Nell’ottavo anniversario

dalla dipartita di Marcello Melani

 

Costantemente presente nel ricordo, cercando di mai discostarci da ciò che ci aveva insegnato negli anni dell’assiduo impegno per tenere, nonostante tutto, in vita il nostro Mai Taclì, il suo Mai Taclì!

egli infatti era stato uno tra i “ragazzi fondatori” ed anima della Comunità, universalmente riconosciuto. Interpretando il suo pensiero abbiamo scritto la nostra “Costituzione” o meglio il nostro “Statuto” (non-costituzione, non statuto) non come atto legale, ma come linee giuda necessarie a cui attenerci; confidiamo le avrebbe approvate, così come non 8 anniversariosono mai state messe in discussione da alcuno.

Ci ha insegnato la tolleranza, di dare spazio a chiunque lo chiedesse, di ignorare ogni e qualsiasi forma di censura e di fatto non abbiamo avuto mai grossi problemi.

Questo anno il giorno della sua dipartita coincide con la Pasqua che invece è festa di resurrezione e la Morte si sa, è un passaggio misterioso: non si sa dove si va come non si sa da dove si viene…Ma non cessa il ricordo e quest’anno è gioioso.

Ci lasciò dopo aver lavorato sino agli ultimi giorni, dandoci l’addio solo quando ha capito di esser giunto al capolinea, lo ha fatto serenamente, da persona educata, un congedo in punte di piedi anche se per molti di noi segnava la fine di un’epoca.

Previdentemente e provvidenzialmente aveva approntato il Sito informatico, la presenza in Rete.

Ci ha dato così la possibilità di proseguire nell’impegno, sin che sarà possibile, pur nella consapevolezza dei nostri limiti nei suoi riguardi.

12 Aprile 2020
LA REDAZIONE