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All'ombra dei 'calipti. Una voce fuori dal coro

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09/10/2014 09:03 #23425 da Agau-del-Semien
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agau

Il testamento di Benito Mussolini
"Nessuno che sia un vero Italiano, qualunque sia la sua fede politica, disperi nell'avvenire. Le risorse del nostro popolo sono immense. Se saprà trovare un punto di saldatura, recupererà la sua forza prima ancora di qualche vincitore. Per questo punto di fusione io darei la vita anche ora, spontaneamente, qualunque sia purché improntata a vero spirito italiano. Dopo la sconfitta io sarò coperto furiosamente di sputi, ma poi verranno a mondarmi con venerazione. Allora sorriderò, perché il mio popolo sarà in pace con se stesso. Il lavoratore che assolve il dovere sociale senz'altra speranza che un pezzo di pane e la salute della propria famiglia, ripete ogni giorno un atto di eroismo. La gente che lavora è infinitamente superiore a tutti i falsi profeti che pretendono di rappresentarla. I quali profeti hanno buon gioco per l'insensibilità di chi avrebbe il sacrosanto dovere di provvedere.
Per questo sono stato e sono socialista!
L'accusa di incoerenza non ha fondamento. La mia condotta è sempre stata rettilinea nel senso di guardare alla sostanza delle cose e non alla forma. Mi sono adattato socialisticamente alla realtà. Man mano che l'evoluzione della società smentiva molte delle profezie di Marx, il vero socialismo ripiegava dal possibile al probabile. L'unico socialismo attuabile socialisticamente è il corporativismo, punto di confluenza, di equilibrio e di giustizia degli interessi rispetto all'interesse collettivo. La politica è un'arte difficilissima tra le difficili perché lavora la materia inafferrabile, più oscillante, più incerta. La politica lavora sullo spirito degli uomini, che è un'entità assai difficile a definirsi, perché è mutevole.
Mutevolissimo è lo spirito degli italiani. Quando io non sarò più, sono sicuro che gli storici e gli psicologi si chiederanno come un uomo abbia potuto trascinarsi dietro per vent'anni un popolo come l'italiano. Se non avessi fatto altro basterebbe questo capolavoro per non essere seppellito nell'oblio. Altri forse potrà dominare col ferro e col fuoco, non col consenso come ho fatto io. La mia dittatura è stata assai più lieve che non certe democrazie in cui imperano le plutocrazie. Il Fascismo ha avuto più morti dei suoi avversari e il 25 Luglio al confino non c'erano più di trenta persone. Quando si scrive che noi siamo la guardia bianca della borghesia, si afferma la più spudorata delle menzogne. Io ho difeso, e lo affermo con piena coscienza, il progresso dei lavoratori. Tra le cause principali del tracollo del Fascismo io pongo la lotta sorda ed implacabile di taluni gruppi industriali e finanziari, che nel loro folle egoismo temevano ed odiano il fascismo come il peggiore nemico dei loro inumani interessi. Devo dire, per ragioni di giustizia che, il capitale italiano, quello legittimo, che si regge con la capacità delle sue imprese, ha sempre compreso le esigenze sociali, anche quando doveva allungare il collo per far fronte ai nuovi patti di lavoro.
L'umile gente del lavoro mi ha sempre amato e mi ama ancora. Tutti i dittatori hanno fatto strage dei loro nemici. Io sono il solo passivo; tremila morti contro qualche centinaio. Credo di aver nobilitato la dittatura. Forse l'ho svirilizzata, ma le ho strappato gli strumenti di tortura.
Stalin è seduto sopra una montagna di ossa umane. E' male? Io non mi pento di aver fatto tutto il bene che ho potuto anche agli avversari, anche ai nemici, che complottavano contro la mia vita, sia con l'inviare loro dei sussidi che per la frequenza diventavano degli stipendi, sia strappandoli alla morte.
Ma se domani togliessero la vita ai miei uomini, quale responsabilità avrei assunto salvandoli? Stalin è in piedi e vince, io cado e perdo. La storia si occupa solamente dei vincitori e del volume delle loro conquiste ed il trionfo giustifica tutto. La rivoluzione francese è considerata per i suoi risultati, mentre i ghigliottinati sono confinati nella cronaca nera.
Vent'anni di Fascismo nessuno potrà cancellarli dalla storia d'Italia. Non ho nessuna illusione sul mio destino. Non mi processeranno, perché sanno che da accusato diverrei pubblico accusatore. Probabilmente mi uccideranno e poi diranno che mi sono suicidato, vinto dai rimorsi. Chi teme la morte non è mai vissuto, ed io sono vissuto anche troppo. La vita non è che un tratto di congiunzione tra due eternità: il passato ed il futuro.
Finché la mia stella brillò, io bastavo per tutti; ora che si spegne, tutti non basterebbero per me. Io andrò dove il destino mi vorrà, perché ho fatto quello che il destino mi dettò.
I fascisti che rimarranno fedeli ai principi, dovranno essere dei cittadini esemplari. Essi dovranno rispettare le leggi che il popolo vorrà darsi e cooperare lealmente con le autorità legittimamente costituite per aiutarle a rimarginare, nel più breve tempo possibile, le ferite della Patria.
Chi agisce diversamente dimostrerebbe di ritenere la Patria non più Patria quando si è chiamati a servirla dal basso. I fascisti, insomma, dovranno agire per sentimento, non per risentimento. Dal loro contegno dipenderà una più sollecita revisione storica del Fascismo, perché adesso è notte, ma poi verrà il giorno " .

