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Daaro Addi, ovvero il Sicomoro del Villaggio. |
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13/08/2014 14:31 #22905
da Agau-del-Semien
Mi hai preceduto, grazie
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13/08/2014 14:27 #22904
da Agau-del-Semien
Ciao Cristoforo, vuoi per favore rispondere a Giacinto che vorrebbe sapere ed avere maggiori notizie sul "Vecchio Vecchio-Coloniale" che si aggira notte tempo nella piana orientale? grazie, ciao
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13/08/2014 14:24 #22903
da cribar
Caro Giacinto,
Emilio non ha tratto il racconto da nessun libro, sebbene sia il depositario dei miei scritti che effettivamente non sono pochi. Emilio è depositario per la sua intraprendenza, per il suo amore alla nostra terra, perché ha eredi degnissimi.
Il racconto del Fantasma l'ho ripreso per dargli un senso sociologico, io che sono un sociologo -seppur della domenica-
so che un "mito" non viene dal nulla e che gli uomini vedono ciò che vogliono vedere. Esiste però nel mito un sub-strato culturale che prima lo fa nascere e poi lo coltiva. Il mito cioè rappresenta un sentire comune di cose passate che ci hanno formato. Non so dove hai letto il racconto ma ora, se vuoi, puoi rileggerlo sotto questo aspetto.
Un caro saluto, Cristoforo.
Emilio non ha tratto il racconto da nessun libro, sebbene sia il depositario dei miei scritti che effettivamente non sono pochi. Emilio è depositario per la sua intraprendenza, per il suo amore alla nostra terra, perché ha eredi degnissimi.
Il racconto del Fantasma l'ho ripreso per dargli un senso sociologico, io che sono un sociologo -seppur della domenica-
so che un "mito" non viene dal nulla e che gli uomini vedono ciò che vogliono vedere. Esiste però nel mito un sub-strato culturale che prima lo fa nascere e poi lo coltiva. Il mito cioè rappresenta un sentire comune di cose passate che ci hanno formato. Non so dove hai letto il racconto ma ora, se vuoi, puoi rileggerlo sotto questo aspetto.
Un caro saluto, Cristoforo.
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13/08/2014 14:11 #22902
da cribar
Grazie Emilio,
nel ricordare l'Avvocato Angelo Maiorani hai reso un servizio a tutti noi. Suoi alunni, lo abbiamo apprezzato e compianto quando lo hanno ucciso: un'infamia delle tante che abbiamo dovuto subire.
Un saluto, Cristoforo.
nel ricordare l'Avvocato Angelo Maiorani hai reso un servizio a tutti noi. Suoi alunni, lo abbiamo apprezzato e compianto quando lo hanno ucciso: un'infamia delle tante che abbiamo dovuto subire.
Un saluto, Cristoforo.
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13/08/2014 14:06 #22901
da cribar
Caro Francesco,
A Colfiorito sono stato qualche anno fa, ero in ferie a Norcia e li mi hanno segnalato che era un posto da vedere. Recatomi, oltre ad aver apprezzato la natura del luogo, incontaminata, la presenza di arbusti selvatici e fiori variopinti mi ha fatto venire in mente che presso la "concessione" di Emilio se ne trovavano di molto simili.
Al contrario di quanto si possa credere ad un'Eritrea arida e spoglia vi erano delle zone con molti fiori, specialmente alla fine delle due stagioni delle piogge.
Tu che ami quella terra puoi capire quanto l'abbia amata io,
Asmarino di terza generazione!
Un saluto, Cristoforo.
A Colfiorito sono stato qualche anno fa, ero in ferie a Norcia e li mi hanno segnalato che era un posto da vedere. Recatomi, oltre ad aver apprezzato la natura del luogo, incontaminata, la presenza di arbusti selvatici e fiori variopinti mi ha fatto venire in mente che presso la "concessione" di Emilio se ne trovavano di molto simili.
Al contrario di quanto si possa credere ad un'Eritrea arida e spoglia vi erano delle zone con molti fiori, specialmente alla fine delle due stagioni delle piogge.
Tu che ami quella terra puoi capire quanto l'abbia amata io,
Asmarino di terza generazione!
Un saluto, Cristoforo.
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12/08/2014 15:28 #22889
da Francesco
Caro Cristoforo,da qualche minuto ho letto la seconda parte della tua magistrale descrizione dell'azienda agricola ( le famose concessioni...)del tuo amico-adulto Emilio.Sin dall'inizio avevo immaginato la drammatica "conclusione"della concessione, anzi, credevo che il discendente dei vecchi coloniali fosse rimasto vittima dei predoni, amici del negus e deegli stramaledetti figli di Albione (M. Appellius docet).
Pur immagindo di essere un tuo coetaneo ( e io sono del dicenbre 1940)ti ho anche invidiato per le tue esperienze in terra d'Africa.Io, povero me, avevo quasi 11 anni quando mi portarono in esilio, in un Itaglia che non conoscevo, ove, per anni, piansi ( di nascosto) la mia terra...Non ho potuto avere le possibilità che tu ed Agau avete avuto in materia di esperienza in quella mitica terra.Forse, a ripensarci , è stato meglio così. Non so come avrei potuto reagire come "suddito" dell'abissino Ailè Sellassiè!
Torniamo in Itaglia: che ci facevi in quel di COLFIORITO? Nel '62 frequentavo, da militare, il corso di specializzazione di AUC, ovvero allievo ufficiale di complemento per l'Arma d'Artiglieria a Foligno. Durante l'estate partecipai ai tiri di addestramento con cannoni ed obici ( campo estivo)a Colfiorito. Eravamo ospiti di un ex campo di concentramento, utilizzato durante la Grande Guerra per ospitare prigionieri austro-ungarici.Sparavamo sul vicino Monte Pennino ( ed oltre), posto a cavallo fra le province di Perugia e Macerata.
Quella località mi ricorda le grandi abbuffate di porchetta e vernaccia che trovavamo in alcune osterie, durante le ore di libera uscita.
Se riesco allego una foto del M.Pennino.
EEA
Pur immagindo di essere un tuo coetaneo ( e io sono del dicenbre 1940)ti ho anche invidiato per le tue esperienze in terra d'Africa.Io, povero me, avevo quasi 11 anni quando mi portarono in esilio, in un Itaglia che non conoscevo, ove, per anni, piansi ( di nascosto) la mia terra...Non ho potuto avere le possibilità che tu ed Agau avete avuto in materia di esperienza in quella mitica terra.Forse, a ripensarci , è stato meglio così. Non so come avrei potuto reagire come "suddito" dell'abissino Ailè Sellassiè!
Torniamo in Itaglia: che ci facevi in quel di COLFIORITO? Nel '62 frequentavo, da militare, il corso di specializzazione di AUC, ovvero allievo ufficiale di complemento per l'Arma d'Artiglieria a Foligno. Durante l'estate partecipai ai tiri di addestramento con cannoni ed obici ( campo estivo)a Colfiorito. Eravamo ospiti di un ex campo di concentramento, utilizzato durante la Grande Guerra per ospitare prigionieri austro-ungarici.Sparavamo sul vicino Monte Pennino ( ed oltre), posto a cavallo fra le province di Perugia e Macerata.
Quella località mi ricorda le grandi abbuffate di porchetta e vernaccia che trovavamo in alcune osterie, durante le ore di libera uscita.
Se riesco allego una foto del M.Pennino.
EEA
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