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L'ANGOLO DELLA POESIA ..... e Di ALTRO |
17/08/2012 23:15 #13756
da Francesco
RIMANI
Rimani! Riposati accanto a me.
Non te ne andare.
Io ti veglierò. Io ti proteggerò.
Ti pentirai di tutto fuorchè d'essere venuto a me, liberamente, fieramente.
Ti amo. Non ho nessun pensiero che non sia tuo;
non ho nel sangue nessun desiderio che non sia per te.
Lo sai. Non vedo nella mia vita altro compagno, non vedo altra gioia
Rimani.
Riposati. Non temere di nulla.
Dormi stanotte sul mio cuore...
G.D'Annunzio
Rimani! Riposati accanto a me.
Non te ne andare.
Io ti veglierò. Io ti proteggerò.
Ti pentirai di tutto fuorchè d'essere venuto a me, liberamente, fieramente.
Ti amo. Non ho nessun pensiero che non sia tuo;
non ho nel sangue nessun desiderio che non sia per te.
Lo sai. Non vedo nella mia vita altro compagno, non vedo altra gioia
Rimani.
Riposati. Non temere di nulla.
Dormi stanotte sul mio cuore...
G.D'Annunzio
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17/08/2012 23:14 #13755
da Francesco
Un surciteddu di testa sbintata
avia pigghiatu la via di l`acitu
e facìa `na vita scialacquata
cu l`amiciuna di lu so partitu.
Lu ziu circau tirallu a bona strada,
ma zappau all`acqua pirchì era attrivitu
e di cchiù la saimi avia liccata
di taverni e di zàgati peritu.
Finarmenti Mucidda fici luca,
iddu grida: “Ziu!-Ziu!”. Ccu dogghia interna,
sò ziu pri lu rammaricu si suca,
poi dici: “Lu to casu mi costerna,
ma ora mi cerchi? chiaccu chi t`affuca!
Scutta pi quannu isti a la taverna!”.
Abate Meli
TRADUZIONE
Un topolino di testa sventata
aveva preso la via dell’aceto
e faceva una vita disordinata
con gli amiconi del suo giro.
Lo zio cercava di riportarlo sulla retta via
ma zappava nell’acqua perché quello era reso audace
e per di più aveva leccato lo strutto,
esperto di taverne e case di piacere.
Finalmente la gatta lo beccò,
lui grida: “Zio!Zio!”. Con interno dolore
lo zio si rode per il rammarico,
poi dice: “Il tuo caso mi costerna,
ma ora mi cerchi, pendaglio di forca!
Paga per quando andavi alla taverna”.
avia pigghiatu la via di l`acitu
e facìa `na vita scialacquata
cu l`amiciuna di lu so partitu.
Lu ziu circau tirallu a bona strada,
ma zappau all`acqua pirchì era attrivitu
e di cchiù la saimi avia liccata
di taverni e di zàgati peritu.
Finarmenti Mucidda fici luca,
iddu grida: “Ziu!-Ziu!”. Ccu dogghia interna,
sò ziu pri lu rammaricu si suca,
poi dici: “Lu to casu mi costerna,
ma ora mi cerchi? chiaccu chi t`affuca!
Scutta pi quannu isti a la taverna!”.
Abate Meli
TRADUZIONE
Un topolino di testa sventata
aveva preso la via dell’aceto
e faceva una vita disordinata
con gli amiconi del suo giro.
Lo zio cercava di riportarlo sulla retta via
ma zappava nell’acqua perché quello era reso audace
e per di più aveva leccato lo strutto,
esperto di taverne e case di piacere.
Finalmente la gatta lo beccò,
lui grida: “Zio!Zio!”. Con interno dolore
lo zio si rode per il rammarico,
poi dice: “Il tuo caso mi costerna,
ma ora mi cerchi, pendaglio di forca!
Paga per quando andavi alla taverna”.
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17/08/2012 23:09 #13754
da Francesco
Un surciteddu di testa sbintata
avia pigghiatu la via di l`acitu
e facìa `na vita scialacquata
cu l`amiciuna di lu so partitu.
Lu ziu circau tirallu a bona strada,
ma zappau all`acqua pirchì era attrivitu
e di cchiù la saimi avia liccata
di taverni e di zàgati peritu.
Finarmenti Mucidda fici luca,
iddu grida: “Ziu!-Ziu!”. Ccu dogghia interna,
sò ziu pri lu rammaricu si suca,
poi dici: “Lu to casu mi costerna,
ma ora mi cerchi? chiaccu chi t`affuca!
Scutta pi quannu isti a la taverna!”.
Abate Meli
TRADUZIONE
Un topolino di testa sventata
aveva preso la via dell’aceto
e faceva una vita disordinata
con gli amiconi del suo giro.
