CORRISPONDENZA 4

[justify]Si, il supporto di Ciccio Francesco ci voleva; è arrivato proprio al momento giusto, a mezza estate quando la città è deserta e noi ci incontriamo sulle panchine vuote del parco Forum....è un bel periodo dell'anno, mi piace e mi piace che Francesco abbia tanta fantasia....ciao a tutti e due ghezzabandini dei miei stivali [/justify]

[justify]buongiorno Sceitan, sai che stamattina il computer non mi riconosceva? ho dovuto effettuasre nuovamente il login, ma chissà perchè fa questi scherzi! beh, ora sono qui e vedo che ci sei anche te, ciao, come va?. io la grandinata me la ricordo perdavvero, ero già grandicella, forse 11 0 12 anni..mi ricordo i chicchi grossi come palle da ping pong e i danni che fece, un cavallo col calessino fu colpito in viale Mussolini e...mi sembra di ricordare, morì. All'epoca abotavamo al Villa ggio paradiso palazzo cafulli, io ero in casa mi sembra fosse pomeriggio, tremavano i vetri e sembrava che da un momento all'altro dovesseroi spaccarsi sotto il bombardamento di quei chicchi, ero molto spaventa......ma voi quel giorno gattonavate ed eravate in collo alla mamma, non in giro per Asmara....bauscia che non siete altro! ! [/justify]

Buongiorno Wania,vedi che è bello il supporto di Ciccio Francesco su queste pagine,e forte veramente,non boccia ma palla!!Un caro saluto e fatti sentire...Sceitan!!

Ahime,io dopo la grandinata non ricordo cosa fosse successo,la commozione cerebrale,aggravata dal fatto di vederti girare con un pentolone in testa mi mise Ko definitivamente,la scalinata per te grande ispettore del direttore(porta e rapporta),Spione,io non l'ho mai contata,correvo o ruzzolavo dai gradini o per i gradini.La mia mania telegrafica sta andando vermente al diavolo.Saluto anche i 20 ospiti celati,buona giornata Sceitan.Ciccio o Francesco,non sono la stessa cosa? Poi vedi che sei andato via troppo presto da Asmara,i boccia erano i piccoli,gli altri veci erano più grandicelli...

Sceitan ,
per tua informazione non mi chiamo Ciccio .Semplicemente ho un bel nome come quello del Poverello d'Assisi e me lo tengo .
Visto che ti vanti di essere stato un boccia ( ma presso gli alpini erano le reclute )parlami della famosa grandinata
( pezzi quanto dei sassi ) che sconnquasso' i tetti delle case ricoperte con la lamiera e delle numerose persone che dovettero ricorrere al Regina Elena con la testa rotta .Abitavo a Ghezzabanda in quel periodo .
Aspetta , sto facendo mente locale .Si , anche tu sei dovuto ricorrere alle cure dell'ospedale , tant'è ,che il giorno seguente ti presenstasti in classe con il capo fasciato Io ti scambiai per un arabo e ti dissi che avevi sbagliato scuola .
Invece eri tu .
Ammappete che mazzata hai avuto !Mi sembravi Alì ,il nipote del muezim della moschea .
Ricordo che andò male anche a Silvano : ruzzolò in strada con la sua bici durante una competizione giovanile ciclistica .Silvano ,dopo quell'episodio , non si arrese e continuò a pedalare fino allo scorso anno...!Io uscii da casa coprendomi il capo con un pentolone suscitando le ire della lete' .Giunto alla Croce del Sud incontrai Wania con in capo una enorme padella mentre era intenta a raggiungere dal viale Crispi il Ferdinando Martini ( senza Rossi) .Wania ,da quel giorno, non scordo' piu' le padelle .E non solo per proteggersi , ma anche per minacciare .L'unica che non ebbe problemi è stata Anna Maria che venne accompagnata a scuola in auto .Si ,in auto perchè era la padroncina del Bar Impero .Ma ebbe una delusione e ritornò a casa : i tetti del Bottego ,anch'essi in lamiera erano saltati .Io invece continuai a girare per l'Asmara ,protetto da quell'elmo antidiluviano , per annotare tutto .
Al ritorno incontrai ,vicino al negozio dei Manzur ,mio padre e mi chiese della scuola e del pentolone .Risposi che la scuola era chiusa causa forza maggiore ed ero in giro per riferire tutto al direttore della medesima ,un bravo cappuccino dalla lungabarba bianca .Il pentolone mi serviva da elmo , come faceva lui in guerra .Gli chiesi a uno scellino ,me lo diede e di corsa mi recai alla pasticceria Carbonaro .
Questa è la cronaca diquel giorno.
Passo e chiudo .
Francesco

Ma Ciccio,i ferri caldi tra Te e me,sonosempre stati il sollazzo del mondo Maitaclino,ci mancherebbe che non continuassimo su questo filone del quale sei il solo ed unico protagonista.Io poca cosa,accetto tutto da un piccolo boccia che da asmarino lontano sin da piccino ne sa piu' di me vecchio leone di ghezzabanda...Continua,continua,perchè sei grande!!!Rompiglione..ma grande!!! Psnon mettiamo in campo la mia scappata in bici,l'unica testimone(Buonanima della Mietta) non c'è più,rispetto!!!