GL I EUCALIPTUS

Il giorno 13 Agosto, p.v. corrispondente al 7 di Nehasè, si celebra, da parte degli abissini cristiani la Concezione Immacolata, Tsinsetà.
Ci si incontra in Cattedrale domani, ore 10 quando noi celebreremo in anticipo Sant’Anna.
L’oggetto diretto della festa del 13 Agosto è la concezione di Anna,cioè l’inizio del vivere di Maria nel grembo di sua Madre Anna.
La liturgia Abissina canta cosi:
“ Ti saluto, o Maria, che con le ali della sua gemina purezza, evadesti prima del tempo dal morso velenoso del serpente! Te chiamo Libro della Lieta Novella con coloro che stavano in esilio. Tu sei per me, o Maria, la porzione incorrutibile della mia eredità, assegnatami nel modo con cui Giousè assegnava al popolo la sua porzione”
Anna è considerata dalla tradizione cristiana la moglie di Gioacchino e la madre di Maria Vergine ed è venerata come santa. Anna era figlia di Achar, della tribù di Levi e sorella di Esmeria, madre di santa Elisabetta e nonna del Battista. Giuseppe d'Arimatea era suo zio materno. Il suo matrimonio con Gioacchino, uomo virtuoso e molto ricco della tribùdel Regno di Giuda e della stirpe di Davide, non produsse prole, anche dopo venti anni, a causa della sterilità del marito: umiliato pubblicamente (un uomo di nome Ruben gli aveva impedito di sacrificare al tempio per non aver dato figli a Israele), Gioacchino si ritirò nel deserto, tra i pastori. Mentre erano separati, un angelo sarebbe apparso ad Anna e le avrebbe annunciato l'imminente concepimento di un figlio: lo stesso angelo sarebbe apparso contemporaneamente in sogno anche a Gioacchino. I due si incontrarono alla Porta Aurea di Gerusalemme: gli autori medievali vedono nel loro casto bacio il momento dell'immacolato concepimento di Maria.
E, ancora si prega in Ghe’ez cosi:
O Nostra Signora Maria, salute a te con il saluto del santo angelo Gabriele. Tu sei vergine di spirito e di corpo, tu sei la madre del Signore Sabaoth, Salute a te! Tu sei benedetta fra le donne e benedetto è il frutto del tuo grembo. Rallegrati, o piena di grazia, il Signore è con te. Prega e supplica il tuo Figlio diletto Gesù Cristo che ci perdoni i nostri peccati.

Agau

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Ritengo sia utile unire a questo breve scritto una cartina geografica dell’Eritrea ove sono segnati i vari distretti per meglio localizzare le aree di nostro interesse. La cartina è della nuova Eritrea non avendo a disposizione una relativa alla situazione risalente all’A.O.I.

Sempre dagli scritti di Alberto Pollera, riporto altri passi e concetti scritti dal nostro Africanista.

