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CORRISPONDENZA n. 5

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08/03/2012 01:14 #11934 da Francesco
Giacinto ,
l'autore di "Navi e poltrone"e di altri libri ,in materia di Regia Marina è stato il giornalista ed ex ufficiale pilota Antonino Trizzino ,nato a Bivona ( prov. di Agrigento )nel 1899 e deceduto a Roma nel 1973.Sono in buonissimi rapporti con un nipote ( suo omonimo) ed ex funzionario INPS ( collega mio ).
Vedi la voce Antonino Trizzino su Wikipedia .
Non tutto si deve buttare della Regia Marina .Non bisogna dimenticare gli arditi marinai che con i loro "maiali" riuscirono a forzare i porti di Alessandria e Gibilterra causando danni seri alle navi di S.M.britannica dei miei stivali .Ricordo ,fra tanti ,Birindelli e Juno Valerio principe Borghese ,Visentini ( fratello di Mario )etc.Ricordo il mio conterraneo amm. di Divisione Antonio Gerlando Toscano che, nela notte del 13 dicembre 1941 ,si immolo'con uno dei suoi incrociatori nel canale di Sicilia.Era salpato da Palermo con gli incrociatori leggeri A.da Giussano e F. da Barbiano ed il c.t .Cigno ,carichi di fusti di carburante per la Libia .Qualcuno , da Palermo ,informo' gli inglesi ,i quali aspetarono il passaggio dl convoglo al largo di Capo Bon .
Distruggere le navi italiane fu un gioco facile ,per il carburante che portavano .L'ammiraglio , dopo essersi assicurato che il personale ( quello che restava)i mise in salvo , vole seguire volontariamente ( 56 anni ) la sorte della sua nave .

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07/03/2012 23:23 #11933 da Giacinto-Matarazzo
CARO SILVANO,inutile piangere sul latte versato.Da allora la dignità della nostra nazione è finita sotto i piedi. Veniamo trattati a pesci in faccia anche dagli indiani.Altro che culla della civiltà.Mio padre nel 1950 ebbe la possibilità di farsi una vacanza in Italia, l'ultima l'aveva fatta nel '38.Ovviamente si recò a Ministero Marina per dovere di ufficiale e anche per quanto riguardava le sue spettanze del periodo di richiamo e anche per ritirare la citazione per l'encomio solenne ricevuto su seganazione dell'Amm.Bonetti per quei sei/sette giorni di combattimenti alla difesa di Massaua.
Al Ministero incontrò alcuni ufficiali del comando marina di Massaua rientrati dalla prigionina, e tra un convenevole e l'altro andarono proprio sull'argomento Accademia. E uno di loro,ricordandosi che mio padre, così come tuo zio erano del corso 1920/1923, al termine del quale mio padre fu destinato guardiamarina a Taranto,a bordo del "Dante Alighieri" e successivamente del "V.Emanuele",gli disse: "caro Matarazzo tu sei stato fortunato che ti sei trovato in Eritrea, di compagni del tuo corso ne sono rimasti solo tre o quattro, e glieli nominò,il resto tutti caduti a bordo delle loro navi".
Il resto va da sè.
Ti saluto.

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07/03/2012 18:12 #11932 da Narrante
Cari Francesco et Agau,
Durante l'ultima guerra mondiale ho subito la perdita di due zii materni: zio Forte Nello e zio Forte Enzo.
Zio Nello era imbarcato sull'incrociatore Zara in qualità di tiratore scelto.
Durante la battaglia di Capo Matapan (in prossimità della Grecia) in seguito ad un mssiccio attacco della marina inglese, l'incrociatore Zara insieme ad altre 4 unità venne colpito a morte e affondato.
Mio zio fu dato dispersoe, malgrado le ricerche operate per via aerea nel tentativo di rintracciare eventuali superstiti, il suo corpo non fu più rintracciato.
In seguito, mio zio Forte Ferri si mise in contatto con qualche superstite che ricordò di aver visto mio zio aggrappato ad una sorta di zattera ma poi venne perso di vista.
Vi rimando al seguente link della regia marina dove riporta quanto accaduto in quella battaglia:

Comunque, come giustamente segnalato da Giacinto, il libro "Navi e Poltrone"riporta esaurientemente quanto avvenuto nella 2a guerra mondiale alla nostra marina.

