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MARCELLO
sempre nel nostro Cuore
Marcello ci ha lasciato il 12 aprile 2012, aveva 84 anni. Era nato il 22 novembre 1928 a Castelfranco di Sotto (Pisa).Ora siamo soli ma il suo ricordo vive, indelebile, nel cuore di tutti noi. Per ben 37 anni ci ha tenuti uniti pubblicando il Mai Taclì, invitandoci al Raduno Nazionale, organizzando i significativi viaggi del ritorno, coltivando il più nobile dei sentimenti, che in lui era profondissimo, il sentimento dell’ amicizia.Visse all’Asmara dal 1938 al 1948, con la famiglia – il padre era un noto giornalista – e fu studente, come molti di noi, del Liceo Ginnasio Ferdinando Martini.Rientrato in Italia si appassionò di stenografia e dattilografia e fu per molti anni insegnante di queste materie negli istituti tecnici statali.Con l’avvento della macchinetta stenografica ideò un metodo speciale da applicarvi – il Metodo Melani – conosciuto e usato ormai da tempo in Italia e non solo.Marcello ha lasciato di sé un ricordo luminosissimo, ricco di affetto, di stima e di tanta simpatia. Lo ricordiamo, a tre anni dalla sua scomparsa, con profonda e sincera riconoscenza.
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I nostri pensieri per Marcello
Wania (02/11/2016)
E' il 2 novembre, il giorno in cui si ricordano Tutti i Morti. Ti ricordiamo Marcello, non sai quanto la tua magnifica persona manchi a tutti noi del Mai Taclì. Ora che è costì anche Tonino proteggetemi, aiutatemi a tirare avanti in quel poco che posso, così da sola come sono rimasta. Sempre grazie, un abbraccio.
Wania (14/02/2016)
Si dice qui sulla Terra, lo sai no Marcello?, che quando si parla fra amici di qualcuno che è lontano, a costui fischino gli orecchi.
Se questo succede anche costassù nel Paradiso degli Asmarini dove ora TE sei, chssà quanto hanno fischiato i tuoi orecchi mercoledì sera 10 febbraio u.s.essendo qui da me a cena Padre Protasio.....Abbiamo parlato così tanto di te che ad un certo punto ci è parso di averti qui, seduto accanto a noi e abbiamo telefonato a Tonino, a Noris ad Armando Lazzarini e alla Ciccì e Gino a Nago.........Tutti insieme ti abbiamo chiesto:
Marcello ma quello che qui da soli, senza te, stiamo facendo, può andar bene?
E te, tranquillizzandoci hai risposto: VEDRAI!
Grazie Marcello!
Protasio, Noris, Tonino, Armando, Gino, Marisa ed io
ti mandiamo un affettuoso saluto.
Eros
Nel pensiero e nell'affetto sempre con noi. (11/04/2015)
Mauro Fabbri
Ancora un grande Grazie per quanto ci hai dato, non ti dimenticheremo!!! (11/04/2015)
Carlo Franza
Mio padre lo ha conosciuto e lo ha stimato . tutto ciò ad asmara dove mio padre, franza martino prestava servizio nella guardia di finanza. (11/04/2015)
Sergio Bono
Indimenticabile Marcello, nessuna parola può descrivere il vuoto che hai lasciato in seno al Mai Tacli, la cui vita io personalmente considero conclusa. (11/04/2015)
Antonio Socci
Un deferente abbraccio, Signor Direttore e un perpetuo GRAZIE per quello che sei stato per tutti noi Asmarini. (11/04/2015)
Wania
Non passa giorno in cui io non avverta la tua affettuosa fraterna presenza che mi sostiene e m'incoraggia. E come sempre dico grazie Marcello, di tutto tutto, sei nel cuore di tutti noi. (13/04/2015)
Cristoforo Barberi
Caro Marcello,
due anni fa ci hai lasciato nel dolore di averti perso, ma con un ricordo indelebile. Nobile era la tua personalità, franca, gentile ma anche concreta. Tutto questo lo hai messo a disposizione degli Asmarini, oltre che alla tua famiglia ed al tuo lavoro. Che cosa si può fare?" Nulla", mi risponderesti, senza appello, ma tutto questo nella sfera dei sentimenti ma in pratica e nella sfera della ragione? allora so che cosa mi risponderesti: "se apprezzate quanto ho fatto per voi, continuatelo se siete capaci, cercate di proseguire la mia opera, cercate di mantenere in vita la mia creatura, altrimenti restano solo le parole e voi lo sapete: io ero più per i fatti".
