GLI EUCALIPTUS 2

Quest’anno il mondo cristiano ha potuto realmente avere una nuova dolorosissima “Via Crucis”.
Mentre il Nazzareno si avviava faticosamente verso il Gûlgaltâ, in Kenia 150 giovani cristiani erano massacrati dagli islamici.
Continuano gli accedi per mano del fanatismo religioso confermando che le guerre di religione creano negli uomini quel “toxic mental states” dove crudeltà, uccisioni e sevizie ne sono il premio. Si conferma che esse guerre sono le più sanguinose.
L’occidente non vuole ammettere che è iniziata la terza guerra mondiale e vigliaccamente nasconde la testa sotto la sabbia. La maggior parte del mondo e sconvolto da guerre, lotte interne e, ancora una volta il medio oriente ne è il baricentro.
L’Italia e l’Europa potrebbero essere ancora una volta campo di battaglia. Nulla abbiamo imparato dal passato e, lasciamo ad altri le decisioni su faccende che ci riguardano direttamente ad altri ( USA/Obama)
Dall’ Actus spei……Domine Deus, ….In hac spe vivere et mori statuo.
Dalla Prima lettera ai Corinzi….
« Togliete via il lievito vecchio, per essere pasta nuova, poiché siete azzimi. E infatti Cristo, nostra Pasqua, è stato immolato! "Celebriamo dunque la festa non con il lievito vecchio, ma con azzimi di sincerità e verità " ed io leggo: Aprite gli occhi e non siate succubi della violenza islamica.


Quindi, speriamo in una Buona Pasqua
Agau del Semien

Wania mi ha invitato a cercare una vecchia pagina dei RICORDI, la ricerca mi ha portato molto indietro, praticamente alle origini del Mai Taclì! navigando sulla colonna di sinistra troverete articoli...antichi.

P.S. La maestra chiede a Pierino:

1. Pierino, il sole splende che tempo è?
2. tempo bello signora maestra!

auguriamoci che l'ottimismo di Pierino si avveri...almeno per Pasqua e Pasquetta...

Buongiorno a tutti, buona giornata e buona vigilia. Firenze è grigia oggi ma domani sento di no, splenderà il sole domani....... quando le donne che andando al sepolcro portando gli aromi per onorare un morto si sentiranno dire: "Perché cercate tra i morti colui che è vivo?"......

Buon Sabato Santo Carissimi Tutti, il mio pensiero è in Cattedrale, potete immaginarlo; da sempre e per sempre ormai, per Natale, Pasqua, Pentecoste ed altro, il mio cuore sarà lì.

Ricordo esattamente il 1° aprile 1941 e non per aver letto romanzi o cronache, ma perché c'ero,avevo appena compiuto 12 anni, ma la patria l'avevo nel cuore, i sentimenti erano genuini e forti, tanto che ho presente una città in lutto, e nel silenzio il suono delle cornamuse e la curiosità di noi bambini che ci fece correre sull'altura dove passavano i binari della ferrovia chiaramente la nostra mamma ci seguì per dovere d imadre e una volta riuniti, insieme allo spettacolo degli scozzesi con le cornamuse e i tradizionali gonnellini seguiti dai cingolati e truppe di colore, ho impresso nella mente solo il volto pallido di miai madre rigato di lacrime non avevo mai visto mia madre piangere E nemmeno un' Asmara così rattristata e sconvolta... Al'Aamba Alagi IL dUCA D'AOSTA combatteva ancora, e tanti italiani e fedeli ascari con Lui.... Asmara e la cittadinanza intera lo sapeva, l'atmosfera era di lutto ed incredulità. Nessuno può togliermi dagli occhi e dal cuore questo tristissimo quadro che ancora riempie i miei occhi di lacrime e i meii pensieri di tanta tristezza Questa è storia vissuta, cosa ci sarà sui libri di testo un domani?

