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CORRISPONDENZA n. 5

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15/01/2012 08:17 #11190 da AnnaMary.F
Buon giorno a tutti, ci si vede in cattedrale va bene dopo al cinema Impero per l'aperitivo pago io

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15/01/2012 07:46 #11189 da wania
[justify] Buongiorno a tutti e buona domenica a tutti. E' vero SCEITAN, da un pezzo a questa parte non ci s'incontra più in Cattedrale la domenica mattina..... si ricomincia stamani? Si, alle 11 tutti lì e poi al Bar Impero, sei d'accordo ANNAMARIA? Vieni a Messa in Cattedrale e poi si va da te tutti insieme. Di solito l'AnnaMary offre lei...a buon intenditor poche parole.[/justify]

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15/01/2012 06:03 #11188 da Sceitan
Buongiorno alle amiche e amici del forum,AnnamariaG,AnnamaryF,Anna Narrante,Sonia,Vicky,Wania,Agau,Francesco,, Giacinto Silvano.Mi raccomando andate in Cattedrale,comportatevi bene!!Un caro saluto Sceitan :evil:

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15/01/2012 05:59 #11187 da Sceitan
Buongiorno AnnaMaryF.Perchè giustificare se si è fatto bene o no!!Noi abbiamo lasciato un paese arretrato in uno dei più autosufficenti dell'Africa orientale di quel periodo,comunque io per principio con gli sconosciuti parlo poco,e francamente mi trovo bene così!Buona Domenica.Sceitan!!!Sceitan. :evil:

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15/01/2012 05:47 #11186 da Sceitan
Grazie caro Agau per le anafora Mariana! !!Ti auguro una buona giornata...Sceitan :evil:

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15/01/2012 02:56 #11185 da Agau-del-Semien
LA PRIMA ANAFORA MARIANA ATTRIBUITA A CIRIACO DI BAHNASA
Introduzione

Effonde il mio cuore lieta parola (Sal 44,2), effonde il mio cuore parola buona, effonde il mio cuore parola buona. Ed io annunzierò la santità di Maria Vergine non in modo prolisso, ma semplicemente ; e annunzierò la lode della Vergine, non con lungaggine ma in brevità ; e proclamerò le grandi opere della Vergine.
Io starò oggi in umiltà e carità, nel giorno di oggi, di fronte a questo mistero terribile e davanti questa mensa e oblazione. È una oblazione veritiera la quale non possono gustare coloro che hanno la mente sporca ; non è come il sacrificio dei padri antichi che si compiva col sangue di pecore, capri e buoi, ma è fuoco che vivifica i retti di cuore che fanno la sua volontà; è fuoco che consuma gli empi che rinnegano il suo nome. È fuoco vero che non possono toccare gli esseri di fuoco, fatti di fiamma infuocata, nemmeno i Cherubini ed i Serafini.
E per questo, o Maria, noi ti amiamo e ti esaltiamo, perché tu hai generato per noi il vero cibo della giustizia e la vera bevanda della vita.

Intercessioni

O antichi padri nostri, capi costituiti per l'imposizione delle mani nella successione apostolica, noi vi abbiamo accolti come nostri intercessori davanti al Signore ; abbiamo anche accolto in questi ultimi tempi nostri intercessori pressa il Signore i due patriarchi di cui facciamo memoria, abbà Cirillo della grande città di Alessandria, e per il paese dei nostri padri il beato metropolita l'abbà Pietro.
Per questi, e per tutti gli altri, intercedi, o Avvocata, presso tuo Figlio, affinché conceda il riposo a tutti i metropoliti, patriarchi e vescovi, presbiteri e diaconi i quali hanno guidato sulla via con parola retta; per i sovrani, i principi, i capi e signori, i giovani, le vergini, i monaci, i ricchi e poveri, i grandi e umili, le vedove e gli orfani, i pellegrini ed i poveri, e quelli di tutto il popolo appartenenti al corpo della Chiesa che si sono addormentati. Per primo e soprattutto intercedi per quanti si sono addormentati in questo luogo, per far riposare le loro anime nella pace.

Preconio I

In qualsiasi luogo che può essere nominato, nel luogo dei martiri e nel luogo splendente dei giusti e nel luogo d'elezione degli angeli, di ognuno nel suo luogo tu (Maria) sei la più alta e il tuo nome è noto presso Dio. Alziamoci nel timore del Signore per magnificare la degna di lode, dicendo :
O piena di grazia, o fiume di gaudio! Tu possiedi una dignità di aspetto maggiore della dignità dei Cherubini dai molti occhi, e dei Serafini dalle sei ali. Davvero guardò il Dio Padre dal cielo verso oriente e occidente, verso il settentrione e il meridione; egli rivolse le narici in tutte le direzioni e odorò, ma non trovò nessuno simile a te e gli piacque il tuo profumo, egli amò la tua bellezza e mandò presso di te il Figlio suo che egli amava. Santo Iddio Padre che di te si dilettò, santo il Figlio che abitò nel tuo seno, santo il Paracleto che ti santificò e ti purificò.

