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Daaro Addi, ovvero il Sicomoro del Villaggio.

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03/07/2014 09:48 #22525 da Narrante
C'è qualcosa di nuovo oggi nel Forum, anzi...d'antico, vedo un imponente sicomoro che proietta una gradevole ombra e raccolti sotto di lui si può continuare il nostro piacevole e nostalgico viaggio dei ricordi!

E' proprio un posto ideale!
Ispira sicurezza e protezione!


E che ognun dica la sua: sotto a chi tocca!

Carlo ci ha già proposto la valle dei sicomori e chiese rupestri tipiche di certe zone.

Agau ci aggiorna con nozioni interessanti sugli usi e costumi di quella terra che la scuola ha omesso di insegnarci.
Il Grande Abissino è tornato! Grande e più Abissino di prima!

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03/07/2014 05:05 #22523 da La Sirocchia
Anch'io ho il mio "sicomoro" si trova nei pressi di Senafé dove mio malgrado ho trascorso un periodo della mia infanzia...era l'albero dove mio padre accompagnava la famiglia perché godesse dell'ombra benefica del fogliame da cui prendere ispirazione sul da farsi del nostro futuro...allora non sapevo che tale albero avesse una tale importanza, evidentemente eravamo guidati dall'istinto. Grazie di avermi dato la possibilità di ricordare...e soprattutto di imparare e apprendere la cultura che , ahimè manca e che invece dovrebbe andare di pari passo con la nostalgia che ci assale. Ditemi pure se la mia è una nota stonata, non mi offenderò se così sarà, sempre disposta ad imparare, posso dire che la stanza mi piace molto,e che ne farò tesoro nel più completo silenzio.

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03/07/2014 04:07 #22520 da wania
[justify]E un grande bellissimo sicomoro è rappresentato sulla banconota da 5 nakfa.[/justify]

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03/07/2014 01:25 #22519 da Francesco
Caro AGAU,
non ci crederai,mi sono destato da poco ( ora 2,11) ed il mio primo pensiero è stato di alzarmi, recarmi nella mia "tana", in punta di piedi, accendere il pc ed ho esclamato:
<< per la barba del profeta è stato di parola e puntuale!>>
Verso le 22,00, controllando la posta, avevo letto il tuo messaggio.
Il sicomoro era, come la greca Agorà , il luogo deputato alle riunioni dei maggiorenti del villaggio, ove si prendevano le decisioni ordinarie ed anche straordinarie.
Nell’Agorà invece venivano escluse le donne. Ignoro se tale consuetudine avveniva anche nell’Habashat.
L'idea, l'avevo già annunciato, è ottima perchè gli argomenti dovrebbero roteare su tutto ciò che "sa di abissino", compreso la ns Eritrea, che qualche barbaro si ostina a chiamarla Ertra, stravolgendo il significato etimologico greco “ erythros”, che significa “rosso”. Non a caso il mio conterraneo Francesco Crispi
( artefice della primissima colonizzazione nel Corno d’Africa) fece suo il suggerimento datogli da uno dei suoi consiglieri lo scrittore Carlo Dossi ( uno dei maggiori rappresentanti del movimento artistico letterario dell’ultimo quarantennio del XIX sec., denominato la “Scapigliatura”) di battezzare quel lembo di terra Eritrea!
EEA

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02/07/2014 21:15 #22518 da Agau-del-Semien
Entrato in Gerico, Gesù attraversava la città, circondato dalla folla. Un uomo, tale Zaccheo, ricco sovrintendente degli esattori del fisco e sfruttatore dei più poveri, cercava di vedere chi fosse Gesù, ma essendo piccolo di statura non ci riusciva. Corse dunque avanti e per poterlo vedere salì sopra un sicomoro, perché Gesù doveva passare di là.
Luca 19,1-4

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02/07/2014 21:14 - 02/07/2014 21:18 #22517 da Agau-del-Semien
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In questa stanza denominata “Daaro Addi” verranno trattati – senza grandi pretese – gli argomenti riguardanti :
la Storia, le Religioni, le genti dell’ex Colonia Italiana, la geografia, le usanze, le tradizioni, i miti, le leggende dell’Abissinia tutta, ivi compresa ovviamente l’Eritrea, da sempre parte dell’Abissinia.
Ben vengano gli scritti di tutte le persone che Amano quelle terre che vanno dal Sudan al Kenia, alla Somalia e al Mar Rosso , che nascondono nella roccia Egziabiher, che lo proteggono in chiese rupestri e in grotte profonde. Le Chiese nella roccia sono ancora oggi officiate e aperte a fedeli che scalzi - in modo da non calpestare gli angeli colà dimoranti - percorrono i loro pavimenti pregando e rivolgendosi al Kristos degli Uomini.
Ogni villaggio in Abissinia ha il suo “Albero del Villaggio”, che altro non è che un gigantesco sicomoro, albero tipico delle zone africane e medio orientali dal frutto dolce simile a un fico, cosa del resto evidenziata già dall'etimologia greca del suo stesso nome.
È per questo che i rami del daaro, come l’ombra che esso è in grado di determinare, assumono un significato simbolico del tutto pregnante. Questi elementi infatti vengono intesi come la rappresentazione della sicurezza e della protezione di cui godono le persone che siedono alla sua ombra.
Seduti sotto il Daaro addi gli anziani discutono le questioni amministrative, applicando il loro famoso codice, il Fethà Neghest che regola il diritto canonico, il diritto civile e penale. Nella maggior parte dei casi l’Albero del Villaggio si trova in prossimità della Chiesa del villaggio o all’interno del degghè selam, o portico della pace.
Il richiamo alla raccolta delle genti sotto il sicomoro avviene a mezzo dei metki, o pietre campanarie.
Agau
Allegati:
Ultima Modifica: 02/07/2014 21:18 da Agau-del-Semien.

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