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CORRISPONDENZA 4

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11/07/2011 07:53 #8824 da wania
[justify]Buongiorno e buona settimana nuova a TUTTI ma un saluto particolare a te SCEITAN che ci leggi e non puoi rispondere. Io non ho potuto parlare col webmaster ma gli ho scritto: spero in una risposta che risolva il tuo problema. L'altra volta fu lui che vi pose rimedio.Speriamo anche questa volta! Come stai? Fa caldo eh? Ieri ho fatto una di quelle gite domenicali con mio figlio Andrea. Siamo andati a Monteriggioni, un bel borgo antico, un angolo affascinante fra le colline senesi, quindi anche una bella passeggiata per arrivarci ma un caldo, un caldo...dispiaceva uscire di macchina dove c'è l'aria condizioné! Ci siamo fatti una bella mangiata: pici cacio e pepe, una delizia!Ma tornati a casa presto, io avevo bisogno della penombra di casa mia! Da voi tutto bene? Un saluto e un abbraccio. A presto, cisi. [/justify]

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10/07/2011 07:47 #8823 da Giacinto-Matarazzo
E sì caro Silvano, i ricordi di gioventù prevalgono e restano incancellabili. E' vero con le foglie di agave ci si giocava e a volte anche a farsi male perchè se ricordi avevano anche delle spine triangolari situate ai due lati e facevano da sega.
Nei periodi in cui ho vissuto tra Embatkalla e Nefasit, le campagne circostanti ne erano piene.Proprio per la sua peculiarità e la sua caratteristica fibrosità, questa pianta, "agave sisalana",in Eritrea nacque come attivtà agricola e quindi industriale.Vi furono 4 ditte per la lavorazione cordami e 3 stabilimenti di lavorazione per la defibrazione: F.lli Casciani e De Ponti, i più importanti.
E a Cheren esisteva la Corderia Eritrea. Tutte queste attivià davano lavoro oltre che a nazionali a oltre un migliaio di nativi.
Ciao

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09/07/2011 20:00 #8822 da AnnaMary.F
Wania a proposito di Bocca D'ORO mi diceva Giovanna di ever telefonato alla sua amica in Asmara dove le diceva,i permessi 3 giorni a Massaua 1 a CHEREN non è cabiato nulla da Gennaio anzi le cose sono peggiorate x i residenti. BO NOI ERAVAMO TIPI SOSPETTI :angry: :angry: :angry:

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09/07/2011 17:36 #8821 da wania
[justify] SILVANO, grazie, sei veramente il fulcro di questo nostro forum, con i tuoi ricordi che riaffiorano, e i nostri... che nostalgia. Ora quando si va a Keren ci si ferma sempre ad Elaberet e si ricordano i De Nadai e la loro concessione......ci si guarda in giro. Anni fa si diceva che uno Scandinavo voleva insediarcisi...e riportala all'antico splendore, poi non s'è sentito più nulla .Sto pensando a quanto poco capisca Bocca D'Oro del suo Paese.....
E te AnnaMary, non potrai più dire che parliamo di cose nostre e di essere solo spettatrice, te sei la fonte delle cose nostre, non ti puoi più tirare indietro! Cara vecchierella giardiniera, hai portato vita e colore in questo forum, grazie, buona domenica cisi[/justify]

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09/07/2011 16:27 - 09/07/2011 16:53 #8820 da Narrante
Ricordi che pian pianino...riaffiorano
Ragazzi è proprio così! A volte basta un accenno, una frase buttata lì a caso senza pensarci che ecco ritornano...
Ma chi ritorna? I ricordi perbacco!
Mentre stavo riguardando il giardino dell'AnnaMaryF, notavo, nell'appezzamento che ospita le belle ortensie, in fondo sulla dx notava un'agava...
Di queste piante in Eritrea ce n'erano a bizzeffe!
Il periodo in cui abitavo ad Amba Galliano, quando con mio fratello andavo a scuola, le Principe di Piemonte, per accorciare la strada, passato il ponte sul "MaiBelà"si girava a sin e subito dopo si prendeva una strada bianca sulla dx. Il primo tratto, pianeggiante, era totalmente fiancheggiato da piante di agave le cui lunghe foglie terminavano a forma di spada con un pungiglione.
Si recideva qualche foglia già mezza staccata, e si adoperava a mo' di spada fingendo di essere degli spadaccini.
Mio padre ci spiegò che la pianta veniva utilizzata per ricavarne una fibra tessile chiamata "sisal"
Credo che il primo italiano che cercasse di utilizzala a tale scopo fosse un certo Barattolo ?che aveva in mente di aprire uno stabilimento per produrre la fibra in loco.
La cosa finì lì e per un pezzo non se ne parlò più.
Quando negli anni 1953/1954 a Massaua lavoravo presso la Carrara Marson Seccenti casa di spedizionieri doganali nota in Eritrea, si spedivano, via mare, vagoni colmi di sisal, meta l'Italia e altri paesi.
Oggi, incuriosito da quei ricordi, facendo delle ricerche su internet ho trovato questo articolo che vi segnalo e forse potrebbe interessarvi in quanto si parla di lavoro italiano in Eritrea anche dopo la fine della guerra.

Quì di seguito l'articolo in questione:

Che l'AnnaMaryF., - visto il successo dei suoi trapianti sperimentali - voglia avviare una produzione di fibra "sisal" in Italia?

Qualcuno sogna, ma qualcuno bada al sodo....


E brava AnnaMary!!!

Ultima Modifica: 09/07/2011 16:53 da Narrante.

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09/07/2011 14:43 #8819 da wania
[justify]GIACINTO eccomi qui; sono d'accordissimo con voi, accantoniamo per il momento sta panzanella e'cavolo e così potremo godercela anche con SILVANO, ABRAMINA,e...mi piacerebbe SCEITAN ma con lui non si può insistere, ha già detto che proprio non ce la fa. LO capisco e non dico più niente, ma una cosa si la voglio dire: la sua assenza mi procura dispiacere, ecco!. Allora tutto a posto, bene per la tua macchina fotografica, tienla cara mi raccomando e non lasciarla in giro di qua e di là! Un saluto alle LINE. I nipoti tutti promossi?. Ciao bye, cisi[/justify]

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