Preconio II

O Vergine piena di Lode, a che cosa e a chi ti paragonerò? Tu sei il telaio, perché l'Emmanuele indossò da te la veste ineffabile della carne; dalla carne nata da Adamo egli fece l'ordito, mentre trama fu la tua carne e la spoletta lo stesso Verbo; l'ombra di Dio Altissimo fu il subbio e tessitore lo Spirito Santo.
O prodigio e cosa mirabile! O guado, attraverso il quale gli antichi padri passarono dalla morte alla vita.
O scala, dalla terra al cielo! Per te il primogenito di tutta la creazione è stato rinnovato.
Tu fosti la speranza di Adamo quando fu cacciato dal paradiso, la pietà di Abele ingiustamente ucciso, la bontà di Seth, le buone opere di Enoch, l'arca di Noè che lo salvò dal disastro del diluvio, la benedizione di Sem e sua porzione, la peregrinazione di Abramo, il profumo di Isacco e la scala di Giacobbe, la consolazione di Giuseppe, le tavole di Mosé, il roveto del Sinai, i campanelli della veste del sacerdote Aronne, il bastone anche che germogliò, fiorì e portò frutto, la stele di testimonianza di Giosuè, il vello di Gedeone, il vaso d'unguento e il corno d'olio di Samuele, la verga di cui Jesse si gloriava, il carro di Aminadab, la cetra di Davide, la corona di Salomone, il giardino chiuso, la fonte sigillata, il canestro d'oro di Elia, il calice di Eliseo, la concezione verginale di Isaia, la primogenitura senza nozze di Ezechiele, l'emanazione della Legge da Betlemme, la terra di Efrata di Michea, l'albero della vita di Silonide, la medicazione della ferita di Nahum, il gaudio di Zaccaria, il tempio puro di Malachia.
O Vergine, tu sei il modello della predicazione dei profeti, il vanto degli apostoli, la madre dei martiri e la sorella degli angeli, l'onore dei giovani, delle vergini e dei monaci i quali, giorno e notte, si tengono svegli alle loro porte.
O Vergine, non è nella impurità e nella voluttà che tu sei stata concepita, ma tu sei nata dalle pure e legittime nozze di Anna e Gioacchino; non sei cresciuta nelle delizie come le figlie degli ebrei che adornano il loro collo, ma nella santità e nella purità del tempio; non sei stata nutrita con pane terrestre, ma con pane celeste preparato nel cielo dei cieli; tu non hai sorbito bevanda terrestre, ma bevanda celeste proveniente dal cielo dei cieli; tu non hai conosciuto l'impurità delle altre donne venute prima e dopo di te, ma eri adorna di purità e di santità; non furono i corrotti giovani a cercarti con lusinghe, ma furono gli angeli ad invidiarti.
Come si narra, sacerdoti e capi sacerdoti ti hanno lodato; tu non sei stata fidanzata a Giuseppe per concupiscenza, ma affinché egli fosse custode della tua purezza, come egli stesso era puro. Iddio Padre, alla vista della tua purezza, ti mandò il suo angelo di luce, di nome Gabriele, che ti disse: "Lo Spirito Santo scenderà su di te e la potenza. dell'Altissimo ti coprirà della sua ombra" (Lc 1,35).
Venne da te il Verbo, senza abbandonare il seno del Padre; tu lo hai concepito, senza che abbia subìto contrazione, e fu rinchiuso nel tuo grembo materno, senza divenire più perfetto lassù, né aumentare quaggiù. Abitò nel tuo seno il fuoco della divinità, l'incomprensibile e l'incommensurabile.
Non sarebbe giusto paragonare la divinità con il fuoco terrestre essendo, quest'ultimo, misurabile; e della divinità non si puo dire: essa occupa un posto e quindi è a lui uguale. La divinità non è circoscritta, come il sole e la luna, nè ha un volto come l'uomo, ma è mirabile e siede sopra l'aitissimo cielo, dove non puo giungere il pensiero degli uomini né la scienza. degli angeli. La divinità non ha né lunghezza né larghezza, né parte superiore e inferiore, né destra né sinistra, ma è dappertutto e in tutto. La divinità non ha estensione o contrazione ma, come è stato detto, la divinità è in tutti i luoghi. La divinità non è sopra il firmamento né sotto il fondamento, ma è firmamento e fondamento insieme...
Ma ritorniamo all'inizio del nostro discorso e occupiamoci della concezione mirabile, dicendo: O Vergine, quando il fuoco divorante abitò nel tuo seno -il suo volto era fuoco, fuoco la sua veste, fuoco il suo splendore -, come allora esso non ti consumò ? I sette veli di fuoco dove sono stati infissi, dove legati, dove stesi nel tuo seno, alla tua destra o alla tua sinistra, dato che tu sei di Corpo piccolo? Il trono cherubico, flammeggiante e circondato da flamme infuocate, dove fu preparato nel tuo seno, dato che eri sposa piccola ?
O tu madre insieme e ancella ! O utero angusto insieme e immenso! Concezione senza connubio, per la sola parola ! Latte associato a verginità !
Pensando a questo, la mia mente presume di navigare sull'oceano di tuo Figlio, ma i flutti dei segreti del diletto mi travolgono. A questo pensiero, la mia mente aspira a salire verso l'alto, a entrare in luoghi segreti, a sollevare il velo del vivente, ma essa viene trattenuta e non riesce a toccare la metà della metà dell'etere. E mentre penso a questo, la mia mente aspira a volare con i venti, all'oriente e all'occidente, al settentrione e al meridione, e in tutte le direzioni, per contemplare l'essenza delle creature, solcare le profondità dei mari, conoscere le altitudini del cielo, e vagare dappertutto, ma essa viene sempre impedita e ritorna alla sua antica comprensione.
Ed ora smettiamo di investigare la sua profondità e di scrutare la sua immensità ; non puo infatti la lingua dei profeti e degli apostoli giungere alla misura della sua lode. Essa è terribile, nessuno la deridi e nessuno osi trattarla con irriverenza. È umile a nostro riguardo, ma nessuno giunge alla sua altezza, anche se prese la nostra forma di schiavo. Essa è fuoco che non puo essere toccato, ma noi l'abbiamo vista, l'abbiamo toccata, e con lei abbiamo mangiato e bevuto.