Atti eroici, disperati, inadeguatezze, errori grossolani e di comunicazione avvenuti all'ingterno di quella che era considerata una flotta moderna e ben armata...
senza parlare poi degli atti di spionaggio e di sabotaggio.

L'altro mio zio Forte Enzo, dopo aver terminato il corso di volo a vela, fu subito inviato in missione su un caccia.
il suo primo volo di guerra fu anche l'ultimo: Venne abbattuto al largo dell'isola di Malta.

L'isola di Malta era ritenuta, a torto poco attrezzata per dare rifugio alla flotta inglese.
Invece fu determinante in quanto si veniva a trovare in una posizione strategica di prima importanza.
Potendo anche assicurare alla flotta inglese rifugio e approvvigionamenti di primaria importanza.
La contraerea era ben rifornita e gli inglesi ne sepopero fare buon uso.

Zio Nello, imbarcato sullo Zara, aveva appena 25 anni...Zio Enzo 22!

L'altro Zio: Zio Ferri che a 42 era il più giovane generale dell'aviazione italiana, fece il Corso all'Accademia navale di Livorno insieme al padre di Giacinto. Erano molto amici e rimasero sempre in contatto fra di loro anche a guerra finita.
Il padre di Giacinto proseguì la carriera in marina. Mio zio invece si arruolò nella nuova arma dell'aviazione e seguì un percorso diverso.
Malgrado le vicissitudini morì nel suo letto a 80anni!

Saluti, Silvano

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07/03/2012 16:36 #11931 da Sceitan
Buonasera...Couhg,couhg,ho una tosse che mi pota via!!!Raffreddore etc,etc,(salute)Me ne torno aletto,era meglio non uscissi stamane.Un saluto alla compagnia!!Sceitan. :evil: :X

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07/03/2012 14:13 #11930 da Francesco
Silvano ,l'isola di Malta ( gia' appartenuta ai Cavalieri dello Smom e poi al Regno delle Due Sicilie )era stata strappata a quest'ultimo reame dagli inglesi ( che Dio li stramaledica)in cambio della loro protezione durante le guerre napoleoniche .Sono stato a Malta e dai maltesi ho saputo che,durante la guerra, non era difesa molto bene .Solo quattro aerei inglesi ,alcune batterie costiere e una discreta contraerea .L'isola serviva come appoggio ( di passaggio ) alla Home Fleet.Le vere munitissime basi erano quelle di Alessandria e Gibilterra .Gia' gli inglesi temevano una caduta dell'arcipelago .Dagli aeroporti siciliani partivano giornalmente aerei italiani e tedeschi per bombandarla.Esisteva un piano per l'invasione dal cielo e dal mare .Poi tutto ando' a ramengo per l'invasione dell'URSS. Fu un grande errore che pagammo a caro prezzo .Fino ai primi degli anni '30 le lingue ufficiali erano l'italiano e l'inglese ,mentre era parlato il loro dialetto un misto di siciliano ed arabo .Poi gli inglesi ,per fare un dispetto al'Italia , proibi' l'insegnamento dell'italiano .
Oggi , le lingue ufficiali sono il maltese ( il dialetto ) e l'inglese .Quest'ultima lingua viene usata per le transazioni commerciali e per i trattati .La vera lingua ufficiale è il maltese .Spesso guardo la loro tv .I cognomi sono quelli che girano per la Sicilia .

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07/03/2012 13:46 #11929 da Giacinto-Matarazzo
SILVANO, dici bene. Purtroppo.......Ma poi basta leggere il famoso "NAVI E POLTRONE" di Antonio Terzigno ed.Longanesi, un libro che uscì negli anni '60.
Ti saluto

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