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All'ombra dei 'calipti. Una voce fuori dal coro

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25/10/2014 12:46 #23588 da Francesco
DILETTANTI ALLO SBARAGLIO!
Vi prego, qualcuno zittisca Renzie. Ci sta massacrando con tasse, inondando la nazione di stranieri di ogni risma e pretende di convincerci che sta alleggerendo il peso fiscale, dopo che noi poveri italiani abbiamo pagata l’ennesima stangata sulla casa con la Tasi ( inventata da Letta e perfezionata dal questo premier).
Ci vuole pure convincere che sta tagliando le spese superflue : toglie i soldi ai Comuni, ma gli stessi saranno costretti ad aumentare le tasse locali per assicurare i servizi.
Purtroppo, siamo in mano ad un ragazzotto che, fra l’altro, non si è capito di che colore politico sia e che si stia trastullando a fare il Premier. Al riguardo penso che il colore si avvicini al rosso!
Per favore, avvisatelo che non si tratta di un gioco, ma sta giocando con la nostra pelle.
Ricordate quella trasmissione televisiva del sabato sera? Se non ricordo male si chiamava “dilettanti o principianti allo sbaraglio”!

EEA

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23/10/2014 18:38 #23570 da Francesco
Caro CARLO, Barontini …..questo grande criminale di Cecina, come non conoscerlo?
Per quello che sto vigliacco rosso ha combinato, da anarchico a comunista, non basterebbe solo una corda al collo, ma con il cappio senza sapone! Nel 1951 quest’assassino e traditore è stato giustiziato dal “fato”
( incidente d’auto) vicino Firenze.
I comunisti italioti non sono nuovi a passare da una barricata all’altra per tradire i propri connazionali, i propri fratelli. Unici al mondo, perché non ci sono altri esempi al mondo.
Hanno iniziato, durante la guerra civile spagnola 1936-39, ove, pur sapendo della presenza delle nostre truppe a sostegno del futuro Caudillo, centinaia di italiani ( si fa per dire) si arruolarono nelle cs brigate internazionali a sostegno del governo comunista spagnolo. Italiani contro italiani, che schifo! Addirittura fratelli contro fratelli! E il ns “eroe” era presente, assieme al contingente sovietico.
Quegli americani, francesi, inglesi, belgi ecc. ,arruolati nelle brigate internazionali, erano comunisti al pari dei loro sodali sovietici.
Come poi è avvenuto, ha vinto il Caudillo Franco, ma con l’appoggio determinante dell’Italia e della Germania. La Spagna ed il mondo occidentale, devono molto al Caudillo ed alle forze nazi-fasciste, se la penisola iberica si è salvata dall’oscurantismo comunista.
Scusami la parentesi spagnola. Il nostro “eroe” comunista si è pure recato in Etiopia per sobillare i ribelli abissini contro gli italiani. Ma non voglio ricordare altro perché troppo doloroso.
EEA

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  • Carlo Di Salvo
23/10/2014 17:16 #23569 da Carlo Di Salvo
Caro Agau devi sapere che negli anni precedenti il conflitto mondiale il PCI era attivissimo, nel 1938 per controbattere il fascismo furono mandati in Etiopia emissari per istruire ed addestrare i guerriglieri etiopi contro gli italiani, uno di questi era appunto Ilio Barontini, ma ve ne erano altri che istruivano quelli che noi chiamavamo Schiftà e che uccisero tanti civili italiani in Eritrea.

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23/10/2014 13:00 #23566 da Agau-del-Semien
Carlo, mio zio cercò in ogni dove di trovare in Abissinia quel maledetto traditore.
agau

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  • Carlo Di Salvo
23/10/2014 12:43 - 23/10/2014 12:50 #23565 da Carlo Di Salvo
Caro Francesco lo so che ci avveleniamo il sangue quando leggiamo notizie di natura comunista, in questi giorni ho fatto una scoperta che mi ha fatto bollire il sangue, non ti dico altro fai ricerche su "Ilio Barontini" scoprirai cosa faceva questo individuo non ti dico altro.
Ultima Modifica: 23/10/2014 12:50 da Carlo Di Salvo.

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23/10/2014 09:19 #23563 da Francesco
I PARTIGIANI E LA LEZIONE DI COMUNISMO ALLE ELEMENTARI

In Romagna l'Anpi celebra il Pci in un libro per le elementari. E le famiglie romene insorgono

