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I° ritorno in Eritrea dopo 46 anni.

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18/07/2012 14:36 #13465 da Annamaria-Goffi
Mi è tornato in mente anche il nome dei primi proprietari: i signori Minghetti.Ciao

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18/07/2012 14:35 #13464 da Annamaria-Goffi
Scusa Carlo se mi permetto, ma l'albergo Italia nacque come Albergo Italia e si chiamò così sino a che Menghistù non lo nazionalizzò e divenne Hotel Cheren. Allorchè i miei genitori
tornarono per una visita ad Asmara, nel 1972, vi alloggiarono e si chiamava ancora Italia....almeno così mi dissero! Ora è di proprietà del signor Primo che lo ha riportato al suo antico splendore, si chiama dinuovo Albergo Italia e ci si sta benissimo!!!!!!!Provare per credere!!!!

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  • Carlo Di Salvo
  • Autore della discussione
18/07/2012 09:38 #13463 da Carlo Di Salvo
Caro Silvano dal mio racconto puoi conoscere il nome del più antico albergo di Asmara, egli nacque inizialmente con il nome di CHEREN, oggi è stato ribattezzato con il nome ITALIA.
Per quanto rigurda le foto sò che ti impegnano non poco, puoi comunque per alcuni giorni in posta eliminata e poi riprenderla, comunque adesso rallenterò le spedizioni, a proposito tempo fa ti inviai delle mie foto da inserire nelle cartoline ricordo essendo degli anni '40 in b.n., le hai forse perdute?

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18/07/2012 08:07 - 18/07/2012 08:22 #13462 da Narrante
Carlo, non ricordo il nome dell'Hotel in stile "Gran-Déco": tu me l'hai scritto ma l' è-mail, oibò, l'ho cestinata...

Ma un Hotel così pretenzioso è al momento frequentato? I costi di gestione ritengo siano elevati idonei esclusivamente ad una clientela d'élite...tipo cherchez la femme?!...

Per l'invio delle foto, fa' come dice la Wania: rallenta un po' i ritmi, ho altri impegni da espletare...Le foto che mi invii, mi arrivano, esclusa qualche eccezione,nel formato nativo di "Photoshop", le devo rielaborare tutte per alleggerirle e adeguarle al "WEB"...

saluti, Silvano
Ultima Modifica: 18/07/2012 08:22 da Narrante.

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18/07/2012 04:40 #13459 da wania
[justify]No che non ci hai annoiato, vuoi scherzare? Lo sai che aspettiamo tutti con ansia i tuoi racconti.Magari diamo il tempo a Silvano di sistemare le foto con calma, ecco,voglio dire: non scrivere tutti i giorni via! ma un giornio si e due no...! Proviamo! Cisi.[/justify]

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  • Carlo Di Salvo
  • Autore della discussione
17/07/2012 18:40 - 19/07/2012 08:16 #13456 da Carlo Di Salvo
Carissimi amici del Mai-Taclì, vedo che questa volta il caro Silvano attraverso le mie foto mi ha preceduto nelle mie passeggiate asmarine, meglio, così potrete rivivere assieme a me le emozioni che Asmara e i suoi dintorni richiamavano alla mia memoria, che malgrado gli anni sono stampati nella mia mente come i geroglifici egiziani.
Dai mercati indigeni ritornai verso il corso del Re, forse pochi sanno che questo corso è il primo che nacque nella nascente Asmara, era una volta un sentiero che da Ghinda, attraverso la valle omonima, saliva ad Arbaroba e da quì proseguiva sino ad Asmara.
Le case basse che si trovano in corso del Re a partire dall'autormessa Principe, sono le prime abitazioni che Asmara conobbe ed ognuna di esse ha la propria caratteristica, quella da me fotografata nelle cui inferriate sulle finestre e sulla porta d'ingresso sono rappresentati due cuori parlano chiaramente dell'amore di due giovani che si erano creato il loro nido d'amore in questa nascente città sotto un cielo perennemente turchino.
Passeggiando tra le vecchie casette del corso del Re mi ricordavo quando andando a scuola, abitavo nei pressi della stazione, decidevo di fare quel percorso perchè ero ghiotto di meringhe con la panna, che trovavo in un negozietto di latteria poco prima di piazza Bianchi.
Giungevo in piazza Roma e da quì attraverso via Bauduin giungevo di fronte a via Gustavo Bianchi, non dovevo far altro che attraversare viale Mussolini e salire i dieci scalini.
Giunto all'incrocio con via F.Azzi non potei fare a meno di fotografare il punto in cui un fotografo intraprendente 54 anni prima riprese me tra mamma e papà, non ho potuto in quel momento trattenere una lacrima, dopo di chè proseguii per il corso del Re, giunsi così in piazza Roma dominata dal palazzo del tribunale con li suo orologio, le banche tra cui la sede della Banca d'Italia sul corso del Re ed il circolo degli italiani oggi sede di un ramo dell'università di Asmara, mi ricordai del negozio d'armi di Pazé dove papà mi comprò un flobert ad aria compressa per il mio 10° compleanno.
Proseguii ancora per corso del Re, all'angolo con piazza Roma mi ricordai del negozio modernissimo di generi alimentari di Tagliero dove mamma comprava i formaggi e qualche una squisita insalata russa con la maionese freschissima, ricordi, ricordi, che tempi, che tempi ragazzi.
Proseguendo verso la salita di via Ferdinando Martini rivedo a destra il vecchio albergo Cheren, adesso ribattezzato con il nome ITALIA, che meraviglia il suo interno nel suo stile liberty compresi i suoi arredi.
Rivedo la via Carchidio dove andavo spesso da una professoressa a lezione di latino, inizio la salita di via Ferdinando Martini e quì i ricordi si fanno ancora più intensi prima perchè quando i primi tempi vivevo a Ghinda ogni volta che si veniva ad Asmara mamma non mancava mai di fare qualche acquisto all'Upim e poi quando dopo la guerra mamma fu assunta alla Mitchell-Cotts, la quale vedi il caso aveva la sede in quella che fu dell'Upim e ricordo anche che sulla parete accanto all'ingresso era stato messo un mappamondo che rappresentava tutto il Medio-Oriente compreso il Corno d'Africa, ricordo anche la sede del negozio dell'Unione Militare e del fotografo Bini.
Giunto in cima alla via F. Martini da Piazza De Cristoforis iniziai la discesa lungo via Francesco Crispi dove all'inizio sorge il grosso complesso dell'ex Comando Truppe, anche quì mi assalgono tanti ricordi: in primis scendendo rivedo il cinema Augustus il più grande di Asmara e l'unico con il tetto apribile per fare circolare l'aria, ricordiamoci che a quei tempi si poteva fumare al cinema, le prime sigarette della mia vita le fumai proprio all'Augustus guardando film già allora famosi coma Via col Vento in edizione originale, ma con i sottotitoli in italiano.
A proposito di sigarette molti di voi ricorderanno dapprima le Macedonia d'oro schiacciate e dopo la guerra le N°1 e le N°3, indi con l'occupazione inglese giunsero le Navy-Cat, le Graven"A", le Player, nonchè le americane come le Camel, le Luke-Stryke, le Chesterfield e poi tante marche indiane dei battaglioni inglesi di cui si faceva la raccolta delle figurine perchè molto belle ed anche alcune rare.
Carissimi spero di non avervi annoiato con i miei ricordi, tra poco inizierò il racconto del mio II° ritorno in Eritrea e vi farò fare dei lunghi viaggi attraverso l'Eritrea. ( continua ).
Ultima Modifica: 19/07/2012 08:16 da Carlo Di Salvo.

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