A quell'epoca avevo 6 anni e abitavamo ad Amba Galliano pertanto torno indietro nei ricordi.
Ricordi profondi derivanti dal momento grave che si viveva sin dall'entrata in guerra.
Mio padre era richiamato e prestava servizio nella caserma nei pressi dell'ospedale Regina Elena.
In genere due/tre volte alla settimana, quando era in perlustrazione con una squadra, e si trovava in zona, faceva una capatina a casa, la mamma offriva un caffè a tutti e noi ragazzi, io e mio fratello Michele si ascoltava, pieni di curiosità, a...quattro orecchie.
Mamma, vedendo che da qualche giorno nessuno della squadra passava, parlando con le famiglie vicine, e avendo conferma che anche loro erano rimaste all'oscuro della sorte dei loro cari, decisero di recarsi in caserma per aggiornarsi.
Visto che tardavano, mio fratello si preoccupava per la nostra sorellina Annamaria che aveva ormai quasi 1 anno e si comportò da capofamiglia rifornendoci con qualche biscotto che la mamma faceva in casa quasi tutti i giorni.
Quando la mamma finalmente rientrò ci riferì che la caserma era circondata da carri armati, camionette e militari inglesi: nessuno poteva entrare e uscire.
Praticamente l'accerchiamento era stato effettuato alle prime luci dell'alba e le pattuglie italiane che erano in perlustrazione furono fatte prigioniere e portate a Forte Baldissera dove risiedeva la contraerea.
Quindi Asmara in effetti cadde 5/6 giorni prima di quella che fu la data ufficiale.
La stessa cosa accadde per le altre caserme e gli altri acquartieramenti : gli inglesi erano stati ben informati e cionoscevano esattamente la disposizione delle caserme e gli altri luoghi dove erano situate le nostre truppe.
Successivamente, acquisito il controllo di Asmara, gli inglesi fecero arrivare dal Sudan la "fanfara scozzese" per la sfilata attraverso una città che trovarono completamente deserta.

Fonti degne di fiducia dchiararono che la parata fu per noi italiani molto triste.
Tutti i residenti, di altre nazionalità, restarono chiusi nelle loro case: eritrei, arabi, greci, ebrei, indiani e persino i soliti diavolet rimasero rintanati nelle case.
Il ragazzo eritreo, Abraha' che giornalmente ci portava uova e latte fresco, non si vide per un paio di giorni.
Quando lo rivedemmo fu accolto gioiosamente da tutti perché ciò che ci portava era indispensabile considerando il fatto che c'erano molti ragazzi e bimbi che avevano bisogno di quel cibo indispensabile.
Quando gli fu chiesto come era la situazione nelle strade, lui veniva dalla zona di "Fill-Fill" 7/8 Km. oltre Villaggio Paradiso verso Cheren riferendo che la strada era percorsa giorno e notte da camionette, autoblindate e truppe non conosciute (presumo sudanesi e indiane).
Ma lui, conoscendo la zona, tagliando per boschi e sentieri pressocché sconosciuti ai più, riuscì a raggiungere ugualmente i suoi...clienti.

volendo finire in bellezza, per gli amanti della storia, fornisco un link che ritengo utile:


Fine della prima parte.

P.S. Ci fu riferito da un autista della Salvati che gli scozzesi che sfilarono per le strade erano tutti arrossati e sudati e di tanto in tanto la mazza che veniva lanciata in aria dal capocerimoniere, finiva per terra e veniva recuperata prontamente dal cerimoniere costretto a recuperare il passo...

Il mio solito buongiorno a tutti, FACCETTA NERA è proprio bellina, me la ricordo, si cantava da Figlie della Lupa mi sembra, o la cantavano quelle più grandi, le Piccole Italiane? Io sono stata solo Figlia della Lupa, 1° e 2° elementare, poi scoppiò la guerra e non fui mai una Piccola Italiana né tantomeno una Giovane Italiana né una Giovane Fascista. Di RUSTICANELLA invece non sapevo nulla, mai sentita in vita mia. Vi auguro un buon fine settimana, cisi.