Il Giornale Paolo Bracalini - Mar, 21/10/2014 - 15:09

«Papà cosa vuol dire “utero in affitto”?». Domande che ti vengono, all'età di dieci anni, solo se ti capita di leggere di femminismo, comunismo, guerra partigiana e D'Alema, in un libretto gentilmente donato dall'Anpi locale alle scuole elementari di Cervia, nella rossa Romagna, nel corso di una serie di lezioni.
L'autore del librettino è Giampietro Lippi, presidente dell'Associazione nazionale partigiani a Cervia, «esponente del Pd» secondo un genitore di una delle scuole coinvolte, Raffaele Molinari, che sul suo blog denuncia l'«indottrinamento di partito» a spese dei bambini.
Nel libretto distribuito nelle classi di quinta elementare, nel corso di vari incontri a scuola, non si rievocherebbe solo la storia dei partigiani e delle staffette, perché «tutte le storie sono raccontate per rendere idilliaco il ricordo del Pci, con innumerevoli note dove si citano personaggi del grande Partito comunista, le immagini col pugno alzato... Insomma comunismo ovunque», lamenta Molinari. Il quale riporta alcuni passi del libretto per rendere meglio l'idea: «Ho incontrato allora tanta brava gente. Tra i tanti, uno che ricordo con stima e simpatia, era il padre del nostro D'Alema, che aveva come nome di battaglia “Braccio”». O anche quest'altro: «Le portava l'Unità , perché la leggesse e incominciasse ad interessarsi alle cose vere della vita, ed Anna poco alla volta capì che era importante scegliere il fronte politico con il quale accasarsi e scelse il Pci». I genitori hanno chiesto spiegazioni alla scuola: «Dalle informazioni raccolte in un colloquio con la maestra - spiega Molinari - è risultato che Lippi è stato autorizzato ufficiosamente dalla direzione didattica di Cervia. Non una visita occasionale, ma un vero e proprio programma di lezioni, per tre settimane. Una sorta di “arruolamento” in vista del settantesimo anno della liberazione di Cervia».
Il presidente dell'Anpi di Cervia, invece, è sconcertato dalle accuse: «Assurde, fuori luogo, senza senso - ci spiega al telefono - Io non faccio politica, racconto la storia, se le staffette partigiane erano comuniste o socialiste cosa devo farci, nasconderlo? Io sono un ex democristiano, si figuri, anche se adesso sì, sono iscritto al Pd. Questa iniziativa nelle scuole è nata insieme all'amministrazione comunale (guidata dal Pd, ndr ) e alla direzione didattica, per coinvolgere le scuole nel settantesimo anniversario della Liberazione a Cervia. C'è una bella differenza tra fare propaganda di partito e parlare delle staffette partigiane! Sono sconcertato dal livello culturale di certa gente, non meravigliamoci se l'Italia va male».
I più arrabbiati per la sua iniziativa sono i genitori immigrati dall'Europa dell'Est, che del comunismo hanno un ricordo più vivo. Sui cancelli della scuola hanno appeso dei cartelli: «No al comunismo nelle scuole», «Il comunismo rovina i nostri figli», in romeno e altre lingue slave. E, mentre si parla di denunce partite all'indirizzo del presidente Anpi, oggi i genitori inscenano un corteo silenzioso nel centro della città: «In piedi, senza schiamazzi, senza rumore, reggendo in mano un libro di storia come segno della nostra protesta».

COMMENTO

Nelle regioni dell’Emilia-Romagna, Toscana, Marche e Umbria, che tradizionalmente hanno avuto “vocazione” comunista, l’indottrinamento a quell’infame ideologia è capillare, complici le autorità locali, e radicata in ogni dove. L’ideologia è stata imposta ai bambini sin dalla loro tenera età , come dimostra l’articolo in parola.
Solo così si può spiegare il motivo del successo dal PCI all’attuale PD inserito perennemente e senza un ricambio, per 70 anni dalla fine della guerra, in ogni istituzione.
L’ideologia più sanguinaria della storia ( purtroppo si ripete ancora in alcuni Stati asiatici e sudamericani) è dura a morire in alcune nostre regioni.
Forse non tutti sanno che quest’ideologia ha prodotto oltre 100 milioni di morti ed ancora continua. Un’ideologia da fare impallidire lo stesso nazismo!
Comunque, nelle nostre regioni a vocazione rossa esistono ancora toponimi dedicati a Togliatti, Lenin, Stali, Che Guevara , Ho Ci Min ecc.Una vergogna!
A Bologna, la dotta ed a Torino esistono vergognosamente, a 25 anni dalla caduta del muro , rispettivamente Via Stalingrado e Corso Unione Sovietica. Forse non tutti i bolognesi ignorano cosa è stata Stalingrado: un’immane battaglia fra tedeschi, italiani, ungheresi , bulgari e romeni da una parte, contro i sovietici. La caduta della città ha segnato , purtroppo, il corso della guerra e conseguentemente una guerra persa anche per gli italiani. 40 mila morti e 80 mila prigionieri italiani costo’ la sola Stalingrado . E 80 mila nostri fratelli inviati nei gulag, disprezzati e snobbati dal maiale di Togliatti, non tornarono piu’.E fra questi chissà quanti bolognesi….
Quei soldati non erano solo camice nere, ma in maggioranza erano in grigio verde e portavano al bavero le stellette del Regio Esercito.
Così i comunisti di Bologna, come se avessero vinto quella battaglia, dedicarono una grande arteria alla gloria sovietica. E non tolsero quel maledetto toponimo nemmeno dopo la caduta di Stalin e l’implosione dell’URSS e dell’ideologia. Negli anni ’50 i sovietici ebbero il buon senso di mutare il toponimo della città in argomento da Stalingrado in Volgogrado, ma i bolognesi restarono fedeli al “piccolo padre”, rinnegato dai medesimi sovietici.
Anche la citta’ di Torino continua a serbare il ricordo di un toponimo che fu nostro nemico !
Tornando ai partigiani, vorrei rammentare che, trascorsi 70 anni dal 1945, esistono in vita pochi partigiani ultranovantenni, per cui tenere in vita questa anacronistica ANPI significa, in primo luogo succhiare i contributi statali, e poi mantenere odio, attraverso le generazioni che di quei periodo non conservano nessun ricordo.
Ma del triangolo della morte comunista che opero’ fino al 1947 nessun cenno!


EEA

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