Sanctus

Ed ora inneggiamo a lui e diciamo:
Santo Dio, santo forte, santo il vivente immortale, che nacque da Maria Vergine, abbi pietà di noi, Signore!
Santo Dio, santo forte, santo il vivente immortale, che fu battezzato nel Giordano e appeso all'albero della croce, abbi pietà di noi, Signore!
Santo Dio, sante forte, santo il vivente immortale, che risuscito dai morti il terzo giorno, ascese con gloria nei cieli e sedette alla destra del suo Padre, e che verrà con gloria per giudicare i vivi e i morti, abbi pietà di noi, Signore!
O Vergine fonte del frutto che viene mangiato e bevuto, O pane da te proveniente, il quale per coloro che lo mangiano è vita e salvezza! O pane che proviene da te, il quale è duro per quanti non credono. O calice che proviene da te, che per quanti ne bevono con fede, fa scaturire la sapienza e dona la vita. O il tuo calice che inebria quanti non credono, li fa vacillare e cadere, e per loro moltiplica i peccati invece di rimetterli
Ed ora noi magnifichiamo il tuo Figlio, dicendo : Gloria alla tua grandezza, gloria al tuo regno, gloria che noi ti offriamo con incenso puro. Gesù Cristo, il Figlio del Dio vivo, che procura ogni dono ottimo e perfetto, si è fatto uomo, fece ogni opera umana eccetto il peccato; nacque a Betlemme, apprese la Legge degli ebrei, fu battezzato da Giovanni e tentato nel deserto, ebbe fame e sete e operò prodigi.

Il racconto deIl'istituzione dell'Eucaristia

Nella stessa notte in cui si consegnò alla morte, egli dimostrava con molti segni ai suoi discepoli la sua passione e la sua crocifissione, la sua morte e la sua risurrezione il terzo giorno, in Corpo e anima, ossa e sangue, come era prima. Mentre i dodici discepoli erano alla sua destra e alla sua sinistra, egli rivelò a loro la natura, fangosa mista a zizzania, di Giuda che lo doveva tradire.
Quindi nostro Signore Gesù Cristo prese il pane nelle sue mani sante e dita immacolate, alzò gli occhi al cielo verso di te, suo Padre, implorò misericordia dal suo Padre, e gli raccomandò i suoi discepoli perché li custodisse da ogni male. Benedisse, lui il benedetto, santificò, lui il santo, spezzò e diede loro dicendo : Prendete mangiate : questo pane è mio corpo che viene per voi spezzato in redenzione di tutto il mondo.
Allo stesso modo prese il calice dopo che ebbero cenato, alzò gli occhi e disse: Prendete, bevetene tutti, questo è il calice del mio sangue che per voi scaturì dalla lancia e per il quale il peccato è perdonato. Ogni volta che farete questo, lo farete in memoria della mia morte, e annunzierete la mia risurrezione.

Epiclesi

O Signore, come allora, benedici questo pane, spezzalo e donalo.
O Signore, come allora, santifica questo calice, segnalo e presentalo.
E purifica questo mio ministero, confermalo e ti sia gradito.

Anamnesi

E questo presbitero che mi assiste in questo mistero, rendici, lui ed io, simili a Giuseppe e Nicodemo, i quali seppellirono il tuo corpo.
E questo diacono, che serve secondo la legge ministeriale, conducilo al grado superiore e dagli il nostro ufficio sacerdotale, riempilo di grazia e di giustizia e di decoro, come Stefano il quale vide l'essenza della Trinità in alto, la contemplò e ne attinse la discesa dello Spirito Santo.
E questa moltitudine qui radunata in questo giorno, di sacerdoti e diaconi, e tutto il popolo, rendila degna di ricevere il tuo mistero; abbine pietà, non accusarla. Signore, abbi pietà di noi, o Cristo.

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