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All'ombra dei 'calipti. Una voce fuori dal coro

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28/08/2014 13:45 #23095 da Agau-del-Semien
DIVAGAZIONI

Appuntamento a Samarcanda.

Tutti i giorni un giovane servo lavorava nel giardino del re di Persia. Una sera al tramonto la morte gli appare e gli dice: « Domani, esattamente a quest'ora, verrò a prenderti ». Il giovane servo terrorizzato corre dal suo re e gli dice: « Mio buon signore, dammi il cavallo più veloce delle scuderie reali. Così fuggirò sino a Samarcanda, ai più lontani confini del tuo regno, affinchè la morte non mi trovi al suo appuntamento ». L'indomani al tramonto la morte gli appare e dice: « Come ti ho promesso sono venuta a prenderti ». Allora il servo grida: « Non è giusto, non è leale, sono fuggito proprio per non trovarmi all'appuntamento ». E la morte di rimando: « Ieri mi hai interrotto; io ti avrei detto: domani verrò a prenderti a Samarcanda ».

Uno degli scrittori più spiritualisti del nostro tempo, Thornton Wilder, riprendendo un motivo che gli è caro, dice che l'intreccio dei destini umani è un unico arazzo: « Nessun occhio può arrivare a misurarne più di una spanna. Si parla molto del disegno dell'arazzo. Alcuni sono sicuri di vederlo. Alcuni vedono ciò che è stato detto loro di vedere. Alcuni ricordano di averlo scorto una volta, ma l'hanno dimenticato ». Comunque ognuno è curioso di cercare un segno del destino, o di capire la trama dell'arazzo. Sarebbe, per esempio, interessante sapere se Benito Mussolini ha avuto nell'inconscio il presagio del suo tragico destino o se Grace Kelly, quando interpretava il film Una ragazza di campagna, ha avuto un segno del suo destino di principessa di Monaco. Ma il tessuto dell'arazzo rimane un mistero.

Un saggio indiano che conosceva i libri del Veda, disse:
« Secondo la dottrina buddista la vita è fatta di tre momenti che corrispondono alle tre età dell'uomo : illusioni, delusioni, mortificazioni: la giovinezza, l'età matura e la vecchiaia ». A questa dottrina pessimistica hanno attinto tra gli altri Schopenhauer, Wagner, Tolstoi, Nietzsche. Ma altri,con la loro fede, potranno dire ottimisticamente: i tre momenti della vita sono speranza, lavoro e saggezza. Comunque, solo all’arrivo della morte si potrà conoscere il significato della vita.

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28/08/2014 10:53 #23092 da Francesco
Non ho messo nessuna didascalia nella foto allegata al post precedente....come siamo caduti in basso....piazza Duomo,S.Ambrogio contaminati da .....lasciamo perdere!

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28/08/2014 10:50 #23091 da Francesco
Ormai in Italia ci auto discriminiamo per non dare fastidio agli islamici. Una vera e propria invasione nella nostra vita quotidiano.

Le notizie dolorose, per chi ancora si sente italiano, qui riportate non sono nuove poiché da anni alcuni talebani nostrani- dai sindaci di provata ed inconfutabile estrazione comunista ed anche cattocomunista seguiti da insegnanti e dirigenti di asili, scuole elementari e medie inferiori- hanno deciso di integrarsi, ovvero adeguarsi alle abitudini di una minoranza importata per applicare il cosidetto “politically correct”( suppongo si scriva così. Non mi piace la lingua dei maledetti figli di Albione e quella degli arcimaledetti beduini).
Anche le celebrazioni scolastiche in occasione del tradizionale e millenario Santo natale ( guai a chi me lo tocca!) , da anni , è nell’occhio del ciclone islamico, sempre per la presenza di una insignificante minoranza dei figli di Ali’ Baba’. Sono seguiti divieti umiliando i piccoli cristiani…
Anche il cibo non si è salvato nelle scuole essendo bandite bistecche di suino e salumi. Vorrà dire che moriremo con un indigestione di “Kebab”!
Comportiamoci così, quelli non aspettano altro….
E’ vergognoso che una maggioranza rinunci alle proprie radici cristiane, ad una cultura che ha dato luce in tutto il pianeta per assoggettarsi ( è di questo si tratta)ad una minoranza ( fin’ora lo è) con una mentalita’ da medioevo dovuta ad una religione che predica solo odio e morte per gli infedeli. E quest’ultimi dovremmo essere noi, se non erro!Così scriveva nelle sure il profeta…prima del 622 d.C., ovvero dalla data della sua rocambolesca fuga dalla Mecca.
E l’esempio, fin troppo evidente, è stato dato da questa maledetta entità chiamata Europa, la quale non ha voluto vilmente ( per il timore della etnia islamica) che nel preampolo di quella cosidetta costituzione ( non riconosciuta da molte nazioni aderenti alla cosidetta UE) si ricordassero le nostre radici cristiane ( al riguardo alcuni dicono radici giudaico-cristiane, boh!) !
Alcuni talebani insegnanti hanno tolto il crocifisso nelle aule per non offendere una minoranza di tre o quattro scolari maomettani. Mi domando e dico: nessuno si è però preoccupato della legittima reazione della maggioranza degli alunni cristiani privati del loro punto di riferimento?
Si vuol giungere alla prevalenza di una esigua minoranza?
Ormai, purtroppo, stiamo obtorto collo per avviarci verso una società “multietnica”, multiculturale, ove necessità mischiare il ns sangue con quello loro, ma era proprio necessario?
Non sono bastati gli ultimi episodi accaduti a Fergusson nel Missouri ove , con lapalissiana certezza, è dimostrato che una forzata convivenza fra piu’ culture non ha mai portato bene?
Ultima riflessione: ormai questa disgraziata Terra che fu di Dante, Leonardo e tanti altri è già un coacervo di etnie, le più disparate. Sono tutte tranquille, alcune chiuse come quella cinese, ma non hanno mai dato nessun fastidio…l’eccezione rimane soltanto in quella maomettana, piena di complessità ….e oggetto di preoccupazione da parte dei paesi ospitanti.
Anche le bagnine non si salvano. All’uopo leggete la seguente parte di un articolo apparso oggi su “Il Giornale”:

