IL DERVISCIO
AL- DARWISH AL- FAQIR
IL POVERO
Premessa: Parlando della Storia immediatamente prima della nascita dell’Eritrea non abbiamo ignorato i conflitti tra Islamici sudanesi e gli Inglesi, tra i primi e gli Abissini in epoche varie ed infine con gli Italiani da poco arrivati. Ogni qual volta i combattenti sudanesi venivano impropriamente chiamati Dervisci, noi abbiamo sempre preferito chiamarli “Mahadist”, cioè seguaci del Mahadi sapendo che Dervishi non fosse appropriato. Gian Emilio Belloni, profondo conoscitore di quei luoghi e della lingua e religione dll’Islam pone, al riguardo, un punto fermo.
Vedi anche:< http://www.maitacli.it/storia/407-guerra-ai-dervisci >.
M.T. La Redazione.
Nel Corano si legge :” O uomini! Voi siete dei poveri davanti a Dio “.
( fuqara ila Allah ).
Jalal al-Din Rumi, è stato un ʿālim, teologo musulmano sunnita, e poeta mistico del 1250, fece sua la parola araba “sama’ “( سمع ) = ascolto, ed indica una pratica diffusa in tutto il mondo islamico, anche se con differenti interpretazioni e per estensione = musica spirituale in genere accompagnata da movimenti ritmici, per giungere all’unione con Dio. Il grande sufi Rumi fondò una confraternita detta Sema ( pronuncia turca della parola araba sama’) conosciuta anche come confraternita Mawlawyya e gli aderenti detti “Dervisci Danzanti , o Farfalle di Dio “, essi vivono in mistica povertà.
Ritratto di Jalal al-Din Rumi.
Il termine derviscio, in persiano ed arabo : darwish dal significato letterario = povero, mendicante, ed etimologicamente = cercatore di porte e anche sinonimo dell’arabo : faqir. Ecco quindi che il danzatore del Sema, compie su se stesso, e per se stesso, la rotazione del corpo, ed ottiene forza e amore ponendosi in una posizione centrale, essere padrone di tutte le direzioni contemporaneamente, per avvicinarsi il più possibile al Dio Creatore.
Jalal al-Din Rumi nei suoi scritti definì quali dovessero essere le qualità dei Sufi. Qui ne ricordiamo solo alcune:
- L’uomo di Dio è reso saggio dalla verità.
- L’uomo di Dio è di là dall’empietà e dalla religione.
- Il vero amore (mahabba ) o l’agapè greco, è una via a senso unico, è senza condizioni ed è costante. Se si è presi dal vero amore non si ama per essere amati e si ama anche senza essere amati. Il Sufi è innamorato di Dio.
Egli era aperto a qualsiasi religione. Famosa la sua quartina : “ Vieni, vieni; chiunque tu sia, vieni”. E ancora, “ Le vie sono diverse, la meta è unica!”
Derviscio danzante.
Dopo la premessa relativa alla figura del Derviscio, ( darwish ), il sufi appartenente ad un ordine che enfatizza la povertà( al- faqr ) come scelta di vita e che ha abbracciato gli insegnamenti e la tariqa indicata dal loro grande shaykh Mevlana Jalal al- Din Rumi , non si capisce come al termine del secolo XIX detto nome DARWISH (درويش ), plurale AL- DARAWISH (الدراويش ), venga usato dagli egiziani per indicare i fanatici seguaci del mistificatore Mahdi sudanese, promotore della rivolta anticoloniale.
Le nuove idee predicate nell’università egiziana colpirono la mente di un sudanese nativo di Dongola che volle mettere in pratica la nuova dottrina e liberare il suo paese dall’invasore britannico.
Innalzò la bandiera del Profeta incitando alla riscossa contro gli Egiziani e contro gli “infedeli”, ossia i cristiani. «Nell’agosto 1881, durante il Ramadan, Muhammad Ahmed si proclamò Mahdi, (ا لمهدي) “il ben guidato”, e ordinò al popolo sudanese di ribellarsi ed iniziare la guerra santa poiché l’Islam è innanzitutto una religione di legge, si riproponevano, contro la corruzione ottomana ed egiziana, il ripristino del fondamento islamico che stabilisce: “La Religione e lo Stato”, al-din wa al-dawlah (الدين والدولة) e guidare i musulmani sulla “retta via, la via di Allah”.
Il Mahdi sudanese rifiutò sempre per i suoi seguaci il termine “darwish”, imponendo il nome di “Ansar” usato dal Profeta usò il popolo di Medina che lo accolse dopo la fuga dalla Makka.
I soldati britannici e i funzionari del governo Anglo-Egiziano continuarono a usare il termine darwish utilizzandolo in senso peggiorativo e dispregiativo come fece sempre il maggiore FR. Wingate dell'intelligence militare britannica.
Febbraio 2022. Gian Emilio Belloni