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All'ombra dei 'calipti. Una voce fuori dal coro

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22/08/2014 15:14 #23022 da Francesco
AGAU, avrai certamente letto questo pezzo. Che te ne pare? E’ il caso di pagare altre tasse oltre a quelle che ci trattengono?
Ma fino a quando, o xxxxxx, dovrei sopportarti? Fino a quando?
UNO SCHIAFFO AI NOSTRI CONTERRANEI CHE VIVONO IN MISERIA!
Agli immigrati non piace il resort: "Portateci a Napoli". E vengono accontentati
L’Italia come un albergo di lusso? Anche di più, ma non per tutti. Solo per immigrati. Dopo due giorni di proteste perché la collocazione del resort offerto dallo Stato italiano è stata ritenuta troppo lontana dalle grandi città, tornano a Napoli i 47 immigrati giunti a Cagliari lunedì scorso. Erano stati trasferiti in un posto incantevole, il Janas Village Hotel Restaurant di Sadali, al confine tra le province di Cagliari e Nuoro. Hotel con piscina, aria condizionata e tv satellitare in camera, menù a base di prodotti biologici, costo al pubblico 65 euro a notte, 35 per i profughi (pagati lo Stato). Ma non andava bene.
I 47 provenienti da Nigeria, Mali, Costa d’Avorio e Senegal, sono sbarcati in Italiaa assieme ad altri 73 con vari mezzi di fortuna tra marzo e giugno scorso (chi in barca, recuperato dai mezzi di Mare Nostrum, chi in treno). Inizialmente accolti in alcune strutture napoletane, intorno al 18 agosto sono stati trasferiti in Sardegna, vista la disponibilità logistica dell’isola a direzionarli nelle strutture provinciali. E così è stato: 47 a Nuoro, 47 ad Oristano, 21 a Sassari e 5 a Cagliari. Per il vitto, l’alloggio e i vari altri benefit il costo per la collettività è di circa 35 euro al giorno per immigrato. Ma i 47 arrivati all’Hotel Janas di Sadali, resisi conto di trovarsi in un paese non così vicino alla città - «qui siamo troppo isolati» - si sono prima barricati sul pullman noleggiato per trasportarli, poi una volta convinti ad uscire hanno protestato per strada, sdraiandosi davanti alle automobili dei cittadini e rifiutandosi di accettare la cena preparata per loro dai ristoratori. Costruita una sorta di barricata con bidoni e cassonetti della spazzatura, hanno isolato un capitano dei carabinieri, tre poliziotti e due operatori della Scientifica di Nuoro, inscenando una protesta e restando tutta la notte all’esterno della struttura.
Forti della richiesta di status di rifugiati politici - ci fanno sapere dalle questure di Sassari, Oristano e Nuoro - dopo una lunga trattativa con le forze dell’ordine, 21 immigrati hanno accettato di entrare in albergo a Sadali e cenare, mentre altri 26 hanno ottenuto di essere imbarcati per Napoli, pur continuando con la protesta, sia pur più lieve. I 26 hanno alla fine acconsentito a una tregua accettando di trascorrere la notte in un albergo, “Il Platano” di Ottana, altra località incantevole. Di lì a poco è arrivata la decisione del ministero dell’Interno di accettare il diktat dei 47 e, come detto, di riportarli a Napoli. Nel pomeriggio di ieri è stato dunque organizzato un pullman per condurli fino all’aeroporto cagliaritano di Elmas, e da lì un volo Meridiana per farli sbarcare nel capoluogo campano. Il costo dell’imprevisto non sembra per il momento quantificabile. E anche le nostre richieste di chiarimenti formali inviate al Viminale non hanno trovano risposta.
Romina Mura, sindaco di Sadali e anche deputata del Pd, ha dichiarato al quotidiano Unione Sarda: «Sono persone libere, non possono essere trattenute in un posto in cui non vogliono stare». Infatti, ci confermano dalle questure, «chi richiede lo status di rifugiato politico non è in alcun modo trattenibile dalla polizia italiana, formalmente è libero di andare dove vuole». Questo, quindi, in virtù di una richiesta di parte che non attesta alcunché, ma che viene verificata con tempi non certo celeri. Peraltro, se sono «persone libere», non si vede perché debbano spostarsi a lor piacimento a spese della collettività. Ma tant’è.
Nel marzo scorso la presidente della Camera Laura Boldrini disse: «Non possiamo, senza un’insopportabile contraddizione, offrire servizi di lusso ai turisti e poi trattare in modo a volte inaccettabile i migranti che giungono in Italia dalle parti meno fortunate del mondo, spesso in condizioni disperate». Giusto: mancava lo champagne!
di Antonio Amorosi daa Libero del 22-8-14

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22/08/2014 12:15 #23019 da Francesco
-ma per il governo i musulmani non c'entrano-su Libero di oggi ed, in particolare , quello di ieri sempre della Magli.
AGAU,chi ce lo dice che fra questi invasori non ci siano, inviati in avanscoperta,quelli dell'Isis, ovvero tagliagola?
Come fanno a non capire il pericolo che corriamo?
Come si puo' aiutare gente che non portano appresso i propri documenti d'identità?
Come si possono lasciare in assoluta liberta' di circolare oltre centomila sconosciuti?
Li troviamo a gruppi ovunque ed, a volte incontrandoli, ho pure paura.
Hai sentito di quelle due cretinette "volontarie" filoislamiche che si sono recate in Siria? Sparite.In mano a dei tagliagola.
Questo governo da operetta sta già trattando la loro liberazione cedendo al ricatto. E Pantalone paga...
Agau, siamo messi molto male e tanta gente mette la testa sotto la sabbia...che il cielo ci aiuti!