Lo zio cercava di riportarlo sulla retta via
ma zappava nell’acqua perché quello era reso audace
e per di più aveva leccato lo strutto,
esperto di taverne e case di piacere.
Finalmente la gatta lo beccò,
lui grida: “Zio!Zio!”. Con interno dolore
lo zio si rode per il rammarico,
poi dice: “Il tuo caso mi costerna,
ma ora mi cerchi, pendaglio di forca!
Paga per quando andavi alla taverna”.
avia pigghiatu la via di l`acitu
e facìa `na vita scialacquata
cu l`amiciuna di lu so partitu.
Lu ziu circau tirallu a bona strada,
ma zappau all`acqua pirchì era attrivitu
e di cchiù la saimi avia liccata
di taverni e di zàgati peritu.
Finarmenti Mucidda fici luca,
iddu grida: “Ziu!-Ziu!”. Ccu dogghia interna,
sò ziu pri lu rammaricu si suca,
poi dici: “Lu to casu mi costerna,
ma ora mi cerchi? chiaccu chi t`affuca!
Scutta pi quannu isti a la taverna!”.
Abate Meli
TRADUZIONE
Un topolino di testa sventata
aveva preso la via dell’aceto
e faceva una vita disordinata
con gli amiconi del suo giro.
Lo zio cercava di riportarlo sulla retta via
ma zappava nell’acqua perché quello era reso audace
e per di più aveva leccato lo strutto,
esperto di taverne e case di piacere.
Finalmente la gatta lo beccò,
lui grida: “Zio!Zio!”. Con interno dolore
lo zio si rode per il rammarico,
poi dice: “Il tuo caso mi costerna,
ma ora mi cerchi, pendaglio di forca!
Paga per quando andavi alla taverna”.
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17/08/2012 23:01 #13753
da Francesco
Il leone riconoscente
Ner deserto dell' Africa, un Leone
che j' era entrato un ago drento ar piede,
chiamò un Tenente pe' l' operazzione.
- Bravo! - je disse doppo - lo t' aringrazzio:
vedrai che sarò riconoscente
d' avemme libberato da ' sto strazio;
qual' é er pensiere tuo? d' esse promosso?
Embè, s' io posso te darò ' na mano... -
E in quella notte istessa
mantenne la promessa
più mejo d' un cristiano;
ritornò dar Tenente e disse: - Amico,
la promozzione é certa, e te lo dico
perché me so' magnato er Capitano
Trilussa
Ner deserto dell' Africa, un Leone
che j' era entrato un ago drento ar piede,
chiamò un Tenente pe' l' operazzione.
- Bravo! - je disse doppo - lo t' aringrazzio:
vedrai che sarò riconoscente
d' avemme libberato da ' sto strazio;
qual' é er pensiere tuo? d' esse promosso?
Embè, s' io posso te darò ' na mano... -
E in quella notte istessa
mantenne la promessa
più mejo d' un cristiano;
ritornò dar Tenente e disse: - Amico,
la promozzione é certa, e te lo dico
perché me so' magnato er Capitano
Trilussa
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17/08/2012 22:58 #13752
da Francesco
L' Omo disse a la Scimmia:
-Sei brutta , dispettosa:
ma come sei ridicola!
ma quanto sei curiosa!
Quann' io te vedo, rido:
rido nun se sa quanto!...
La Scimmia disse : - Sfido!
T' arissomijo tanto!
Trilussa
-Sei brutta , dispettosa:
ma come sei ridicola!
ma quanto sei curiosa!
Quann' io te vedo, rido:
rido nun se sa quanto!...
La Scimmia disse : - Sfido!
T' arissomijo tanto!
Trilussa
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14/08/2012 15:50 #13729
da Francesco
Da: Ombre, VII.
La Terra e l'Uomo
L'Uomo alla Terra: - O madre, o grande, o buona,
O generosa madre, io dal tuo seno
Tutta trassi e nutrii la mia persona,
E tutto, in cambio, il mio vigor ti diedi
Per fecondarti.
Or vecchio e curvo e di stanchezza pieno,
Che cosa, o madre, posso darti? Chiedi.-
La Terra all'Uomo, aprendo ampia una fossa:
- Vieni, rendimi l'ossa.-
Di Renato Fucini
La Terra e l'Uomo
L'Uomo alla Terra: - O madre, o grande, o buona,
O generosa madre, io dal tuo seno
Tutta trassi e nutrii la mia persona,
E tutto, in cambio, il mio vigor ti diedi
Per fecondarti.
Or vecchio e curvo e di stanchezza pieno,
Che cosa, o madre, posso darti? Chiedi.-
La Terra all'Uomo, aprendo ampia una fossa:
- Vieni, rendimi l'ossa.-
Di Renato Fucini
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