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ASMARA ASMARA AMORE MIO!

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15/02/2011 15:56 #7340 da Giacinto-Matarazzo
SILVANO,dici bene.A completamento era la ditta Premejee Shantilal.Dopo il'52 aprirono anche ad Assab.Con l'avvento della federazione le importazioni divennero libere.Gli inglesi fecero quella restrizione nel periodo da te ricordato in quanto,riapertesi le comunicazioni con l'Italia,i commercianti iniziarono a far venire prodotti italiani.Uno dei primi fu proprio un certo Gargano con il negozio di tessuti di pregio "Tessitalia" in Asmara in corso Italia vicino al Frezza. E dato che si trattava proprio di tessuti di pregio,seterie e broccati S.Leucio di Caserta e di Como,di filati in lana cashemere,e altro, che gli inglesi non producevano, dovettero concedere i relativi permessi di importazione.Ma poi si dovettero convincere e si ammorbidirono.Ricordo che compravo la brillantina Tricofilina e per le prime rasature la lavanda Col di Nava.E poi come ricordò Francesco con i primi voli LAI/ALITALIA (credo 1948,Agenzia UFFICIO VIAGGI) anche frutta italiana.E non dimentichiamo anche i libri di testo scolastici italiani, cartolerie Cicero e Schionato.
WANIA, ho ordinato a una erboristeria di qui giù la MORINGA.Mi farò delle tisane.Volevo dirti che su FB ho letto un annuncio di Luca Lupi l'autore di DANCALIA.Presenterà il 27.2 alle ore 18 al ristorante AFRICAN SKY via Ghibellina 3 C/R a Firenze il suo nuovo libro "UN VIAGGIO IN DANCALIA"patrocinato dal Touring Club.Ne eri al corrente ? Comunque ti leggo, tranquilla.E si, fai rivivere anche me.
Cisi

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15/02/2011 15:43 #7339 da Annamaria-Goffi
Ciao Giacì,grazie per l'avermi condiviso la <<pubblicità>> della Coca cola!!Io bevo acqua da 1 litro e mezzo a 2 litri al dì (come da prescrizione dell'urologo) e la coca non mi piace, però la beve Francesca,come tutti i bambini, per cui,ho subito condiviso con Simona, la quale invece carbura a vino bianco o rosso indifferentemente. Wania non ha bisogno di essere avvisata perchè anche lei carbura a vino rosso!!!!!Antonio, beve solo birra,per cui....e tu?Ciao, poi ti telefono, ho voglia di fare una bella chiacchierata con te.un bacione a Lina .

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15/02/2011 10:04 #7337 da Francesco
Wania , hai dato indirettamente ragione al mio post di qualche giorno fà .Asmara haun fascino particolare che mi ha accompagnato in tutt questi lunghi anni .Anch'io se potessi me andreì lì per sempre .Ma non si può per tante ragioni che potrai immaginare .Hai descritto lo stato di abbandono dei palazzi ,molti dei quali decò .Se tu avessi visto il mio ex appartamento ( ho avuto il modo di vederlo e di entrarvi )ti saresti messa le mani nei capelli .Tre famiglie abitavano in quattro stanze piu' cucina abitabile e bagno .La vasca non c'era piu' ed il tanfo nauseabondo del "burro" che le donne mettevano nei capelli mi stava facendo venir meno .Per fortuna che il mio accompagnatore eritreo ( ora studia a Napoli dopo la fuga dall'Eritrea ) ha capito e mi ha portato via .In albergo ,ove mi feci accompagnare per una salutare doccia , piansi e come piansi come quando rividi la Cattedrale.E dire che quella casa era oggetto dei miei pensieri ,per decenni ,prima d'addomentarmi .Dopo ben 53 anni di assenza sono stato felicissimo di averla rivista e riconosciuta , malgrado la delusione di rivederla in quello stato pietoso .Asmara me l'hanno rubata !
Eppure ci ritornerei , dopo tutto .
Ora ho seri problemi di salute per via di una cattiva circolazione del sangue nella gamba sinistra .Cinque anni fà mi applicarono uno stend con la raccomandazione di non fumare piu' .Ho continuato e rischio l'amputazione della gamba se non mi metto in riga .La settimana prossima dovrei ricoverarmi in una clinica di Palermo per una urgente terapia o l'applicazione di un nuovo stend .Pero' dovrei dire addio al tabacco ,cosa che mi riesce difficoltoso .Due sono le scelte : o via la gamba od il tabacco .
Ti saluto co naffetto.
EEA
Francesco

P.S. la via della Regina mi stava nel cuore .Ho rivisto i magazzini Schionato ove compravo i libri scolastici ,i quaderni e gli accessori .di fronte c'era l' UPIM , ma io no lo ricordo .Il bar Alba , Bini ( occhiali e foto ) ,bar carbonaro , Casa degli Italiani .Suvvia , Wania , tutti i maritozzi alla panna erano buoni .Non facciamo un torto ad Annamaria .Se no' niente meringhe .

