I° ritorno in Eritrea dopo 46 anni.

[justify]Ah ecco! Lo sappiamo solo noi...quanti siamo.....!.Quanti siamo?.... Va bene CARLO scusa.[/justify]

No, figurati se gli dico quanto mi è accaduto quella volta sarebbe separazione legale e poi non la finirebbe più di ricordarmelo.-

[justify]CARLO, per forza Gabriela non ti ci ha più mandato, le avevi raccontato di questa avventura in mare? Eh![/justify]

Riprendo il mio racconto dall'isola di Andebar Desset per descrivere il ritorno a Massaua che non fu dei migliori, dalla penisola arabica si alzò un forte che vento che provocò un alto moto ondoso, il Nobile iniziò a beccheggiare fortemente, scesi in cabina per chiudere il boccaporto dell'oblò, per fare ciò dovevo salire sulla cuccetta in alto, ma mentre stavo per raggiungere con la mano il boccaporto un'onda anomala inclinò il Nobile tanto che, non trovando alcun sostegno, caddi dalla cuccetta all'indietro sul pavimento per fortuna rivestito con moquette, ci sarei potuto restare secco perchè battei con la testa sul pavimento e subii un forte colpo alla spina dorsale, malgrado ciò ebbi la forza di rialzarmi e chiudere il boccaporto.
Salito in coperta trovai Maurizio che cercava di recuperare il fiocco che il vento aveva rotto, il Nobile adesso avanzava a motore, un uccellino sorpreso dal vento nella sua migrazione sul mare si era rifugiato su una sartia del Nobile, ad un certo punto i marosi rompono il cavo che trainava il gommone che va alla deriva, il Nobile inverte subito la rotta per avvicinare il gommone, il mozzo appena vicino si butta a nuoto tra i marosi per recuperarlo lanciando a Maurizio un altro cavo.
Così finalmente verso sera il Nobile, superata l'isola di Sheik-Said accosta di fronte all'Hotel Dahlak e getta l'ancora, finiva così l'ultima mia avventura alle Dahlak, salito in camera rimisi in ordine le mie cose perchè all'indomani sarei rientrato ad Asmara.(Continua).-

Francescuzzu beddu ti ringrazio del consiglio puru ammia mi succedde chi qualchi inglisi o comunista si miette in mienzu, ma io rileggendo u fazzu fuora, proviamo con un mazzu ri sciura asmarino.

Scusami ,Carlo , ho scritto inavvertitamente flotreale .Non è un lapsus calami o"tastierae " , ma è quella dannata
" t " , chedi sua spontanea volontà , s'infila ,per farmi un dispetto , ovunque .
Il termine esatto è floreale .

p.s. La " t " dovrebbe essere o inglese o comunista ,perdincibacco !