I° ritorno in Eritrea dopo 46 anni.

Carlo, capita anche a me di fare degli errori di battitura...ma che le donne eritree facessero delle contrazioni per gli acquisti mi sembra che tu ti spinga su un piano alquanto...osée

Che tempi ragazzi! Che tempi! le donne eritree, quando vanno al mercato effettuano delle contrazioni...
e voi, fanciulle del MaiTaclì-Forum, quando andate al mercato vi contraete? - effettuate delle...contrazioni?

Dipende! dipende: se il prezzo è alto ci contraiamo e insieme a noi anche il borsellino....

E adesso miei cari amici asmarini ci dirigeremo dalla moschea ai mercati indigeni delle frutta, delle granaglie e delle spezie.
Dopo avere fotografato dalla moschea tutto il largo Campania con lo sfondo del mercato coperto al di là di corso del Re, mi avvio, passando di fianco alla moschea verso largo Somalia dominato dall'altura su cui sorge la chiesa copta di Ndà-Mariam, da largo Somalia però adesso mi avvio verso piazza Italia dove hanno inizio i mercati indigeni.
Quanti di noi che vivevamo ad Asmara andando ai mercati indigeni scoprivamo il vero volto africano della nostra città.
Io dal canto mio mi ricordavo quando con la mia Letté andavamo al mercato per riempire i nostri zembilli di ogni sorta di frutta, il problema era sceglierla tra tanta varietà, così pure le verdure, poi si passava al mercato delle granaglie per comprare le squisite lenticchie, della polvere di berberé o della farina di ceci e perché no qualche volta compravo una bella noce di palma dum del cui nocciolo ci facevamo le trottole che lanciavamo con lo spago, su alcune con la punta del vetro di qualche bottiglia facevamo dei fori per farle fischiare durante la loro rotazione, ma il lavoro maggiore era inserire il chiodo rovente nella parte inferiore del nocciolo.
Si tutti questi pensieri mi attraversavano la mente mentre lentamente mi godevo lo spettacolo delle contrazioni che le donne eritree facevano per gli acquisti.
Fantastico è vedere i giochi di colori delle varie spezie messe in bella mostra nei sacchi di iuta, sembrano le tavolozze dei colori di un pittore, il tutto accompagnato dall'intenso odore del miscuglio di tante spezie.
Ai lati poi dei mercati si trovano negozi di ogni genere dalle stoffe variopinte a ottimi pezzi di stoffa del classico cotone freshissimo di abjadit con cui se vi ricordate a Massaua mi feci fare due abiti in stile sudanese lunghi fino ai piedi.
Negozi di artigianato che spesso mostrano la grande abilità di questi artigiani nel riciclare tantissimi oggetti soprattutto di latta, ma di questo ne parlerò nel mio II° viaggio che scoprii al Cravanserraglio. (continua).

Grazie Carlo !!!!!!!!!!Che belle paseggiate mi consenti di fare!!!!!!!!GRAZIE !!!!!!!!!