C' ERA UNA VOLTA ....L'ERITREA FELIX

[justify]Donc Antoine le Diable, il reste entendu que nou nous rencontrerons mercredi prochain vers midi et demi a Sesto. Sur la sonnette il y a ecrit "STENOTYPE". A bientot[/justify]

Buongiorno,appena alzato mi ritrovo con Francesco che mi calunnia,io ragazzino per bene, scout al comboni,tirar sassi alle ragazze.Era lui il siculo perverso colui che mi trascinava in avventure che per me allora erano strabilianti,e mi frega anche con il suo erudito scrivere.Non finirà mai l'ingiustizia?Ero un ragazzetto timido,la Wania lo potrà confermare dopo avermi conosciuto.Vedrai perfido Ciccio,avrò la mia Vendetta.EEAA.Antonio il timido.

A che serve passare dei giorni se non si ricordano?

Bay

Cin Cin

Wanda , ma ti assicuro che era lo Sceltan a farmi fare certe zagazzate .Io , con ho già detto , ero un angelo di virtu'.Sempre all'oratorio e servivo messa la domenica .A volte mi mettevano nel coro e cantavo con una voce celestiale .Però , quando s'intrufolava quel ragazzone di Silvano saltava tutto , in quanto era il "Caruso degli stonati ".
Poi veniva il diabolicus dello Sceltan è tutto andava a ramengo , in quanto ero un suo succube .
Wania , ma perche' non ammetti i "tutti i giu' per terra "
del Quirinetta ?
EEA Francesco

[justify]FRANCESCO, siamo cresciuti e ci troviamo tutti alla spianata in amicizia ed armonia. Stiamo preparando lustrini natalizi e strisce colorate per addobbare il baobab. Sinceramente non ho ancora interpellato l'ANNAMARIA ma credo che concordi e se non concorda farò da me: sentimi bene angioletto virtuoso portato alla perdizione dal LEGIONARIO:ho visto nelle fotografie che eri un bambino bellino che passeggiavi in viale Mussolini per mano alla mamma , vestivi un bel completino pantaloncini e giacchettina, i calzini bianchi da signorino di famiglia e le scarpine con i lacci da gagà...non si sarebbe mai pensato che fossi te quel monellaccio con la fionda e i sassolini in tasca...brutto ragazzaccio di strada...eri te eh? ma ascolta ora sei vecchio grande e grosso come una palla e come tale ti tratterò. Ho qui con me un bel rotolo di carta argentata che brilla come un diamante ti ci rinvolterò dentro con cura ti appenderò al baobab insieme alle altre cose che luccicano e poi il giro giro tondo tutti giù per terra lo canteremo noi io e l'Annamaria e se lei non ci sta lo cantiamo io e SILVANO che lui canta bene. Hai capito? Naturalmente non faremo mai sapere nulla né a Marco Consolo né a Francesco d'Empoli, ma te la faremo pagare vedrai e non credo che il legionario ti difenda sai se è un vero sceitan...starà con noi! ah ah ah[/justify]

PASSEGGIATE VIRTUALI 4 ( 1^ puntata )

Passò circa un mesetto , era il periodo della festa del Maskal ( o Maskel ) da quando io ed quel diavolo ( rovina mia ) di Antonio venne sotto casa per chiamarmi , prima con il solito fischio convenzionale e mi chiamò a squuarciaglola , irritando i pellegrini e disciplinriamente si recavan dentro il recnto di NDA MARIAN .
Scesci , non prima di essermi assicurato che in saccoccia avessi le mie armi ( fionda e sassolini ) .
L'amicizia con quello scocciatore di Antonio , allora legionario in pectore ,non mi era tanto gradita , dopo i suo ritorno dall'Italia .Era diventato uno scavezzacollo e mi stava iniziando verso una china preoccupante .Io che ero un angelo di virtu' , prediletto dai frati , facevo casa e scuola e oratorio e casa .Anche padre Zenone faceva ,da qualche tempo ,fatica a riconoscermi .Eppure , queste cose le pensavo , ma non facevo nulla per oppormi alla volonta' dello Sceltan .A Ghezzabanda lo sconosceva con quest'ultimo nomignolo ( visto le sue gesta ) e non come Antonio .
Quel pomeriggio mi propose , con quella gran faccia tosta che si ritrovava , di ritornare al bar Impero a trovare Annamaria .Io restai di sasso ed allibito .Da Annamaria ,dopo quello che un mese prima le combinammo ?
Mi opposi , ma lui , con la sua arte diabolica ,mi rassicuro' che non sarebbe successo nulla .
Entrammo dentro il bar : lei era alla cassa e noi dopo avere ordinto due bei gelati al cioccolatto e panna ,lei ci chiese se avessimo uno scellino e mezzo .A questa bruciante domanda fecimo dietro front e guadagnammo
l'uscita , sentendo dietro la voce dell'Annamaria : <<è finita ,scrocconi !>>.
All'uscita incrociammo quella che, per noi rappresentava la nostra rovina , la Wania , che , con aria altezzosa ,veniva a prelevare l'amica per il Quirinetta .
Pensammo di ripetere lo stesso scherzo dell'altra volta , cioè quello di far rovinare il loro trenino "tutti giu' per terra ".Ma il diabolico Sceltan rispose che aveva un piano di vendetta piu' raffinato .Me lo disse ed io approvai , in quanto il piano era letteralmente una bomba atomica !
Comunque , ci nascondemmo dietro il palazzo , in prossimità del Piccadylli ed appena le due giovincelle uscirono per recarsi al Quirinetta vennero lettreralmente investite , per mezzo delle nostre fionde , da una gragnuola di sassolini micidiali ( selezionati con cura ) all'altezza delle gambe , in modo che non potessero pattinare .Noi , come il vento fuggimmo per via Lorenzini e ci nascondemmo dietro la Sinagoga , ancora aperta .
Passo' un'ora e passammo di fronte il bar .Un'apoteosi : le due amiche erano sedute in un tavolinetto del bar con le gambe incerottate e con i visi in una smofia di dolore .
Arrivederci alla seconda puntata .
Sono , a distanza di decenni dispiaciuto per quell'agguato .Vi giuro e stragiuro che per quell'azione sono stato trascinato dallo Sceltan .Io non ne ebbi colpa .
EEA Francesco