<< Persino le bagnine. Dalle forme rotonde o no. Niente. Hanno voluto toglierci, non dico la soddisfazione di farci, eventualmente, salvare da loro ma anche quella di limitarci a guardarle.
Nel caso meritassero una sbirciatina, ovviamente. Macché. Già, perché in nome dell'islamicamente corretto a Jesolo, spiaggia, peraltro solitamente affollata di bikini e di lati A e B vari, il sindaco Valerio Zoggia, di comune accordo con la Federconsorzi, decise, giusto l'anno scorso, di toglierle di mezzo. Di stabilire che i lifeguards sulla spiaggia fossero soltanto uomini perché, bagnanti e anche venditori abusivi di religione musulmana non se avessero a male. O, peggio, stando alle lamentele della precedente stagione balneare, perché non si mettessero ad insultarle dato che, citiamo testualmente le parole pronunciate allora dal presidente della Federconsorzi Renato Cattai: «Ai loro occhi non godevano della necessaria autorità, perché i musulmani, per la loro cultura, non ascoltano le donne quando danno ordini o anche solo consigli>>.

eea

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27/08/2014 19:33 #23088 da Francesco
Un pensiero di Bukowski

«La differenza tra dittatura e democrazia è che in democrazia prima si vota e poi si prendono ordini, in dittatura non dobbiamo sprecare il nostro tempo andando a votare.» Charles Bukowski.

Mi riferisco all’attuale sistema politico, ove per volere di un tizio, in alto , ma molto in alto, dalla fine dell’anno di disgrazia ( e non di grazia) 2011 abbiamo avuto tre, dico TRE Capi di Governo nominati e quindi non eletti dal popolo sovrano ….ma ancora lo è?
Risultati: iniziando da Monti, passando per Letta ….fino al tosco Renzi = siamo sull’orlo del baratro e le tasse ci stanno spellando vivi, anche per mantenere i mangiapane a tradimento…. anche de fora!

eea

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27/08/2014 09:33 #23086 da Francesco
Che palati delicati, poverini,abituati a mangiare ostriche, caviale e champagne nelle loro capanne ( a 6 stelle) ai bordi della savana e della jungla...e noi cosa diamo loro? Solo pastasciutta e bistecche!
Loro hanno più diritto di mangiare a sbafo,vestirsi con abiti nuovi, dormire in albergo, avere la paghetta settimanale, card telefonica e sigarette....e migliaia d'italiani rovistano i cassonetti dell'immondizia!
Al Tosco Renzi tutto ciò non interessa un fico secco....mai toccato quest'argomento.....a lui interessano solo le promesse..... non mantenute ......e la Mogherini in alto...molto più in alto!

Che Dio ci pensi....

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27/08/2014 09:14 #23085 da Francesco
CI RISIAMO. ANCORA “PROFUGHI” CHE RIFIUTANO CIBO ITALIANO.

La nostra cucina, agli ospiti del Mare Nostrum, proprio non piace.

