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All'ombra dei 'calipti. Una voce fuori dal coro

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30/07/2014 05:33 #22747 da Francesco
QUOSQUE TANDEM ABUTERE, CATILINA, PATIENTIA NOSTRA?

(Marcus Tullius Cicero prima Catilinaria,1,1 )

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29/07/2014 12:50 #22744 da Agau-del-Semien
nelle coppie "gaudenti" vi è la donna caro mio.

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29/07/2014 12:36 #22743 da Francesco
NOZZE GAY
Anche la disastrata sinistra catto-komunista italiana finalmente, dopo non poche battaglie, avrà, come per ogni popolo civile che si rispetti, le nozze per i cosidetti gay, che io chiamo sempre con il termine originario, che non oso citare poiché è politicamente scorretto ( si dice così?).
Se qualcuno dovesse storcere il naso sarebbe bene che si girasse intorno per vedere che oggidì il mondo gira inversamente rispetto al suo moto naturale.
Non sono omofobo, ma le nozze tra gay proprio non le concepisco. Il dizionario della lingua Garzanti alla voce "Matrimonio" riporta: “rapporto morale e giuridico esistente tra un uomo e una donna che si impegnano, davanti a un pubblico ufficiale o a un ministro del culto, a una completa comunanza di vita.” Quindi, al di là della religione, anche se in italiano per matrimonio si intende unione tra un uomo ed una donna, le nozze tra membri dello stesso sesso è semplicemente una forzatura. Meglio sarebbe dare dignità civile alle coppie di fatto. Sempre il Garzanti alla voce "Coppia" riporta: “due persone, due animali o due cose uniti per uno scopo e considerati come un’unità organica.” Quindi sì a dare dignità e relativi diritti civili alle coppie (due uomini sono due persone, quindi coppia, due donne sono due persone, quindi coppia), ma ASSOLUTAMENTE NO alla forzatura del "Matrimonio Gay", se non contro natura e decisamente contro ogni logica. E men che meno la possibilità dell'adozione, questa si contro natura, non essendo l'essere umano ermafrodita.
Era ora che si desse una “svolta” a questo tema etico che sicuramente potrebbe far decollare l’economia, con i conseguenti benefici: azzeramento della disoccupazione, crescita del pil,rientro dell’evasione fiscale, incremento della produzione di “ortaggi”,fortissimo decremento del debito pubblico e soprattutto ( uber alles dicono i tedeschi) incremento democrafico, grazie ai nuovi italici bantù, gnam gnam, bongo bongo, pigmei, watussi alti e racchi….e chi più ne ha più ne metta!!!

EEA

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29/07/2014 12:00 - 29/07/2014 12:01 #22741 da Agau-del-Semien
Dal Libro "DUE" di Angelo Granara


ORAMAI

Ormai, quando cerco di parlare di Eritrea, cominciano a mancarmi le parole, i pensieri mi si offuscano perché i miei ricordi si sono frantumati come un grissino sotto le impazienti mandibole del cliente in attesa della pietanza ordinata.
D'altronde non so più che farmene di quei ricordi visto che mi servono soltanto a fare quattro saltuarie chiacchiere quando incontro un altro reduce dal paese dei fichi d'India. L'altro giorno, davanti all'edicola dei giornali del mio quartiere, ho incontrato, appunto, un asmarino vecchio come me e cosa ci siamo saputi dire?: ai nostri tempi, in Eritrea, non andavamo sempre dal dottore, non ingurgitavamo chili di medicinali, non facevamo diecine di analisi come fanno gli italiani.
Che bel discorso, che profonda riflessione abbiamo tirato fuori dai nostri ricordi! E cos'altro avremmo potuto dirci? Di cosa possono parlare due vecchi se non dei loro acciacchi, dei loro malanni e delle ragazze che passano davanti alla panchina su cui sono seduti?
Dopo cinque lustri anche i ricardi sono finiti e, incontrandosi, i superstiti dell'epoca d'oro non possono che ripetersi le stesse cose che si sono già detti dozzine di volte perché nessuno degli asmarini ha avuto una vita così densa di avvenimenti avvincenti da poterne raccontare per un quarto di secolo. Neppure il tenente Guillet.
La vita di tutti noi, salva qualche rara eccezione di chi ha partecipato alle due guerre che hanno segnato la conquista e la perdita dell'Impero, e composta di fatti quotidiani comuni a quasi tutta l'umanità e noi asmarini non possiamo certo vantarci di avere avuto una esistenza eccezionale degna di essere tramandata ai posteri.
Ormai, quando due vecchi amici asmarini si incontrano, sono più numerosi i silenzi delle parole e non potrebbe essere altrimenti; e tra amici si sta bene anche tacendo. Anzi, è senz'altro meglio tacere che diventare patetici ritornando sempre su quei ricordi che più nitidi ci sono rimasti nella memoria scolorita come un paio di vecchi jeans, un po' come quei comici televisivi che sfruttano le quattro battute del loro repertorio aggiungendo qualche piccola variazione per farle sembrare nuove.
Basterebbe il Mai Taclì no. 3 del 2003 per avvalorare questa tesi: intere pagine sono dedicate alla .storia degli scifta, alla descrizione degli aerei da combattimento.... Cose così Vecchie e risapute da venire adoperate soltanto in mancanza di meglio. Sarebbe bello avere delle corrispondenze sull'Eritrea di oggi per sapere cosa succede nel nostro ex paese, per sapere come vivono i residui della comunità italiana di un tempo, per sapere cosa pensa la popolazione locale, per sapere cosa pensano (se pensano) i nuovi eritrei della presenza italiana....
La parte importante del passato è ormai nei libri degli storici e interessa un italiano su dieci milioni, il resto è inutile continuare a ricucinarlo perché, come le minestre riscaldate, peggiora ogni volta.

Angra
Ultima Modifica: 29/07/2014 12:01 da Agau-del-Semien.

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29/07/2014 11:48 #22740 da Agau-del-Semien
Brevi considerazioni.

La famosa “ Nova Insula Utopia” non è mai esistita. E’ un “ no luogo”!
L’errore è nel pretendere che popolazioni ferme all’età della pietra possano, senza gradini intermedi, saltare nell’era atomica. Appunto, pura utopia.

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28/07/2014 23:35 #22734 da Francesco
QUOSQUE TANDEM ABUTERE, CATILINA, PATIENTIA NOSTRA?

(Marcus Tullius Cicero prima Catilinaria,1,1 )

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