GL I EUCALIPTUS

Avete notato come Di Salvo legge Foscolo?

A MASSAUA

Né mai più toccherò le sacre sponde
ove il mio corpo fanciulletto giacque,
Massaua mia ,che te specchi nell'onde
del Rosso Mar da cui vergine nacque
Venere,.........

[justify] Buongiorno a TUTTI e buona giornata. Pensavo.......gli scritti di Agau sull'Abissinia, belli e interessanti. Come il Veneto, o la Lombardia o la Trinacria- dice - sono Italia, così anche l'Eritrea è Abissinia....poi puntualizza: quando il Pollera parla dell'altopiano abissino si riferisce all'altopiano eritreo, e ancora, sempre il Pollera, non parla di razza eritrea ma dice sempre gli abissini dell'Eritrea....Bene, l'Eritrea è Abissinia. Lo sapevamo? non lo sapevamo? poco importa, ora lo si sa. Ma un fatto certo è questo: quella striscia orientale dell'Abissinia, bagnata dal Mar Rosso, ha ed aveva un nome: "Eritrea". E' in quella striscia di terra lì che è nata la nostra Amicizia, è quella striscia di terra lì la nostra casa del cuore, è naturale e anche logico che noi la si chiami col suo nome specifico. Non voglio sollevare polemiche - non è in atto nessuna polemica nel forum al momento, figuriamoci se voglio cominciarne una io...ma, è naturale e logico, dicevo, che noi la si chiami col suo nome.......come è naturale e anche logico che il nostro Grande Abissino la chiami Abissinia. Ed è naturale e logico continuare tranquillamente così come abbiamo sempre fatto; noi ci scambiamo saluti eritrei, lui ci manda saluti abissini, sempre,( tradendosi spesso in Penna e Calamaio, la stanza degli pseudonimi, mandandoci saluti abissini anche quando scriveva con lo pseudonimo! ! !) Agau sei forte, ami la tua Abissinia e la sua gente talmente tanto da volerla sentire nominare da tutti! Noi ti lasciamo dire Abissinia, te lasciaci dire Eritrea. In armonia senza scontri, anzi, bravo e grazie......Wiva l'Abissinia e Wiva l'Eritrea che ci sta dentro! ! Buona giornata a TUTTISSIMI, Bye, cisi [/justify]

Abissinia – Eritrea SCHWEINFURTH, Georg August. - Naturalista ed esploratore, nato a Riga il 29 dicembre 1836, morto a Berlino il 19 settembre 1925. Studiò scienze naturali a Heidelberg, a Monaco e a Berlino, dove si laureò nel 1862. Amantissimo dell'Italia, pubblicò gran parte delle sue relazioni e dei suoi studî nel periodico L'esploratore del cap. Camperio, fu uno dei propugnatori della colonizzazione italiana della Libia e della Cirenaica, visitò ripetutamente (1891 e 1894) la Colonia Eritrea esprimendosi con ammirazione per l'opera compiutavi dagl'Italiani. Nel 1915 fece un ultimo viaggio in Egitto. Come botanico, e in seguito ai suoi numerosi viaggi, si occupò della flora dell'Egitto, del Sudan, della Nubia, della Marmarica, dell'Eritrea, dei paesi degli Asandè e dei Monbuttù; studiò i nomi volgari delle piante nelle regioni da lui visitate; illustrò le piante o i loro resti delle antiche tombe egiziane.
Traggo dal sopracitato autore alcuni passi del suo libro : “ Presente e futuro della Colonia Eritrea”

1 – “… I territori occupati dall’Italia nell’Abissinia settentrionale e nella regione a nord dell’altopiano etiopico….”
2 – “….Questa strada deve congiungere in linea retta Cheren a Massaua e sarà di circa 50 km. Più breve che la viadelle carovane attualmente praticata nella valle del Lebca. Essa però deve risalire i più rapidi pendii che esistono nella regione e richiede poderosi lavori di mine su precipizi vertiginosi……quivi lavorano centinaia di indigeni, per lo più Abissini del Nord….”
3 – “…. Anche gli irregolari, le cosi dette “bande” o truppe ausiliarie, sono costituite da abissini, sudanesi ed yemeniti….”
4 –“…. Le truppe indigene regolari dell’Eritrea appartengono in parte preponderante alla razza abissina, ma vi sono frammisti rappresentanti di quasi tutte le stirpi…..”
5 – “….entro i confini di Sarae, ad est e dei declivi prospicienti il territorio dei Beni-Amer-Salendoa, dei baria e dei Bazen, la popolazione è divisa in circa 160 villaggi, la popolazione è senza eccezione di razza nord-abissina (tigrini), la lingua è tigrigna….”
6 – “….i principali prodotti dell’attuale agricoltura abissina sono: frumento, orzo, cicerchie, fave, piselli….”
7 – “…a Godofelassì v’è la stazione agraria governativa….in questa parte dell’altopiano abissino si potrebbe chiamare estate l’inverno…..”
Qui termino questo mio breve excursus scusandomi se ho procurato a qualcuno di voi tedio.
Colgo l’occasione per inviare un ricordo particolare al Cunama Padre Egidio da Daghilò, all’Avvocato Angelo Maiorani, ove assieme siedono nel Paradiso degli Abissini e in questa circostanza, - e forse anche in altre - hanno riso di me.
Alla mia cara Addei Maharei, nata nel Gheralta, cuore dell’Abissinia.
A voi tutti, saluti Abissini
Agau

Ciao Lulù ogni tanto bisogna smuovere le acque del Mai-Taclì non credi?

[justify]Buongiorno e buona domenica a TUTTI. Ieri sera io non ho visto cadere nemmeno mezza stella e voi? Sembra che si possa assistere alla gran pioggia luminosa nella notte fra l'11 e il 12...speriamo; mi è sempre piaciuta moltissimo la pioggia di stelle nella notte di San Lorenzo. Bye, cisi. [/justify]