L’ultima dimostrazione, dopo i casi di Pozzallo e Roma - dove numerosi pasti sono finiti nell’immondizia - l’hanno fornita una quarantina di immigrati che da quattro mesi alloggiano al Centro di solidarietà di La Secca, frazione del comune bellunese di Ponte nelle Alpi.
In segno di protesta contro un menù a loro dire monotono e per nulla incline ai palati africani, gli immigrati hanno occupato una delle strade principali del paese con una panchina di legno messa di traverso, e hanno appoggiato sull’asfalto il pranzo (come riportato dal Gazzettino), pasta al pomodoro, pane e uova: «Noi questa roba non la mangiamo» avevano detto. Accanto ai piatti hanno posato i borsoni con dentro i vestiti e hanno minacciato di abbandonare la struttura. Poi, per essere sicuri che le ragioni del sit-in venissero capite fino in fondo, hanno tagliato i pneumatici delle auto del personale della cooperativa che lavora nel centro. Oltre a pasti migliori, hanno chiesto di essere ospitati in un ambiente più confortevole dove poter praticare qualche hobby per ammazzare le giornate. Già, perché tra i motivi della protesta c’è stata pure la noia: non sanno cosa fare, e a loro disposizione - hanno fatto sapere - non ci sarebbe nemmeno un insegnante di italiano. In realtà le lezioni sono state sospese solo ad agosto: l’insegnante è in ferie.
Per sgomberare la strada è stato necessario l’intervento della polizia, dei carabinieri e dei mediatori culturali. Nonostante il caos, nessuno dei profughi è stato denunciato. In caso contrario la richiesta di asilo con tutta probabilità non sarebbe andata a buon fine. Lo sciopero del cibo italiano si è protratto per due giorni. Poi gli immigrati hanno fatto uno sforzo e hanno mangiato.
Al coro di proteste della Lega - secondo la senatrice Raffaela Bellot «i nostri nonni emigrati non si sarebbero mai comportati in un modo così incivile» - si aggiunge quello del Libero sindacato di Polizia Lisipo. Per il presidente, Antonio De Lieto, «è incredibile che mentre centinaia di migliaia di famiglie italiane fanno la coda per avere un piatto di pasta, degli immigrati disprezzino quello che il nostro Paese gli dona con generosità». Anche don Gigetto De Bortoli, presidente del Ceis di Belluno, si dice amareggiato. «Dispiace che passi il messaggio che nella struttura si viva di stenti» aggiunge.
E intanto ieri dallo Janas Village di Sadali, in Sardegna, dopo le proteste della settimana scorsa, un’altra cinquantina di extracomunitari ha deciso di allontanarsi. I nuovi arrivati, famiglie di siriani, palestinesi, cittadini del Mali, un sudanese e un eritreo, hanno deciso diabbandonare il paese a due ore d’auto da Cagliari.

Da LIBERO 27-8-14 di Alessandro Gonzato

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Cose dell’altro mondo! Che mi tocca leggere, ed in tutti i media ( per qualcuno che non crede)! Queste sarebbero le persone che “fuggono le guerre , le dittature e la miseria”? Ma mi facciano il piacere…
Queste , come le zecche ( altro che cavallette) ci vengono a succhiare il sangue …..e poi ci danno anche le pedate! Sono tutti in giro con indumenti nuovi ( tanto paga Pantalone) e tablet ( neanche il cellulare) in mano. Sono tutti discendenti di Cam ed ,è per questo che non vedo eritrei in giro essendo questi ultimi in maggioranza discendenti di Sem. Vengono dal Malì, Niger, Ghana, Nigeria e Senegal.
Per il loro deprecabile comportamento incivile ed INGRATO sono a dir poco rivoltanti, nauseanti...
E’ gente che ha capito, indottrinata dai soliti noti, che qui si puo’ fare ciò che si vuole e pretendere ciò che non è consentito alle normali persone in difficoltà pena l'essere tacciati di razzismo. Sono convinti di avere solamente DIRITTI e che i DOVERI spettino agli imbecilli che li vanno ad accogliere...ma prendere questa feccia, stivarli in un cargo e rimandarli con tanti saluti da dove son venuti, giusto per fargli capire quanto era buono quello che avevano.
E’incredibile che mentre centinaia di migliaia di FAMIGLIE ITALIANE fanno la coda alla CARITAS per avere un piatto di pasta, degli immigrati” disprezzino quello che il nostro Paese dona loro con generosità.
Non ho ho più parole per esprimere la rabbia che sento nel sentire tutti i giorni le stesse storie e vedere i nostri politici stare li ha non fare nulla. Sinceramente penso che noi Italiani dovremmo cominciare un qualcosa come protesta e far capire che non li vogliamo. Penso che dietro tutti questi sbarchi ci sia un disegno molto più grande che nessuno riesce ad intravedere, spero di sbagliarmi ma se prima o poi arriverà lo scontro tra islamici e cristiani c'è li troveremo in casa accanto e non avremo modo di difenderci, ci taglieranno le gole e faranno ciò che devono. Apriamo gli occhi, chiudiamo le frontiere, sbattiamoli fuori e basta.
EEA

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