B.M.

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09/10/2014 09:00 #23424 da Agau-del-Semien
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Agau

Essere Asmarini.

Sotto quel meraviglioso spicchio di cielo dominato dalla Croce del Sud, la vita della comunita’ italiana dell’Eritrea fu realmente paradisiaca come si vuol credere?
Inizialmente vi furono contrasti tra i cosiddetti “vecchi coloniali” e i nuovi arrivati. I primi, vedendo giungere migliaia d’altri italiani, temettero di perdere i loro privilegi e le loro comodita’. Non le persero, anzi ebbero maggiori vantaggi e ben piu’ grandi possibilita’ di lavoro.

A guerra scoppiata, vi furono italiani che si cucirono all’interno della giacca la croce di San Giorgio, pronti ad ogni evenienza e i contatti con Khartoum s’intensificarono.

All’arrivo delle truppe mercenarie di sua maesta’ britannica, mentre moltissimi nostri connazionali preferirono i campi di concentramento piuttosto che tradire la Patria lontana, altri si avvolsero nell’union jack e, al soldo del nemico, vendettero i loro fratelli diventando i lustrascarpe dei pommies.

Negli anni seguenti, la comunita’ italiana resto’ ancora divisa in caste. Quelli con lo stecchino sotto il naso, appartenenti all’<Asmara bene> e, tutti gli altri. Scandali e scandalucci all’ordine del giorno.
La loggia massonica del grande oriente era affollata da molti “bene” intenti alla scalata sociale.
Nelle scuole italiane insegnarono: bravissimi professori e meravigliosi personaggi degni di essere ricordati con orgoglio, ma anche mediocri e infimi figuri.