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15/02/2011 07:03 #7336 da wania
[justify]SI SILVANO, nella fiancata dell'Arcivescovado c'era l'ingresso alla tipografia francescana e ora...ora, tutta presa dalla ricerca del campanello alto, non ho osservato se c'è ancora o no. Io credo di si e so che in Arcivescovado ci verranno allestiti i vari uffici ecclesiastici. - (La nostra Cattedrale è sempre bellissima )-! Quando giro per Asmara noto che le persone sono sempre cordisali e sorridenti anche se nel complesso le preoccupazioni sono tante, e si sa. Ma il popolo eritreo è ospitale, io personalmente non ho mai ricevuto una sgarberia e non sono mai stata trattata bruscamente da nessuno di loro. Dal guardiano della Principe di Piemonte che mi apriva il cancello ( ci sono andata molte volte ) ai bidelli e bidelle, al tutto fare che lavora in archivio, sono stata sempre ricevuta con cortesia ed un fare amichevole, come se fossi una di loro. Alla Messa sono stata fermata da qualche persona - eritrea - che mi ha riconosciuto, mentre io faticavo a ricordare...si insomma io sto bene all'Asmara e se non fosse per l'anagrafe.....ci tornerei a stare per sempre! Il vero grande peccato è che non sappiano tenere in ordine i bellissimi edifici che abbiamo fatto noi. In Viale Mussolini, ora Harnet Avenue, ci sono palazzi con i cartoni alle finestre invece dei vetri, con le caprette per le scale e le galline ai piani.......eppure è una gran bella città! E' la mia città del cuore! Non ci danno i permessi per uscire? e io dico con Lucia "che me ne f...e a me? "Resto in città, una città che adoro"![/justify]

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14/02/2011 15:30 #7333 da Narrante
Cara Wania,
Questo tuo meticoloso ricordare suscita in me altri ricordi.

In Viale della Regina, quasi di fronte alla gioielleria FUMIS, i miei hanno avuto per un paio d'anni (1946/1947) un negozio di tessuti, filati e profumeria.

Il negozio potevamo vederlo dalla terrazza di casa dove, in quel periodo, abitavamo (sopra il bar REX).

L'amministrazione inglese decise, dall'oggi al domani, di sottoporre a tesseramento i tessuti provenienti dall'India e dall'Egitto per agevolare l'importazione dei tessuti inglesi che invece erano liberi ma...pur costando molto di più di quelli indiani e/o egiziani che sottoposti a tesseramento, subivano una tassazione che praticamente li metteva fuori mercato!!!. :angry: :angry: :angry:

Ciò comportò una stasi del settore e il negozio fu quindi rilevato da un forte importatore indiano (un certo Premejee) che riuscì a portare avanti l'attività ancora per un certo tempo.

Mia sorella Annamaria crebbe a cappuccini e brioches che prendeva da Carbonaro famoso per i maritozzi e i diplomatici...

Quella che tu definisci la fiancata dell'Arcivescovado consentiva anche l'ingresso alla tipografia francescana che era attrezzata con macchinari moderni e che funzionava sempre a pieno ritmo.

In attesa di leggerti ancora in questa stanza, ti saluto e mi raccomando...occhio alle sceitan-tarantolas: sono... micidiali :blush: :blink: :silly: :side:

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14/02/2011 08:43 #7326 da wania
[justify]Una delle strade che mi piaceva frequentare era il Viale della Regina e in Viale della Regina ci sono sempre ritornata nei vari viaggi del ritorno; mi piace percorrerla in su e in giù. La prendo dall'alto, dopo aver salito tutta la scala dello Zoppo,scendo il marciapiede di destra e risalgo da quello di sinistra. A destrac'è sempre il Bar Savoia, (che a me, in vero, non dice nulla perché essendo rimpatriata a 16 anni non avevo all'Asmara l'età per entrare in un bar,) Bini il fotografo,alcuni negozi nuovi: casalinghi, bar, in angolo il grande JOLLY dove trovi di tutto: oro argento e souvenir d'ogni tipo ma anche stoviglie e oggetti vari per la casa.In fondo al viale c'è la fiancata dell'Arcivescovado: lì attraverso perché mi piace andare a vedere il portone della casa di una mia cara compagna delle medie, Giuseppina Rossi Espagnet con la quale sono tuttora in contatto, e vedere alla sua porta quel campanello che non arrivavo mai a suonare tanto era alto: dovevo prendere la rincorsa dal marciapiede opposto e arrivata sotto al campanello fare un salto e trac, con tutta la mano schiacciarlo!Ritornando in su dall'altro marciapiede....beh! anche se avevo pochi anni di bar che mi interessavano ce n'erano due: Il Bar Alba, ora Alba BIstrot, nel quale entravo semplicemente per salutare la signora Alba (che ultimamente ha partecipato a qualche nostro Raduno Mai Taclì) e il bar Carbonaro dove entravo per scquistare e gustare i famosi maritozzi di carbonaro, mamma quant'erano buoni. Su questo lato ci sono tantissime gioiellerie e c'era anche la gioielleria FUMIS ve la ricordate? Bene l'insegna FUMIS c'è ancora ma il negozio non è più una gioielleria. Non ho più trovato in questa mia amata strada SCHIONATO che era una cartoleria che mi piaceva frequentare Ma anche la fiancate dell'Arcivescovado non lo è più: infatti il Vescovo Menghisteab Kiflaimariam non abita lì ma a Kidané Meheret ed è quella ora la "Cattedrale" (Cattedrale Cattolica di rito orientale) E la nostra è la Cattedrale Latina. La Cattedrale Copta è Nda Mariam [/justify]

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