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All'ombra dei 'calipti. Una voce fuori dal coro

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12/09/2014 09:56 - 12/09/2014 09:57 #23208 da Agau-del-Semien
Oggi come ciliegina sulla torta, il ministro francese Fabius, molto probabilmente un debosciato gaudente, ha dichiarato che è vietato chiamare STATO ISLAMICO quello che i taglia gole islamici hanno chiamato : DAWLAT AL ISLAMIYYA FI AL IRAQ WA AL SHAM ( Stato Islamico dell'Iraq e del Levante), fondato da Abu Bahar al Bagdadi, cioè l'uomo che si è definito Califfo.
Ora non capisco perchè un politico occidentale debba calarsi le braghe e tentare di smentire un fanatico islamico che ha appunto chiamato il nuovo stato " Islamico", volerlo negare perchè sarebbe offensivo nei confronti degli altri islamici!
Gli occidentali e il loro servilismo porteranno alla totale distruzione dell'Europa.
Il ministro francese Laurent Fabius perchè non si chiede il motivo per il mancato invio di truppe ARABE ( Saudite, Kataregne, Giordane, Omane, Kuwaitiane, Egiziane, Marocchine, Libiche, Tunisine ) a fermare il nuovo Califfo? La risposta è semplice, non le pare signor Fabius?

Agau
Ultima Modifica: 12/09/2014 09:57 da Agau-del-Semien.

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11/09/2014 22:09 #23207 da Francesco
Se l'Isis fa paura è ora di chiudere le frontiere

La soluzione (drastica) è tenere fuori i musulmani dal nostro Paese.

Il GIORNALE Vittorio Feltri - Gio, 11/09/2014 - 16:28
Confessiamo di essere perplessi dopo aver udito le dichiarazioni di Angelino Alfano, secondo il quale l'Isis, che non è un istituto agrario, ma una banda di bastardi, costituisce un pericolo per l'umanità e soprattutto per l'Italia, dato che 48 estremisti, specializzati nella decapitazione di cristiani, si sarebbero formati nel nostro ospitale Paese.
Sarà vero oppure no che le cose stanno così? In un impeto di generosità, fingiamo di credere che il ministro degli Interni abbia ragione.
Diamo cioè per scontato che una cinquantina di provetti tagliatori di teste siano stati allevati dalle nostre parti. E allora ci domandiamo: come è stato possibile che la nostra immacolata patria abbia contribuito a creare un simile squadrone della morte che agisce nel nome di Allah, ovvero di un Dio che con la nostra tradizione cattolica non ha nulla a che vedere?
Evidentemente, nell'aprire le frontiere allo straniero ci siamo un po' distratti, consentendo a cani e porci, soprattutto porci, di stabilirsi qui e di intraprendere sulla nostra terra la carriera di boia da esportazione nel vicino Oriente. Apprendere da una fonte ufficiale, quale è il Viminale, che il Belpaese è stato ed è ancora, forse, una culla di terroristi, non ci rincuora. Anzi. Ci fa venire i brividi. E ci domandiamo con una certa inquietudine per quale strano e arcano motivo uno Stato sovrano abbia potuto chiudere un occhio, se non entrambi, nel concedere il permesso di soggiorno a tanti criminali islamici, che non avevano l'intento di integrarsi nella nostra civiltà, bensì quello di combatterla con violenza, ossia agendo di coltello sul collo di coloro che considerano Maometto un pistola qualsiasi.
Domanda: constatato che gli estremisti di Allah ce l'hanno a morte con noi, perché non impediamo loro di stabilirsi nella penisola? Perché non approviamo un provvedimento in base al quale è vietato agli islamici - buoni o cattivi che siano - di immigrare in Italia? Chi ci proibisce di respingerli e di rispedirli a casa loro? D'accordo, esistono problemi umanitari. Non è carino né gentile abbandonare al loro destino extracomunitari che bussano alle nostre porte per salvarsi dalla miseria e da regimi dittatoriali crudeli. Ma non è neanche prudente consentire che costoro - i peggiori - vengano qui, usufruiscano del nostro sistema di soccorso e poi si ingegnino per organizzare sul territorio delle «scuole» di terrorismo, atte ad addestrare gente da utilizzare per compiere massacri.
Il lettore obietterà: come si fa a distinguere gli immigrati bene intenzionati da quelli, viceversa, che meditano di sterminare chi non la pensa come loro sulla religione? Nel dubbio non rimane che una scelta drastica: sbarrare i confini a chiunque provenga da zone ad alta densità di musulmani. Il rischio è di penalizzare gli stranieri animati da buoni sentimenti, confondendoli con quelli di indole violenta. Ne siamo consapevoli. Ma di fronte al pericolo di inserire nella nostra società gente che punta a distruggerci, conviene adottare metodi severi e categorici: fuori tutti dai piedi. Blocco totale degli ingressi dei musulmani.
Guerra di religione? Sia quel che sia. Data la situazione critica, è opportuno non essere teneri con alcuno: l'immigrazione dal Medio Oriente e dall'Africa islamica non è più legale. Fine della fiera. Ciascuno si arrangi come può. I musulmani rimangano nei loro deserti e diano lì pieno sfogo ai loro ideali religiosi, mentre noi badiamo a conservare quel poco che rimane della nostra civiltà. Mischiare le carte non va bene. Non ha senso. Provoca attriti e incomprensioni. La cosiddetta integrazione non è possibile tra persone che non hanno nulla in comune se non un odio sordo covato per secoli.
In fondo non è difficile escogitare una soluzione finale: ciascuno stia a casa propria, con le proprie manie, le proprie credenze, i propri pregiudizi. Altro che guerre, sempre inutili e peggiorative della situazione. Noi ci impegniamo a non interferire più nelle vicende mediorientali e i musulmani evitino di venire qui a sovvertire le nostre costumanze. La prima regola per scongiurare conflitti è la seguente: ogni popolo si faccia gli affari suoi.
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Un piccolo commento:
Giorni orsono,il ministro degli Interni, dopo essere stato al Cairo, per un incontro con il suo omologo egiziano, ritornando in Italia allarmato, ha detto che necisseterebbe che si facessero più controlli negli aereoporti e nei posti di frontiera per arginare eventuali infiltrati del terrorismo islamico.Evidentemente il nostro ministro ha scoperto l’acqua calda ed è in contraddizione con il suo operato, ovviamente assieme al governo, o meglio con la forsennata politica ( iniziata con Letta e proseguita con Renzi) che ha avuto, come primo intervento, la sciocca abrogazione del reato di immigrazione clandestina, unico caso in tutto il pianeta,provocando un’invasione epocale di circa 120.000 individui con l’altrettanto decisione demenziale ( anch’esso unico caso planetario) di organizzare ina squadra navale supportata da aerei, droni ed elicotteri con relativo personale civile e militare per andare a fare il servizio gratuito di trasporto di cd “migranti” dalle acque territoriali libiche alle nostre coste siculo-calabresi.
Alla luce dei tragici avvenimenti successi tra l’Iraq e la Siria ,causati da un folle jihadista con 150 mila armati che vorrebbero islamizzare l’intero pianeta, passando per Roma,i ns servizi si sono allertati ed hanno dato l’allarme.
Caro ‘Ngilinu, hai riflettuto quanti infiltrati potremmo avere in Italia favoriti dalla tua politica buonista ed anche suicida ( è lasciamelo dire!) ? E quanti altri ne potrebbero entrare?
Togliete quelle navi dal Mediterraneo…è più igienico!
Ormai siamo in guerra, la lotta sara’ dura, ma gli annienteremo!

