GLI EUCALIPTUS 2

FRANCESCO buongiorno. Allora, la prima edizione è del 1989 edizioni dello Zibaldone e dice: "Il 1° aprile 1941 gli inglesi erano entrati all'Asmara per insediarsi nel paese come i nuovi amministratori e una folla cosmopolita, assiepata sui marciapiedi, aveva assistito alla spettacolare parata Io ti posso garantire che sui marciapiedi non c'era nessuno- né italiani né greci né eritrei-
E ancora, più avanti continua: Nessuno aveva mai visto una manifestazione così pomposa e affascinante, e i bambini, con gli occhi sbarrati, dimenticandosi di fare capricci guardavano i nuovi venuti accompagnati da suoni, pelli di leopardo, bastoni che roteavano nell'aria come quelli dei giocolieri, come fosse una nuova invenzione del regno della fantasia Io ti posso garantire che i bambini erano tutti dentro casa con i loro genitori silenziosi e in lutto. Come ho già detto proprio qui nel forum, io l'Erminia la conobbi un pomeriggio in cu notai sul "Corriere della Sera" la notizia del libro appena uscito e dell'autrice che al momento si trovava in Italia, a Milano, e lavorava alla Libreria Manzoni. Immediatamente mi recai alla Libreria, volli conoscerla e fu un incontro commovente. Mi portai a casa il libro, con dedica. Quando ci rincontrammo le parlai di quel 1°aprile e lei mi rispose: " Io non me lo posso ricordare, ero piccolissima ma mi sono documentata, comunque mi correggerò nelle prossime edizioni" Allora si è veramente corretta, da quanto mi dici te, brava. A me personalmente dette noia la descrizione che fece lei del 1° aprile 1941, però lei ha scritto un romanzo non un trattato, sicché.................

EEA WANIA, io ho la seconda edizione quella del 1997 edizioni Baldini e castoldi, perché la primma del ’93 è della Mondadori.
Prima ( pag.74) la scrittrice scrive che c’era una- gran folla- ad assistere alla parata degli eterni affetti da blenorragia.
Poi, sempre a pag.74, scrive che effettivamente il 1aprile 1941 -nessun italiano era presente alla parata dei pagliacci alcolizzati-.
Penso che se avesse scritto castronerie mi sarei in******to, perché mia mamma non avrebbe avuto nessun interesse a distorcere il corso della storia.
Allora la gran folla da chi era composta?Sicuramente si riferiva alla popolazione indigena.
Buona Pasqua
EEA

FRANCESCO, non è vero che sono rientrata, sono ancora un po' di fuori! perché, infatti, volevo dirti una cosa dianzi nel post e me ne sono dimenticata: te la dico ora: Dunque, io non so che edizione hai te di ASMARA ADDIO , nella mia edizione la descrizione del 1° aprile che fa l' Erminia è a pagina 86. In ogni modo, la trovi nelle primissime pagine della PARTE SECONDA del romanzo. leggi la seconda parte dall'inizio e poi pensa a quello che ti raccontò tua madre, che, come noi era presente alla "pomposa e affascinate parata". Ciao. Ma lei ha scritto un romanzo, non un trattato...le si potrebbe anche passare..se non fosse che noi c'eravamo e ricordiamo il mortorio della città in quel giorno e lo stato d'animo di noi tutti chiusi in casa a porte e finestre sbarrate. Leggere quella descrizione ci fa ribollire il sangue.

FRANCESCO, buon pomeriggio, hai ragione......per tutta la mattina ho creduto che fosse giovedì! Invece no! Oggi è mercoledì! ! Si mercoledì 1° aprile.Lo scherzo me l'ha fatto il mio cervello che ....ha digià cominciato ad andare per i fatti sua?.....Eh si, è possibile, un pesce d'aprile insolito, ma incontestabile .Ora sono rientrata, i Sepolcri sono domani, ma le chiese da visitare sono 7! ! Ciao Buona Pasqua.

EEA, io invece non ricordo il resto di un tubo pieno di ruggine, in quanto avevo 4 mesi meno 5 giorni, quindi mi sono evitato un dispiacere. Io e mamma ( 25 anni il successivo 21, Natale di Roma) eravamo asserragliati e timorosi, assieme agli altri profughi dall'Etiopia, dentro le scuole elementari P.pe di Piemonte. Mia mamma consumava il pasto di mezzodì a pagamento presso il ristorante Eden nella vicina via Comboni. La sera, per non uscire, cenava con quello che Dio passava.
Mamma non uscì per due o tre giorni e per il timore che, i bastardi inglesi facessero una perquisizione, bruciò tutti i documenti che attestavano la sua appartenenza ad associazioni fasciste di Gondar e seppellì, nel giardino antistante l'ingresso della scuola, una rivoltella Beretta che mio padre le lasciò.
Mamma mi raccontò, mentre lei e le altre donne PIANGEVANO, di avere sentito il solitario suono delle loro ridicole cornamuse ed il rumore di mezzi meccanici transitare per il vicinissimo viale Mussolini.
Ho letto tutti i libri della Dell'Orto, ma del particolare che lei racconta non ricordo nulla. Si vede che non ci ho fatto caso.
Le italiane d'Africa, all'arrivo del nemico invasore, si comportarono da vere donne coraggiose, e non come le -quelle itagliane- che accolsero gli alleati dando uno spettacolo ....bah, è meglio ch'io mi taccia!Anzi, lo voglio dire:erano per fortuna poche quelle sciarmutte che, noncuranti di avere un padre, un marito, un fratello al fronte,diedero uno spettacolo inverecondo da fare schifo, familiarizzando con il nemico che spesso avevano al loro seguito negri e marocchini!

Non è necessario che si visitino , domani e non oggi, sette chiese, bastano cinque o tre.

EEA

CARLO, buongiorno! Anch'io mi ricordo quel 1° aprile di 74 anni fa all'Asmara, avevo 9 anni, eravamo chiusi in casa, persiane abbassate, strade deserte, negozi chiusi, nessun italiano a giro, logicamente, direi, cosa si doveva fare in giro o alle finestre, applaudire? Eppure i documenti parlano diversamente a sentire quello che scrive l'Erminia nel suo bellissimo libro "ASMARA ADDIO". Lei quel 1° aprile non se lo poteva ricordare, era picolissima, ma si era documentata e le notizie le aveva prese documentandosi....hai capito?.......Beh! Buon Pesce a te e a tutti!