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08/10/2014 20:05 #23422 da Francesco
AGAU, la trasmissione sulla ns MM? Perché abbiamo una Marina?
La trasmissione non l’ho potuta vedere in quanto ero in Spagna, ma mi hanno informato.
Ritornando alla Marina, penso che questa istituzione è deceduta dopo il vergognoso 8 settembre ’43, quando Badoglio e quell’omuncolo del cosidetto re hanno ordinato agli ammiragli ( si fa per dire) di consegnare la ns flotta ( la quarta del mondo, assieme a quella francese), un poco azzoppata agli inglesi nelle loro rade di Alessandria e Malta.
E così, con ignominia ( una macchia indelebile che rimarrà eternamente nella storia delle marinerie di tutto il mondo)i traditori ammiragli, al soldo del Secret Intelligence Service e della massoneria, marchiarono la RM.
Anche la corazzata Roma, gioiello della ns tecnologia, assieme alla Littorio, che tutti ci invidiavano, agli ordini dell’amm. Bergamini si stava dirigendo, dopo avere lasciato la rada spezzina, verso quell’ignominoso destino, quando venne fermata , al largo delle coste occidentali sarde, dalle bombe radioguidate della tedesca Luftwaffe . Venne affondata e con essa oltre 1300 marinai dell’equipaggio, vittime inconsapevoli di un tradimento.
La consegna della flotta era una delle condizioni dell’armistizio, ma se il re avesse avuto un barlume di senso dell’onore, avrebbe accettato, e poi ordinato l’autoaffondamento di tutte le unità.
Ai tedeschi, dopo il trattato di pace di Versaglia nel 1919, venne ordinato di consegnare la flotta imperiale del Kaiser agli inglesi presso la loro base di Scapa Flow. La flotta arrivò davanti alla rada, ma si autoaffondò lasciando con la bocca aperta i perfidi figli di Albione!
Ritengo giusto che ogni buon marinaio possa dare il proprio contributo al fine di salvare i naufraghi, ma quando i naufragi diventano pretestuosi e molto frequenti, addirittura elaborati e pianificati, allora il buon marinaio dovrebbe tirare dritto sordo alle sirene del finto pietismo!
Non si dispone una flottiglia di navi militari con il solo fine di andare alla ricerca di naufraghi per poi trasformare le stesse navi in taxi di sola andata. E’ una demenzialità tutta italiana!
E c’è pure chi ostenta, per queste azioni a spese degli italiani, ORGOGLIO. Ma si vergognino!
Ormai la ricerca e l’accoglienza di questi presunti profughi è diventato un business per tante associazioni e cooperative, per alberghi , proprietari di appartamenti, negozi all’ingrosso di abbigliamenti e quant’altro.
Intanto tutti gli spazi liberi di ogni città itagliana, villette, strade , bar, stazioni sono pieni di questa gente che fanno veramente impressione.Alcuni già si stanno dedicando ad operazioni criminali, ma se ne fregano perché sanno già che , con il lassismo ed il volemose bene, le autorità ( ma dove stanno?) non vedono, non sentono e non parlano. Quindi, fra l’atteggiamento delle autorità ed i negri, ci stiamo noi, purtroppo!

Dico a voi, colleghi forumisti, i piu’ esposti siamo noi, prossimi al tramonto!

Quindi finitela di criticarmi e forse anche di odiarmi, alzate la testa e non nascondetela nella sabbia come gli struzzi che vedevo a Masaua.

EEA

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08/10/2014 15:59 #23421 da Agau-del-Semien
certo caro Francesco, ci sentiamo su skype. Chiamami quando vuoi.
MAGARI CI FOSSE ANCORA LUI!
EEA
GEB

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08/10/2014 15:48 #23420 da Agau-del-Semien
Siamo al decimo mese dell'anno 2014 :

Sono entrati in itaglia decine di migliaia di disperati, ammalati, criminali, nullafacenti da ogni parte del medio oriente e dall'africa nera e meno nera.

Come contropartita hanno lasciato l'itaglia in cerca di fortuna migliaia di nostri giovani verso il regno unito 12000, verso la germania 11000, 8000 verso la francia e 10000 verso la svizzera!

Angelino Alfano, è orgoglioso del suo mare nostrum.
Ieri RAI 3 ha messo in onda una vergogna della marina italiana.

Evviva la resistenza.

Agau

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08/10/2014 13:59 #23419 da AnnaMary.F
Francesco condivido pienamente quello che scrivi camminiano sulo stesso binario,ma pur troppo sono parole al vento :evil:

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