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GLI EUCALIPTUS 2

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14/03/2015 09:11 #24663 da La Sirocchia
Gli eucaliptus 2 hanno perso la pimiera personalità che invitava al colloquio,Silvano, corri ai ripari.
e grazie. Buona giornata a tutti gli amici.

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14/03/2015 09:05 #24662 da La Sirocchia
buon giorno a tutti grazie Francewsco per le lezioni di grammatica......,

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13/03/2015 07:01 #24659 da wania
Molto gradito, FRANCESCO, il tuo saluto in musica, bravo! Mi è piaciuto riascoltare questa bella canzone. Oltre la signorinella pallida ce n'era , all'epoca, anche un'altra di signorine, incontrata nel 1919........ non si ricordava dove.......e poi c'erano quei due innamorati che s'erano lasciati ma che poi si rincontraron per fatal combinazion........ed insieme ripararon dalla pioggia in un porton..........belle canzoni, belle, parole e melodia, davvero!

Cambiando argomento: ma davvero salutame a ssoreta non è volgare? Io ho sempre creduto che lo fosse, che fosse come da noi to pae e to mae (tuo padre e tua madre)che è veramente un'espressione più che becera, becerissima..........invece soreta no? Non ci posso credere, ma se lo dici te che a Napoli ci stai di casa........bisogna crederci per forza...e allora ciao salutame a ssor...no, non lo posso dire, Ciao...... grazie!

Buongiorno a tutti, a tutti buona giornata e buon fine settimana. Bye cisi.

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13/03/2015 03:10 #24658 da Benito-Mansur
bongiorno a tuti,

O leto con grande atenzione la mail di signor Francesco. Anche io ricorda la canzone sentita e cantata in Asmara. Bela, belisima con grande romantico.

Signor Francesco chiede perche canzoni di ieri molto melio di oggi?

Piccolo elencazione di ragioni:

.momdo cambiato in assai peggio.
.oggi mamme vedere flie minori per soldi
.oggi mamme ucidere neo nati.
.oggi padri violentare fili
.oggi pederastia un vanto
.oggi droga e anfetamine libere ecerveli bruciati
.oggi piercing su boca, naso, lengua, pancia, pube,etc.
.oggi tutti o corpi pieni di tattoo come maps giografiche.
.oggi tutti con capelli con gresta di gallo e colori come rainbow
.oggi money e il dio posente
.oggi corroti tuti quanti, finito honore, finita parola datta.
.oggi violenza in movies, libri, cartoons etc.
Oggi tutto schifo
Oggi mondo necesita guera globale. Poi ricostrutione! Nuova era, nuova gente.
Benito

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12/03/2015 18:42 #24657 da Francesco
La canzone “Signorinella”, composta più di ottantatre anni fa e precisamente nel 1928, è opera di un musicista Nicola Valente e di un poeta Libero Bovio, entrambi napoletani, nati sul finire del 1800 e morti prima della metà del 1900. E’ quasi contemporanea a qualche nostro amico/a, ma anche un poco vicino a noi!
Divenne subito celebre per il suo riferimento al tessuto umano di Napoli del primo novecento e per il suo ritmo musicalmente piacevole e avvolgente.
Nelle strofe si intreccia la vicenda di un giovane che sarebbe diventato notaio e di una ragazza che sospirava, sperando in un domani migliore.
La vita, come spesso avviene, separa i due protagonisti, ma il notaio ormai anziano ricorda con nostalgia la sua giovinezza (brindisi coi bicchieri colmi d’acqua) e l’addio della signorinella che prima di vederlo partire infilò una violetta ( la panze’) del pensiero nell’asola della sua giacca.
Il rintocco delle campane di una chiesetta accentua la nostalgia del protagonista, che non riesce a trattenere la commozione.

Quanta differenza con le canzoni di oggi, urlate e assordanti!
Ma perché quelle d’oggidì le chiamate canzoni?
Ma và là!!!


Signorinella pallida,
dolce dirimpettaia del quinto piano,
non vè una notte ch'io non sogni Napoli
e son ventanni che ne sto lontano.
Al mio paese nevica
il campanile della chiesa è bianco,
tutta la legna è diventata cenere,
io ho sempre freddo e sono triste e stanco,
amore mio, non ti ricordi che nel dirmi addio,
mi mettesti all'occhiello una pansè,
poi mi dicesti con la voce tremula
non ti scordar di me.
Bei tempi di baldoria
dolce felicità fatta di niente,
brindisi coi bicchieri colmi d'acqua,
al nostro amore povero e innocente,
negli occhi tuoi passavano,
una speranza un sogno una carezza,
avevi un nome che non si dimentica,
un nome lungo e breve giovinezza,
il mio piccino, in un mio vecchio libro di latino,
ha trovato indovina una pansè,
perchè negli occhi mi tremò una lacrima,
chissà chissà perchè.
E gli anni e i giorni passano,
uguali e grigi con monotonia,
le nostre foglie più non rinverdiscono,
signorinella che malinconia,
tu innamorata e pallida
più non ricami innanzi al tuo telaio,
io quì son diventato il buon don Cesare,
porto il mantello a ruota e fò il notaio,
lenta e lontana, mentre ti penso suona la campana
della piccola chiesa del Gesù
e nevica vedessi come nevica,
ma tu dove sei tu?

Sentitela con Tagliavini:

www.youtube.com/watch?v=Hez_8kn_4qo

EEA

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12/03/2015 06:52 #24651 da AnnaMary.F
Buon giornoa tutti.Ben tornata Sirocchia sono contenta delle tue evoluzioni mi sentivo sola ;)

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