CORRISPONDENZA 4

[justify]No SCEITAN, non sono caduta dal letto, di solito verso le 5 mi alzo. Oggi mi ci ero buttata al tocco e mezzo..ho dormito circa tre ore.....e con l'aria condizionata accesa....forse non sono ancora del tutto sveglia ma ho già scritto un messaggio a FRANCESCO e ora lo scrivo a te. Ciao buonasera e buona terapia del divano. Cisi donani? Ma anche ora potresti rispondermi no? Vedi te ciao ciao niente sbaciucchiamenti intesi? Un abbraccio si, affetto stima e simpatia anche. Bye![/justify]

Un link animato che non tutti potranno vedere in quanto bisogna avere il PC con le seguenti caratteristiche:

1)- Avere come sistema operativo

WindowsXP
2)- Avere installato il programmino "JavaScript"
3)- Quando si clicca sul link osservare la pagina in alto: se compare una riga giallina con la scritta "Per facilitare la protezione è stato impedito...." cliccateci sopra e alla finestra che si apre cliccate OK
Se avete invece l'ultima versione di Windows cioè a dire la No. 7 non c'è nulla da fare in quanto non supporta tali script considerandoli antiquati

Ed ora eccovi il link e tenetemi infotrmato:

Buon pomeriggio Wania,che per caso sei caduta dal letto,io sono entrato così per vedere come và!!Ciao,ora approfitto e saluto il Silvano.cisi.Sceitan.

[justify] FRANCESCO, anch'io ricordo quell'inno, lo cantavamo da piccini, prima della guerra,quando indossavamo l'uniforme, io di figlia della lupa i più grandi di piccole italine, balilla etc...etc... mi ricordo ancora le parole che te hai scritto e la melodia......stamattina m'è venuto così, improvvisamente, di dare al sole quei due appellativi: libero e giocondo........proprio pensando all'inno. Anzi, guarda, se non vado errata, purtroppo lo sai la mia memoria fa cilecca, mi pare che si tratti di un'ode di Orazio.....può essere?..[/justify]

Ciao Wania , nel tuo post n. 9420 con " .....libero e giocondo" mi hai ricordato il bellissimo Inno a Roma di Giacomo Puccini , i cui versi vennero scritti da Fausto Salvatori :

" Sole che sorgi libero e giocondo,
sul Colle nostro i tuoi cavalli doma:
tu non vedrai nessuna cosa al mondo
maggior di Roma,
maggior di Roma! "
Brava !
eea Francesco

Caro Silvano, tu sei capace di risveglaire vecchi ricordi.E'vero era una raccomandazione dei medici di Massaua,soprattutto, rivolta però e in specie, a chi faceva abuso di tutto,cibi e bevande,perlopiù alcooliche,e con il caldo c'erà il colpo di calore in agguato.Altrochè se ne cadeva di gente.Comunque hai nominato due personaggi insiti proprio nella vita della mia famiglia. Il dr.Angelo Cocchi,bolognese,internista e pediatra è stato medico della sanità marittima.Fu il primo medico a curarmi nel '37 per una indigestione di uva.Era un ufficiale di marina di complemento e fu ufficiale medico in batteria con mio padre durante la guerra.A Massaua con lui viveano due fratelli, uno ha gestito il bar Savoia (scusa non ricordo i loro nomi).
Lui è stato il primario medico dell'ospedale Umberto I°di Massaua.Lo lasciammo a Massaua nel '61.Nei miei frequenti viaggi nel ferrarese ritorvai il fratello che gestiva il Savoia in un paesino tra i Casoni e Mezzolara dove aveva aperto un bar.Puoi immaginare l'incontro.Ora devo uscire. Del carissimo dr.Michelangelo Trimarchi, messinese, ho tantissimi ricordi, se vuoi, posso dirti in seguito.
Bye