CORRISPONDENZA 4

Errata : Un'avventura a Gibbuti
Corrige : Un'avventura a Gibuti

Ciao Silvano ,
Anch'io soffrivo il caldo .E quando subivo un colpo di sole erano guai .Ecco un esempio .

Un'avventura a Gibbuti .

un giorno ,essendo in villeggiatura ad Assab o Assaba, mi allontanai dalla baia di Buia con una bici noleggiata .Pedala,pedala e pedala quando mi ritrovai in un villaggio di tucul e di qualche casetta europea ove .oltre all'arabo (che mi era familiare perchè parlato in Eritrea ) udivo una strana lingua le cui parole finivano tutte con l'accento . Ero stanco , avevo ,soprattutto , sete e fame . In tasca la solita fionda senza un becco di una rondella di scellino .Mi avvicinai in un villino abitato da bianchi pensando che fossero italiani ,ma anche loro parlavano questo strano linguaggio .Stremato dalla stanchezza mi adagiai accanto il cancelletto della casa ed alla signora bianca che mi venne vicino dissi -ho fame ! -La signora mi guardò perplessa e si allontanò mormorando una parola che sembrava "cochon".Ritornò , poco dopo , con un bicchiere d'acqua ( non fresca ) e con un vecchietto che parlava la mia lingua.Mi chiese chi fossi e da dove venivo .Io risposi che venivo da Assab .Lui ridendo mi disse -‘a ragazzì ,ma la famme la vuoi issa o afar ?-
Lo guardai stralunato e risposi – o issa o afar basta che sia bona !-( intendevo il cibo ) .
Il vecchietto ultranovantenne ,ma in buona forma , mi raccontò che era stato un marinaio molfettiano della Compagnia Rubattino ( quella stessa società armatrice che , per conto del governo italiano , aveva acquistato nel 1869 dai sultani fratelli Ibrahim e Hassan ben Ahmad una striscia di terra lunga circa 6 km, tra il monte Ganga e il capo Lumah ,all’estremo limite della Dancalia .)
Venne comandato ,assieme ad altri colleghi armati ,di presidiare quel lembo di terra .Dopo il 1882 ,quando il predetto lembo divenne ufficialmente proprietà del governo italiano , il marinaio invece di ritornare in Italia si dimise e si trasferì nel territorio degli Issa e degli Afar ( Gibuti ) colonia francese .In quella terra compro’ un sambuco per avviare un’attività di pesca ,abbraccio’ la fede dell’islam , e sposò quattro belle morettine : due di etnia Issa e le altre Afar ,giusto per non fare un torto a nessuno . Passarono decenni , guerre coloniali e due guerre mondiali ,ma lui ,da autentico insabbiato ,resto’ lì . Rimasto ,piu’ volte vedovo , si risposò tante volte fino a diventare genitore di ben 56 figli .
Mi racconto’ che non ero in Eritrea ,ma in una colonia francese e quella lingua che non comprendevo era la lingua dei coloni .
-Cosa vuol dire cochon? –gli chiesi
-Porco-rispose lui –
Da buon italiano mi spiego’ che tra me e la signora francese era nato un equivoco a causa della lingua .
Quando mi sedetti vicino al cancello avevo detto “ho fame”,la madame capi’ che volevo acqua ( da eau = o) e una donna ( da femme = famme ).
E per questo il vecchio marinaio mi disse se la femme la preferivo issa o afar .
L’indomani ,di buonora , il buon vecchietto mi accompagnò alla frontiera ,non prima (tramite le stazioni di polizia ) di avere avvisato i miei preoccupati , ospiti di un albergo di Assab.
Cose che capitano ai vivi.
Francesco ( sulle orme di Sapeto )

Anche quì inizia a far calduccio ma...io son stato a Massaua e in confronto questo caldo mi fa...ridere:
E' ciò che il Silvano risponde ai tipi che dicono: siam stati sul Mar Rosso...bellissimo!
Ma poi aggiungono: negli hotel si stava bene...con... l'aria condizionata...
Qualcuno rientra con ricordi ben vivi addosso: tipo braccio ingessato al collo che dichiara: l'ultimo giorno abbiam fatto la classica gita in cammello...andava tutto bene ma al ritorno, ormai quasi già arrivati, avendo preso confidenza ho incitato il quadrupede a sorpassare la tipetta che mi aveva a sua volta sorpassato...improvvisamente un brusco scarto del cammello e mi son ritrovato per terra...
Sono le storie classiche che mi vengono riferite.
Mia moglie Lia quando racconto che il caldo non mi dà fastidio, giusto per far lo spavaldo, mi mette a tacere dicendo: non dimenticar che...avevi 60 anni in meno...
Che vita ragazzi...quanti ricordi...belli e brutti per fortuna che questi ultimi sono passati nel dimenticatoio di Messer grullaio...che li depone in una camera...di cui solo lui possiede la chiave...



P.S. - Sono in vacanza chiuso per ferie. Ma come accennato in qualche post precedente, sono impegnato a verniciare la serranda del negozio eliminando le scritte artistiche, ma non proprio di mio gusto, (il Silvano è sprovvisto di questa virtù...) degli artisti di strada...
Se li becco li faccio passare sul lago di Garda in località Vita Beata dove una certa Wania potrebbe somministrare loro qualche manicaretto ben cotto alla sua...maniera...nel set di padelle di ghisa rinforzata...

[justify]Ciao AnnaMary buongiorno. Si anche qui promette bene ma è tornato il gran caldo. La notte si sta bene a finestre spalancate tutto il tempo. Che fai di bello? Grazie dei saluti della Giovanna, mi fanno molto piacere contraccambia quando la senti. Ciao cisi[/justify]

BUON giorno a tutti anche oggi è una bella giornata

[justify]Buongiorno SCEITAN, sei qui? Ci sono anch'io ma sono di là alla posta a leggere e rispondere. vengo ogni tanto di qua a vedere se c'è qualcuno, ci sei te, buona giornata. Io invece del ferragosto all'Asmara non ricordo di festeggiamenti e neanche di gite fuori porta, quelle si facevano la domenica in bicicletta, qualsiasi domenica. Ciao tutto bene?[/justify]