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22/08/2014 11:32 - 22/08/2014 11:33 #23018 da Agau-del-Semien
Hai descritto lo specchio del paese.Sarebbe opportuno che tutti leggessero l'articolo di oggi scritto dalla giornalista Maria Giovanna Maglie.
agau
Ultima Modifica: 22/08/2014 11:33 da Agau-del-Semien.

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22/08/2014 10:50 #23017 da Francesco
DUE PESI e DUE MISURE
Ieri, oltre la mezza , sotto il solleone, sono andato sulla spiaggia per ricordare a mia moglie di avere lasciato a casa il marito in preda ai morsi della fame.Giunto presso il gruppetto di amiche di costei, mi ero accorto che erano tutte intente ad osservare una scena: un povero disgraziato del luogo, sulla quarantina e venditore abusivo di bibite , era alle prese con due finanzieri , accompagnati da due marinai della locale C.P. i quali contestavano al pover’uomo la mancanza della licenza di ambulante e partita iva. Sordi ed inflessibili alle preghiere dell’italiano , le guardie , dopo avere rilevato le generalità dell’uomo, stavano procedendo al sequestro di una carriola con quattro borse termiche piene di bibite ( valore commerciale una bazzecola, ma per il venditore un tesoro, visto che con quell’attività riusciva a campare una famiglia, dopo avere perso il posto di lavoro.)
Mentre osservavo disgustato la scena, ecco apparire un futuro tagliano, uno spilungone quanto una pertica, abbronzatissimo, con pagliette multicolori, occhiali e borsette ( ovviamente merce taroccata o proveniente da grossisti ricettatori). In quell’istante la mia vicina di casa esclamò additando il “migrante”: << scusi, brigadiere…e quello?>>.La signora non ebbe nessuna risposta…!!!
Ecco due pesi e due misure!
Giustizia è fatta. Finalmente ieri lo Stato ha scoperto un “pericoloso” evasore!Contestualmente il medesimo ha commesso un grave abuso in materia di discriminazione razziale.
Giunto a casa ho messo a confronto i reati dei due ambulanti:
Per l’italiano:
-mancanza di autorizzazione al commercio ambulante;
-mancanza di p. iva.
Per il “migrante profugo ecc.”:
-mancanza di documenti di riconoscimento;
- mancanza di autorizzazione al commercio ambulante;
- mancanza di p. iva.;
-commercio di merce taroccata o rubata.
Per non parlare dell’indebito sussidio economico erogato dalla Prefettura ed altri benefit.
Sono giunto alla conclusione che l’italiano, stante alla legge, è passibile del sequestro della merce e di due contravvenzioni pesanti, mentre per il negro : una pacca sulle spalle, la chiusura di entrambi gli occhi e la massima considerazione e protezione!

Al riguardo, mi è venuta in mente l’evangelista Luca con i suoi scritti ( 6,41)”Perché guardi la pagliuzza che è nell’occhio del tuo fratello e non ti accorgi della trave che è nel tuo occhio?”

EEA

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21/08/2014 11:23 #23012 da Agau-del-Semien
A volte è molto meglio tacere. Nessun valido commento potrà mai far giustizia!
agau

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21/08/2014 10:49 #23011 da Francesco
AGAU,hai fatto molto bene a riproporre il lavoro di Angra, peraltro letto anni orsono.Accuratamente ho raccolto tutti gli articoli che hai riprodotto e li ho uniti tutti in una cartella, in maniera di averla sempre a portata di mano.
Trovo che l'epopea degli ascari, e non solo,sia stata unica nel mondo del colonialismo.Tra loro, nell'ultima guerra,alcuni hanno cambiato bandiera ( seguendo l'istinto dei mercenari: mi vendo al miglior offerente ed anche per il timore, alla fine, di essere stato dalla parte sbagliata),ma,in generale,la maggioranza sono stati fedeli ed alcuni, in particolare, sino all'estremo sacrificio.Conosciamo i pochi nomi di coloro che sono stati decorati al V.M., ma certamente sconosciamo molti episodi di valore e di abnegazione a noi sconosciuti.Fra gli ascari uno solo è stato decorato al V.M con la medaglia d'oro alla memoria.Avevo già scritto qualcosa di lui: ferito a morte a Cuolcabert( uno degli avamposti per la difesa di Gondar)ebbe la forza di portare in salvo il gagliardetto del suo reparto decimato accanto alle camicie nere ed ai carabinieri del col. Ugolini e percorse gli ultimi kilometri che lo separarono da Gondar. Mio padre, che lo vide morire con un sorriso, pianse molto in quel giorno.Eppure non lo conosceva.
Giorni fà ho postato un articolo di un Caporale Maggiore dello S.M.E. riguadante la vicenda dell'ultimo ascaro, ospite di una casa di riposo romana. Mi aspettavo un commento da te.
Stante ad una ricerca, ho notato che gli ultimi ascari, alcuni dei quali mutilati di guerra, rimasti sono circa 200.Questi annualmente ricevono un'elemosina da 100 a 200 euro annui come vitalizio. Che Stato ingrato! Vergogna!

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