C' ERA UNA VOLTA ....L'ERITREA FELIX

Canzone cantata a squarciagola dai soldati durante la traversata per la campagna d'Etiopia.
Quasi un inno alla bellezza delle donne abissine...
Agau ne ricordi l'autore?
La campagna per la conquista dell'impero in realtà fu più cruenta, per entrambe le parti, di quanto non facesse prevedere l'ottimismo della canzonetta dalla facile...rima.
....
aspetta e spera che già l'ora si avvicina..
Intanto un caro saluto a te Agau e a tutti gli abissini e a tutte...le belle abissine.
Silvano

CERTO CHE LA RICORDIAMO.....CANTIAMO ASSIEME

Se tu dall'altipiano guardi il mare,
Moretta che sei schiava fra gli schiavi,
Vedrai come in un sogno tante navi
E un tricolore sventolar per te.

Faccetta nera, bell'abissina
Aspetta e spera che già l'ora si avvicina!
quando saremo insieme a te,
noi ti daremo un'altra legge e un altro Re.

La legge nostra è schiavitù d'amore,
il nostro motto è LIBERTÀ e DOVERE,
vendicheremo noi CAMICIE NERE,
Gli eroi caduti liberando te!

Faccetta nera, bell'abissina
Aspetta e spera che già l'ora si avvicina!
quando saremo insieme a te,
noi ti daremo un'altra legge e un altro Re.

Faccetta nera, piccola abissina,
ti porteremo a Roma, liberata.
Dal sole nostro tu sarai baciata,
Sarai in Camicia Nera pure tu.

Faccetta nera, sarai Romana
La tua bandiera sarà sol quella italiana!
Noi marceremo insieme a te
E sfileremo avanti al Duce e avanti al Re!

Caro Antonio ,ancora aspetto che tu mi indichi i nomi dei miei compagni , relativi alla foto che ti ho inviata ."..Aspetta e spera che l'ora si avvicina , quando saremo ..."
Ricordi questa canzone ?
Un caro saluto
EEA Franceco

Caro Silvano , ieri sera ho visto il film indicato nel precedente post( l'avevo scaricato tramite Emule ).E' un film del '51 ( credo di averlo gia' visto da ragazzo qui in Italia ), ma non fa alcun riferimento al celebre gruppo della costellazione , agli orrdini di Lucio Visentini .Comunque le azioni erano quelle .Hanno soltanto adottato nomi di fantasia .Insomma , malgrado il cast eccellente , il film è stata una delusione .
Un caro saluto
EEA FRancesco

DUE EROI E DUE DOLORI PER UNA MADRE

Caro Silvano ,

ho visto il tuo lavoro riferito all'eroe Mario Visentini , medaglia d'oro al V.M. Complimenti !
Da ricerche effettuate ho notato che non ci sono libri che trattano della sua biografia .Forse mi sbaglio .Ne sai qualcosa tu ?
L’amore per la propria terra , fino al limite estremo , segno’ il destino di due fratelli , quasi coetanei ed a distanza di meno di un biennio , di offrire le loro giovani vite alla Patria .
Erano figli dell’Istria irredenta , terra , ahimè , depredataci con la complicità di italiani rinnegati al soldo di Tito e Stalin .

MARIO VISENTINI

So soltanto di lui poche notizie e che nacque nel 1913 a Parenzo ( Pola ) .
.Tentò di entrare all'Accademia Aeronautica , ma fu scartato , in quanto giudicato "inabile al volo".Lui non si scompose ( era testardo ) frequento' un corso privato per piloti, a sue spese ,
presso la Scuola della Caproni di Taliedo ed ottenne brillantemente il brevetto di pilota .
Successivamente , frequento’ il corso per allievi ufficiali di complemento della Regia Aereonatica.
Insomma Mario era un testardo : in aereonautica non entrò dalla porta , ma dalla finestra .Ma vi entro’ !
Ottenne il grado di sottotenente di complemento .Trasferito a Gorizia, nel 1937 , venne assegnato alla 97^ Squadriglia caccia , proprio quella in cui milito’ Francesco Baracca nella Grande Guerra .Parti’ volontario per partecipare alla guerra civile , dalla parte dei nazionalisti della
“ Falange” del gen. Francisco Franco .Nel 1938 rientrò dalla Spagna , ove si battè eroicamente abbattendo quattro aerei nemici .Nel 1940 venne promosso tenente e , dopo tre mesi , trasferito in Eritrea ., ove venne assegnato alla 412 squadriglia caccia agli ordini del cap. Raffi .
Con l’entrata in guerra dell’Italia , il 10 giugno 1940 , Visentini malgrado la schiacciante superiorita’ aerea degli inglesi , si coprì di gloria abbattendo numerosi velivoli nemici e per la sua audacia nel compiere le sue avventurose missioni .Le missioni piu’ eclatanti furono le seguenti :
- abbattimento di due bombardieri , guadagnandosi la medaglia d’argento al V.M.;
- cattura di un aereo Vickers Wellesley , costringendolo ad atterrare su di un’isola delle Dahlak presidiata dalla nostra Regia Marina ;
- altra azione temeraria fu quella , compiuta il 12 dicembre 1940 , dopo un attacco al campo inglese di Goz Refeb , di avere recuperato il suo comandante Raffi , costretto ad atterrare su suolo nemico per un’avaria al motore .Visentini , noncurante del pericolo , atterrò e salvo’ il Raffi ..
Non soddisfatto , ritorno’ sul campo nemico e distrusse l’aereo del Raffi e tre autoblinde inglesi , intente a recuperare il velivolo italiano . Per queste azioni venne promosso capitano per merito di guerra .
Ingaggiò numerosi duelli contro i temibili Hurricane inglesi , aerei tecnologicamente superiori ai nostri velivoli .
Morì eroicamente il 10 febbraio 1941 .A tal riguardo ho letto due versioni sulla causa della sua morte : la prima , dopo un’azione , per sostenere le nostre truppe a Keren , venne abbattuto da un Hurricane mentre era intento a sorvolare la zona di Sabarguma o Nefasit per ricercare due suoi compagni abbattuti .
La seconda versione non è dissimile dalla prima , ma la causa del decesso fu che si schianto’ sul monte Bizet a causa della nebbia e non abbattuto . Qual è fu la vera causa ?
L’eroe , che divento’ leggenda , mori’ all’eta’ di 26 anni ed al suo attivo c’erano una cinquantina di missioni e l’abbattimento di 17 aerei inglesi .
Egli figura fra gli ASSI della Regia Aereonautica nella Seconda Guerra Mondiale .
Subito dopo la morte gli fu conferita la medaglia d’oro al V.M.