Mas

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11/09/2014 19:01 #23206 da Francesco
LACRIME PER UN'ORSA

Questa è l'Itaglietta di oggi: con tanti problemi che abbiamo si perde tempo a discutere sulla morte di un animale.Un'orsa che aggrediva uomini ed animali, capace solo di uccidere senza tanti complimenti.
Nessuno protesta per un'Itaglia sull'orlo del baratro e, per di più infestata, da una delinquenza, non solo nostrana , ma anche importata!
Nessuno protesta per gli ignari cittadini e forze dell'ordine aggrediti da pazzi forsennati in circolazione.
Nessuno protesta se tantissimi italiani si sono suicidati per disperazione.
Nessuno protesta se Pisapia a Milano ha consegnato le prime case agli zingari lasciando intere famiglie di milanesi a vivere nelle loro auto.
Nessuno protesta per la dissennata e sconsiderata politica di apertura delle frontiere a tutti i deseredati e delinquenti del mondo.
Nessuno protesta per i milioni buttati nel Mare Mostrum.
Nessuno protesta per le continue aggressioni nelle case degli italiani per mano di feroci delinquenti stranieri.
E, soprattutto, nessuno si lamenta se siamo governati dalla fine del 2011 da persone nominate e non elette dal popolo sovrano!
Molti itagliani, dalla lacrima facile, si commuove e protesta per la morte, fra l’altro non voluta, di un’orsa …

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11/09/2014 14:27 #23204 da Agau-del-Semien
Dal Libro di Angelo Granara : Annone Casimiri Zaituni, questo suo scritto. Leggiamo assieme.

