× Benvenuti nel forum del Maitaclì!

Questo spazio va usato per i nostri messaggi.

CORRISPONDENZA 7

Di più
09/02/2013 11:40 - 09/02/2013 11:42 #16310 da wania
[justify]CARLO, m'imbratto tutti i giorni il dito con creme e gel varii adatti l'una al polpstrello l'altro all'unghia. Il polpastrello è in via di guarigione, meno rosso meno gonfio meno dolente, l'unghia....aihme! dopo l'intervento di mercoledi' mattina "ll'é tutta un dolo" mi ha fatto male più di prima fino a ierisera. da ieri sera il dolore sembra scemato ma...ci vorrà del tempo....mercoledi' devo tornare dalla dottoressa crudele ma brava.....nel frattempo m'imbratto questo povero pollice mattina e sera e..speriamo bene.Ti ringrazio sai, e ti saluto caramente. Cisi presto. Ciao [/justify]
Ultima Modifica: 09/02/2013 11:42 da wania.

Si prega Accedi o Crea un account a partecipare alla conversazione.

Di più
09/02/2013 10:57 #16309 da Agau-del-Semien
Alle 10 del mattino a San Giusto; per il Vespro, come già detto, in Cattedrale.

Si prega Accedi o Crea un account a partecipare alla conversazione.

Di più
09/02/2013 10:49 #16308 da wania
[justify]Ma parteciperemo tutti vedrai! Cerchiamo di combinare gli orari per volare subito dopo in Cattedrale, o si vola da S. Giusto la mattina e si va in Cattedrale al vespro? Diccelo che ci organizziamo. Ciao.[/justify]

Si prega Accedi o Crea un account a partecipare alla conversazione.

Di più
09/02/2013 10:24 - 09/02/2013 10:30 #16307 da Agau-del-Semien
Cari Amici Abissini del Forum e Cari Ospiti,
per domani, Domenica 10 Febbraio 2013, GIORNO DEL RICORDO, mi piacerebbe incontrarvi tutti sul piazzale di San Giusto a Trieste,da dove, tenendoci per mano , potremmo spiccare un volo immaginario e assieme passare sulla Foiba di Basovizza, finalmente divenuto Monumento Nazionale in Memoria dei nostri Martiri!




Cantando " Vola Colomba" - canzone dei nostri esuli - doneremo ai nostri caduti un fiore Abissino

a dimostrazione del nostro perenne ricordo di quelle genti meravigliose della Venezia Giulia, dell'Istria e della Dalmazia che tanto ebbero a soffrire per mano comunista.
Ringrazio di cuore,
Agau

Ps. Chi non potesse, o non volesse partecipare, voglia cortesemente darne notizia.
Agau-Geb.
Allegati:
Ultima Modifica: 09/02/2013 10:30 da Agau-del-Semien.

Si prega Accedi o Crea un account a partecipare alla conversazione.

Di più
09/02/2013 09:29 - 09/02/2013 09:36 #16306 da Agau-del-Semien
LE FOIBE

In Memoria del bravissimo professore Saverio Basile, nativo di Fiume, insegnante al Vittorio Bottego di Estimo, Agraria e Contabilità
San Giusto
Nel quadro delle mille ingiustizie e dei mille risentimenti che la Seconda guerra mondiale si lasciò dietro le spalle, vorremmo, in chiusura di questo inserto, dedicare poche parole al dramma di Trieste, della Venezia Giulia , dell’Istria e della Dalmazia.

Dopo essere stata annessa al Reich tedesco, col nome di Adriätische Künstenland, la regione giuliana venne occupata, nell’aprile 1945, dal IX Corpus Jugoslavo, che si produsse nella replica di quelle stragi che già erano avvenute dopo l’8 settembre 1943, con le prime infoibazioni.

Arrivarono, nel frattempo, i Neozelandesi, con molta prudenza e circospezione, e la popolazione, terrorizzata dagli slavi, li salutò come i veri liberatori.

Nel frattempo, i titini facevano calare contadini sloveni dal Carso e li facevano sfilare per strada con tricolori su cui era stata cucita la stella rossa, per dimostrare che Trieste era una città slava; il che, detto per inciso, sarebbe come attribuire un’anima turca a Milano!

I muri si riempivano di scritte in sloveno: Zivia Tito, Smrt Fazismu, Trst je nas.

I triestini intanto - o almeno quelli che non si erano nascosti o non erano stati infoibati - scuotevano la testa ed aspettavano che qualcuno si ricordasse che erano italiani; anzi, che erano tra gli italiani i più dotati di amor di Patria.

Purtroppo, però, non era il momento, sul piano diplomatico internazionale, di tirare in ballo Trieste: troppo forti erano i comunisti nel governo italiano e troppo importante mantenere un buon vicinato con gli jugoslavi.

