/08/2014 21:56 #22935 da Francesco
AGAU,ho dato uno sguardo al sito che mi hai inviato:un uomo d'altri tempi difficilmente ripetibili.
I tempi,ahimè sono mutati e con loro il modo di pensare e vivere.Oggi gli eroi del giorno sono ben altri: i cosidetti gay
( non uso il termine adatto perchè non "politically correct"),
i comunisti nostalgici, i corrotti, i ladri e , dulcis in fundo,loro, sempre loro.....i futuri tagliani, quelli che hanno solo di-rit-ti e non doveri...e quest'ultimi, lasciamelo dire, sono soltanto a carico di...."PANTALONE"!
Proprio il Pantalone che non vorrebbe vedere per le strade intrusi e che non vorrebbe morire nè meticcio e nè islamico!
EEA

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