ALTOPIANO.
Oggi l'altopiano è un incanto. La luna di prima sera effonde il suo dia¬fano e latteo lucore con pennellate morbide come peluria di cardo.
Tutto sembra trasformarsi sotto l'impalpabile manto che si adagia come un immenso velo sulle case, sulle piante, sulle strade, sui prati.
Anche i rumori cittadini ed i suoni campagnoli si attutiscono quasi attoniti davanti all'opera della luna intenta a trasformare il paesaggio, fino a qualche ora prima disegnato in ogni minimo particolare dalla luce solare.
Lentamente scompaiono le crepe degli intonaci, i graffiti dei muri, le buche delle strade, l'erba ingiallita, le lamiere dei tetti, mentre si acuiscono i profumi dei palissandri, dei gelsomini, degli oleandri. Profumi densi che si levano dalla coltre lunare come volute d'incenso dal turibolo.
A mano a mano che la notte avanza, la luna diventa signora assoluta. Il suo perlaceo mantello avvolge l'intero altopiano e lo trasforma in un pae¬saggio fiabesco in cui Oberon e i suoi elfi vanno passeggiando in attesa di incontrare Titania e le sue fate.
E' l'ora della poesia, della fiaba, della fantasia, del riposo della ragio¬ne. E' l'ora di riporre in un angolo il quotidiano tran tran e di lasciarsi tra¬sportare, quasi immemori, dalla lenta, dolce corrente del bianco fiume luna¬re.

Bisogna approfittare dell’attimo perché il cielo è volubile e potrebbe cancellare la luna con nubi scure e calare il sipario sulla recita lunare. E, poi, le ore passano veloci e l'aurora di bianco vestita non tarderà ad aprire l'uscio al re sole e alla sua impietosa luce.
Com'è bello l'altopiano sotto la luna, come la bianca vela della snella imbarcazione che danza sulle onde, come un frammento di madrcperla sulla spiaggia dorata, come il volo planato del gabbiano. Pare un sogno di mezza estate, invece è Asmara sotto la luna.
Angra

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11/09/2014 12:56 #23203 da Francesco
ENNESIMA AGGRESSIONE STRANIERA AI CARABINIERI

Quattro carabinieri di Roma presi a coltellate e martellate per quattro soldi di stipendio, aggrediti da un barbone un po’ su di giri. È successo ieri pomeriggio nel cuore della città, a piazza della Libertà, nel quartiere Prati. I militari sono stati presi di mira da un clochard di origine tedesca, Dieter Klaus Bogner, 62 anni, di Passau (Monaco), incensurato. Campioni del suo sangue sono stati portati all’ospedale San Filippo Neri per accertare i livelli di alcol. Lui urlava in italiano: «Non mi toccate, non voglio essere controllato». È stato arrestato con l’accusa di tentato omicidio.
Infatti ci è andato giù duro. Sono finiti agli ospedali Santo Spirito e San Carlo di Nancy il maresciallo Pasquale Leone, il carabiniere Natale Rutiliano e vicebrigadiere Ciro Russo con tagli non profondi a braccia, gambe e polpaccio., mentre il comandante del Nucleo Radiomobile, colonnello Claudio Rubertà è in prognosi riservata al Santo Spirito. L’ufficiale ha ricevuto un fendente a un fianco, ferita non è per nulla superficiale e ha raggiunto il peritoneo.
Alle 17.30 passanti e negozianti avevano chiamato il 112 per avvertire che quel barbone disturbava, minacciava la gente di prenderla a martellata. Subito è intervenuta una pattuglia della Stazione Prati, a poche centinaia di metri dalla piazza: maresciallo e carabiniere. Hanno cercato di sedare il barbone e mettere fine alla storia. Invece le cose si sono complicate. Il tedesco ha reagito. Ha tirato fuori martello e coltello contro i militari. È intervenuto anche il vicebrigadiere. Il barbone si è agitato ancora di più. Via radio è scattata la richiesta di rinforzi. L’ha sentita il colonnello che era in zona, su un’altra Gazzella del radiomobile, assieme a un altro carabiniere. Il barbone ha visto le divise e si è scalmanato ferendo i quattro.
Udendo la notizia nel tg delle ore 20,00 restai di stucco ed esclamai all’indirizzo
dei CC : “ ben vi stà, così capirete che con energumeni armati non bisogna avvicinarsi a mani nude e con buone maniere!”
Poi, ragionando con mente serena, ho pensato che questi poveretti, malpagati, per una demenziale cultura sinistrorsa, non è neppure consentito difendersi, poiché se dovesse scappare un morto, sarebbero guai tremendi. Cose che succedono solo in questa povera Itaglia …..e di esempi, anche recenti, ne abbiamo parecchi. Poi se i morto dovesse essere uno straniero e per giunta un clandestino….apriti cielo!
Mas

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06/09/2014 13:20 #23194 da Francesco
Per le Forze dell'Ordine, che rischiano la vita tutti i giorni e per quelli utilizzati per ricevere gl'invasori ( sempre con il rischio di infettarsi),non ci sono soldi,ma si trovano per buttarli nel Mare Mostrum...

A Napoli i tg della Rai hanno dato hanno dato un grande risalto, dando voce a decine di napoletani pronti a condannare i carabinieri,per l'incidente che ha provocato la morte di un ragazzo che,correndo con un motorino, non si è fermato all'alt intimato dai militari.
E tutto questo senza che ancora si siano effettuate le perizie balistiche.

"Ahi serva Italia, di dolore ostello,
nave sanza nocchiere in gran tempesta,
non donna di province, ma bordello! "

mas

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