Trieste venne, perciò, sacrificata sull’altare del non allineamento jugoslavo e nacque il Tlt, con la divisione della zona di Trieste nelle due zone A e B, sotto il controllo angloamericano e jugoslavo.

Fu solo nel ’54 che la zona A tornò sotto la sovranità italiana: l’Istria intanto subiva le pulizie etniche e, in seguito, l’esodo dei 350.000 italiani giuliano-dalmati.

L’atto finale si dovette alla "lungimiranza" politica di Aldo Moro, il quale firmò il trattato di Osimo (1975), che sancì il passaggio della zona B alla diretta sovranità jugoslava: di questo noi gli saremo eternamente grati…

Molto si è detto sull’argomento delle foibe, e noi non aggiungeremmo granché di rilevante, se non, forse, una bibliografia abbastanza accurata rispetto al poco o nulla che di solito compare sulla questione.

Ci preme tuttavia di ricordare che, finché la storiografia non avrà pienamente fatto luce su questa tragedia italiana e non saranno emerse, per una pura e semplice questione di riparazione morale di giustizia, tutte le verità e tutte le responsabilità in questo genocidio atroce, noi non ci stancheremo di scriverne; impariamo in questo dagli ebrei, che non smettono un secondo di ricordare al mondo la Shoah: anche noi non smettiamo nemmeno un istante di ripetere agli italiani che le foibe sono ancora coperte da un velo di omertà; e poco importa se qualcuno sbufferà: "Ancora queste foibe!".

Ci limitiamo a rammentare che gli infoibati non sono stati uccisi, come la commissione di ricerca italo-slovena cerca di dare ad intendere, per una reazione esasperata alla repressione e alla guerra, bensì perché italiani, a prescindere dalla propria collocazione politica.

Il giorno in cui si farà per i martiri delle foibe quello che due volte all’anno si fa per le Fosse Ardeatine, forse, ci riterremo soddisfatti: quando vedremo dei rappresentanti delle istituzioni italiane, a nome di quelle istituzioni, portare l’omaggio del Paese alle foibe (e, implicitamente, le scuse dell’Italia agli esuli istriani per il trattamento loro riservato in Patria), allora, forse, smetteremo di scriverne.Almeno tredicimila persone, negli anni drammatici a cavallo del 1945, sono state torturate e uccise a Trieste e nell'Istria controllata dai partigiani comunisti jugoslavi di Tito. E, in gran parte, vennero gettate (molte ancora vive) dentro le voragini naturali disseminate sull'altipiano del Carso, le "foibe".
A sessant'anni di distanza con queste pagine vogliamo far conoscere questa tragedia italiana a chi non ne ha mai sentito parlare, a chi sui libri di scuola non ha trovato il capitolo "foibe", a chi non ha mai avuto risposte alla domanda "cosa sono le foibe?".
Vogliamo ricordare, a chi già conosce la storia delle foibe, ai figli e ai nipoti di chi dalle terre d'Istria e di Dalmazia è dovuto fuggire, cacciato dalla furia slavo-comunista.
Vogliamo anche capire perchè, a guerra ormai finita, migliaia di persone hanno perso la vita per mano di partigiani comunisti e perchè, per sessant'anni, la storia d'Italia è stata parzialmente cancellata.
A Trieste,a differenza delle altre città italiane, la liberazione alla fine della seconda guerra mondiale, è coincisa con l'inizio di un incubo: per quaranta giorni le truppe partigiane e comuniste del maresciallo Tito hanno imperversato a Trieste torturando, uccidendo e deportando migliaia di cittadini innocenti, o talvolta colpevoli solo di essere italiani o anticomunisti.
Anche questa, come quella delle Foibe, è una pagina dimenticata nella storia d'Italia. E' una pagina spesso dimenticata anche a Trieste: da chi la ha vissuta per il desiderio di cancellare il ricordo di un incubo. E da chi, più giovane, non ha potuto sentirne parlare alla televisione o sui libri di scuola.

Noi vogliamo raccontare, per ricordare gli eccidi comunisti di inermi cittadini italiani e capire sino in fondo perchè: LE FOIBE . non siano considerate alla pari dei Lager nazisti e dei Gulag comunisti!
Do lacrime par piansar, una par ocio, non ne resta altro!
Agau
Allegati:
Ultima Modifica: 09/02/2013 09:36 da Agau-del-Semien.

Si prega Accedi o Crea un account a partecipare alla conversazione.

  • Carlo Di Salvo
09/02/2013 08:23 #16305 da Carlo Di Salvo
Buon giorno Lulù come va il ditino? dovresti stare meglio, ma ricordati che devi sempre medicarlo con antimicotici.-

Si prega Accedi o Crea un account a partecipare alla conversazione.

Tempo creazione pagina: 0.262 secondi