Grazie Marcello anche per questa ultima sollecitazione. (15/04/2015)
Marisa Masini
Quando sfoglio il Mai Tacli sento nitida la voce del nostro Marcello che ci chiama: <AMICI MIEI> e noi in ascolto siamo aggiornati sul passato e sul presente dell'Eritrea, l'Eritrea di ieri, la nostra Eritrea, e quella di oggi, l'Eritrea bistrattata e lontana da ogni contatto col passato il nostro passato che insieme ha visto crescere noialtri e la stessa Eritrea che ci tiene uniti nel ricordo del tempo felice.Grazie Marcello,io sentirò sempre la voce della tua rubrica immaginerò il tuo pensiero e in qualche modo cercherò le risposte....(03/05/2015)
Carlo Di Salvo
Ogni volta che leggo, guardo o pronuncio il nome di MAI-TACLI, immancabilmente il mio pensiero va all'indimenticabile Nostro Amico:
"MARCELLO MELANI"
Egli ha creato per noi italiani dell'Eritrea
" un monumento di Storia " che risponde al nome Mai-Taclì, esso è la vita vissuta da ciascuno di noi in una terra che, come Marcello, consideriamo come la nostra seconda Patria. (20/05/2015)
Silvano Narrante
Caro Marcello non ho mai avuto il piacere di conoscerti personalmente. Ho iniziato a farlo tramite il “Mai Taclì” grazie alla segnalazione di mio fratello Michele.
Quindi mi sono abbonato e ho fatto la tua profonda conoscenza che solo la lettura ci consente di fare. Ho così conosciuto e apprezzato la tua lodevole iniziativa che ha riunito noi "ex-asmarini" in un grande gruppo che ha risvegliato i nostri ricordi, belli e brutti, del nostro trascorso in Eritrea.
I tuoi scritti, i tuoi editoriali, sempre garbati e pertinenti anche in quei casi di contrarietà verso chi la pensava diversamente, han sempre dimostrato la grande signorilità del tuo essere. Hai avuto la lungimiranza di ricorrere alla versione on line del nostro giornale per ampliare la tua presenza e raggiungere con la nuova tecnologia TUTTI gli ex-asmarini.
Nel Mai Taclì digitale hai fatto inserire moltissimi articoli già presenti sui più antichi numeri della versione cartacea.
Concludo affermando che il nostro "Mai Taclì", grazie alla tua iniziativa , costituisce un concreto documento storico del nostro vissuto in quella che fu la nostra ex-colonia e che continuiamo ad amare.
Grazie Marcello! (30/05/2015)
Wania
Tutti i giorni io ho un pensiero per te Marcello. Oggi sono fioca e mi rammento di quando venivo al giornale in queste condizioni, ti dicevo buongiorno con un filo di vociaccia rauca, mi rispondevi;"Te ttu dovevi fa la hantante"...... (31/05/2015)
Protasio Delfini
Marcello carissimo,
ti scrivo questo breve messaggio che, in verità, vorrebbe essere lungo un libro, nientemeno che dai luoghi che portano, indelebile, il ricordo di te; luoghi profumati dalla tua vita fatta di onestà, di schietta amicizia che non esclude nessuno, un indomito desiderio di far del bene a tutti, di lavoro che ha conosciuto tanti sacrifici: Castelfranco di Sotto, il tuo luogo natale; Torre del Lago, dove hai abitato; Sesto Fiorentino, la redazione del tuo giornale; Castelfranco di Sotto, la tua ultima dimora; con Firenze, la capitale.
Tre giorni fa, passando in treno accanto a casa tua, mi è venuto un tuffo al cuore accompagnato dal forte desiderio di gridare “Qui viveva Marcello: il nostro Marcello!”. Forse devo anche avere davvero gridato e non so se qualcuno mi abbia sentito. Un ricordo intriso di lacrime di commozione e insieme di dolore!
Come si fa a dimenticare Marcello? Chi dice Mai Taclì, dice Marcello. Chi dice Marcello, dice “acqua chiara, acqua pura, acqua di fonte viva!”. Marcello è stato tutto questo per noi nei suoi trentasette anni di impegno per tenerci insieme, farci amare la terra che ci ha visti nascere, crescere, sognare. Marcello un capofamiglia alla guida di un grande popolo di nostalgici, di… esaltati! Un faro che, dall’alto, segnava la strada maestra per un felice approdo al luogo dove ha seguito quanti gli erano passati avanti e la meta finale per quanti lo seguiremo: il Paradiso degli Asmarini.
Come si fa a dimenticare Marcello? Non chiedetelo a me che, a differenza di chiunque altro, ho avuto la fortuna di costatare la verità del famoso detto “chi trova un amico, trova un tesoro”: l’amico trovato è Marcello; e il tesoro è la scuola di Massaua!
Grazie, Marcello, per essere il nostro Marcello!
Protasio (08/07/2015)
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