LICIO VISENTINI

La madre istriana fu colpita , l’anno successivo , da un altro terribile dolore , quello della perdita di un altro figlio morto eroicamente nelle acque di Gibilterra .
Quest’ultimo era il tenente di vascello Licio Visentini , anch’esso nato a Parenzo nel 1915.
Frequento’ , con profitto , l’Accademia Navale di Livorno , uscendone guardiamarina .Partecipo’ , come il fratello , alla guerra di Spagna su navi di superfice .Dopo venne trasferito nei sommergibili “Narvalo” e “Atropo” , con quest’ultimo partecipo’ alle operazioni per la conquista dell’Albania .
Scoppiata la guerra venne trasfeito sul ommergibile “Torelli” operante nell’Atlantico .Su sua richiesta venne ammesso alla “ X Flottiglia Mas “, che operava con missioni , al limite dell’impossibile , per la ricerca e l’affondamento di naviglio mercantile e militari ancorati presso le basi inglesi del Mediterraneo .Promosso tenente di vascello * e 1941 fu comandante della famosa squadra detta “ dell’Orsa Maggiore “ ** , la quale opero’ con successo presso la rada di Gibilterra . Nella notte fra il 7 ed 8 dicembre 1942 , nell’intento di fare saltare in aria la corazzata inglese “Nelson “ , fu scorto dalla viilanza inglese e venne ucciso assieme al suo fedele compagno , il sottocapo palombaro Giovanni Magro .
Al suo attivo vantava due medaglie d’argento al V.M.
Anche lui , come il fratello Mario ,un anno e dieci mesi dopo , venne decorato con la medaglia d’oro al V.M.
Due fratelli , al di sotto dei trent’anni , accomunati nel medesimo destino , offrirono , nello sprezzo del pericolo dominante , le loro giovani vite alla Patria .Ambedue morirono alla distanza di tempo di un anno e dieci mesi .
Se ti invio , tramite email ,le foto dei due eroi potresti pubblicarli ?
Un Caro saluto EEA
Francesco


* Per chi non sapesse : il grado di Tenente di Vascello nella marina corrisponde al grado di Capitano nell’aereonautica e nell’esercito .

** Negli anni ’50 venne realizzato il film “ I sette dell’Orsa Maggiore “ .

Cara Wania,
hai notato che,con quest'aggeggio del pc , il mondo diventa piu' piccolo ? Non immaginavo che Annamaria conoscesse Luna Kanzen ,della quale non ho piu' notizie .
Annamaria , rispetto a noi ,ha al suo attivo una permanenza più lunga .Tu te ne sei andata nel '48 ed io nel '51 .Lei è rimasta piu' a lungo , non so quanto .
Avevo , nella scorsa estate , accarezzato l'idea di recarmi , per l'ultima volta all'Asmara , in solitario ,facendo coincidere qualche giorno con il vostro gruppo per recarci da Padre Protasio .Avevo pensato di raggiungere l'Etiopia ( per vedere Gondar , mai conosciuta )tramite Gibuti , perche' dall'Eritrea ,per i motivi che sai , non è possibile .Il mio progetto , un poco avventuroso , è sfumato , poichè mia nuora ,quella di Empoli dovrebbe partorire fra Natale e la prima decade di gennaio p.v.Comunque , in compenso , avrò un nipote ( si chiamerà Francesco) che si "mangerà la C ".
Oggi quì c'è una bella giornata e fa un poco di caldo .Un clima primaverile simile a quello eterno dell'Asmara .
Un caro saluto e buona domenica .
EEA Francesco