8 – Cenni generali sulle popolazioni Abissine Cristiane di lingua Tigrignà.
“……queste popolazioni sono essenzialmente raggruppate in sedi fisse sulle terre dell’altopiano dello Hamasien, del Seraè e dello Acchelè Guzai. Il loro nome di Abissini deriva dagli Habasciat che sarebbero stati i primi a dare un’organizzazione statale al territorio che essi occupavano. La loro attività maggiore è l’agricoltura, coltivando : grano, orzo, dagussà, dura, granoturco, taf (Erogrotis Abyssinica) e nehuk ( Guizotia Abyssinica). “
9 – Organizzazione Sociale. ( ricordo che il Pollera, in questo suo lavoro, tratta delle popolazioni indigene dell’Eritrea.) Egli scrive : ”….. la società abissina si basa essenzialmente, oltre che c sulla proprietà delle terre…….” Ancora . “…. Gli Abissini sono nominalmente monogami, ma, fatta eccezione per coloro che si dedicano al sacerdozio, ai quali è consentita un’unica unione….” Prosegue : “…. Il matrimonio, nelle varie forme ammesse, riveste fra gli Abissini quasi sempre il carattere di…..” Aggiunge:”….per gli Abissini i figli legittimi e i figli naturali hanno eguali diritti…” E, ancora : Un popolo come l’Abissino, per il quale il numero dei componenti la famiglia ha valore non solo economico….”
10 – La lingua e la religione degli Abissini dell’Eritrea. Scrive il Pollera : “…. I nostri sudditi di razza abissina che abitano sull’altipiano parlano il tigrignà, analogamente ai sudditi eyiopici che trovansi più a sud ossia oltre la linea Belesà-Mareb, fino al Tzellarì e al Tacazzè….” E prosegue: “…L’autonomia goduta dai territori ora detti eritrei a nord del Mareb, tradizionalmente indicati con il nome di Mareb-mellasc, e i contatti con le provincie tigrine a sud del nostro confine ebbero maggior misura con gli Agau, coi Galla e cogli Amara….”
11 – Caratteristiche principali del regime giudiziario delle popolazioni abissine dell’Eritrea. “… l’Abissinia, durante la sua millenaria esistenza, non ha saputo creare un corpo di leggi proprie che regolino la vita dei diversi popoli che la compongono….”
12 – Ripartizione in provincie, distretti e stirpi. L’africanista Pollera ci dice: “……gli abitanti di razza abissina dei quali si sono indicate le principali caratteristiche, hanno le loro sedi sugli altopiani dello Hamasien, del Seraè, dell’Acchelè Guzai e relative dipendenze. Le popolazioni dello Hamasien e dell’Acchelè Guzai sono anche indicate col nome di Decchì Menab o figli di Menab. ( Menab I sarebbe venuto al seguito di Menelik I circa verso il 950 a. C.n)
12 – Lo Hamasien. Etimologia del nome: questa bella e fertile provincia che ha per suo capoluogo Asmara vanta, di essere stata la culla del capostipite della dinastia etiopica. Alcuni nomi: Ansebà = Ain Saba (sorgente di Saba); Mai Belà ( l’acqua bevette); Hamasien = Hamat Essen, ( suocera di Essen). Il distretto di Decatescim deriva dal nome di Ate-Scim figlio di Hezbai, discendenti anche loro di Menab. Questo distretto comprende : I paesi di Tesfatzien, Ghebrecristos, Tzada Cristian, e inoltre comprende i distretti intorno all’Asmara dal lato sud ed ovest : Gaggiret, Godaif, Adi Sodgò, Uecchì Debbà,Cuscet, Darò Caulos, Adi Lessen. I gli abitanti appartengono alla stirpe di Menab.
La regione più ricca dello Hamasien è il Carnescim con Ad-Azien, Uecchì, Adi Sciacà, Zagher, Decseb, Guantebbà, Adi Hagodà, Adi Gin, Deferè perchè occupando il ciglio dell’altopiano usufruisce , per il pascolo del proprio bestiame, delle alte terre ricche di foraggio nella stagione estiva e piovosa, e di quelle pendici orientali dell’altopiano che beneficiano di frequenti nebbie e delle piogge invernali. La sua popolazione è tutta di stirpi etiopiche e le tradizioni locali ricordano un’antica migrazione Agau che si diceva della tribù di Levi, la quale sarebbe venuta dal Tembien e avrebbe dato origine ai paesi di Gheremì, Belesà, Coazien, e in parte Amba Derhò.
Amba Derhò, il capoluogo del Carnescim, è uno dei paesi ove si è verificato il maggior concentramento di stirpi. La Ghezà Coazien, come si rileva dal nome, proviene dal paese omonimo, Agau di origine, e dalla stirpe Levi.
13 – ASMARA. Era abitata da quattro stirpi: gli Asmarà, provenienti dall’Assaorta; i Serenser di origine Agamè; gli Scillelè, immigrati dall’Acchelè Guzai; i Grottam di origine Agau.

Saluti Abissini a tutti,
Agau

(continua)

brava continua cosi che sei sulla strada giusta ora devo andare ciao

[justify]Si, d'ora in poi, quando voi mi direte buongiorno io me ne andròòòòòòò! Come avete fatto voi in tutto questo tempo...così s'impara! !


Volevo un po' parlare are are -
ma voi restate muti -
con voi non parlo più! -


ve lo ricordate lo zecchino d'oro....erano piccini i nostri figli Volevo un gatto nero nero nero- m'hai dato un gatto bianco- con te non gioco più....ecco cantate su quel motivo[/justify]

io dico buongiorno e tu te ne vai Waniaaaaaaaa

Buongiorno a tuttiiiiiiiiiiiiii