ASMARA ASMARA AMORE MIO!

[justify]FRANCESCO, perché cambi continuamente il logo, fai venire il mal di mare!!Mi sembra che una volta avessi messo un bel castello, (di Gondar?). Quello era veramente bello, e poi Gondar è la tua città natale......ma che vai cercando. E ora, per l'amor di Dio, non prendertela,è una mia curiosità: perché cambi continuamente il logo? ?! Ma poi, si dice "logo"? Illuminami![/justify]

Ciao Wania ,
di quelle restrizioni di cui tu parli ( ne ero già a conoscenza e ,prima della tua partenza, ti avvertii)nel 2004 non ne ho subite ,salvo per recarmi in un villaggio oltre Addi Quala ).Restrizione che superai tramite l'energico intervento di una suora .Addi Quala , come Addi Ugri ( oggi Mendeferà)mi interessavano per seguire le tracce della 5^Divisione di Camice Nere "1° Febbraio"( nella quale papà operava ) in marcia verso il confine etiopico.Non ci sono andato solo per questo .Al confine ovviamente non mi ci fecero arrivare .
Comunque ho pubblicato tutto sul nostro giornale .Comunque , la mia relazione essendo stata pubblicata nel 2004 , puoi leggere il resoconto del mio "Ritorno in Eritrea"sul Chichingiolo: "galleria arabesque"a pag. 4 del 23-04-04 .
Ora i tempi son mutati in peggio con quel dittatore .So pure di restrizione per il carburante .
In quel periodo ,ad eccezione delle zone confinarie ,la circolazione era libera .Ricordo che uno speciale permesso era obbligatorio solo per l'arcipelago delle Dahalak .Ma io , e me ne duole , non ci sono andato perchè volevo esplorare Massaua in cerca dei miei ricordi : la casa che periodicamente affittavamo ( mai individuata per le macerie ) ed il cinema all'aperto ,ove la copertura era mobile (mai trovato ).Sicuramente saranno state tutte quelle macerie ( la città era ancora semidistruta nel 2004)a farmi disorientare.
Buonanotte
Francesco

AGAU, quella foto di Asmara è una cartolina degli anni successivi all'ottobre del 1952, quando Corso Italia ex Viale Mussolini, divenne Avenue Hailè Sellassiè. La foto fa parte dell'archivio Foto Lusvardi di Asmara (tutto ciò è scritto sul retro della cartolina).Sai bene che sono di Massaua, e ad Asmara sin dal 1944 ci andavo con mia madre per un paio di mesi per evitare il caldo.Dal 1947 ci iniziai le superiori, ci son stato fino al 1952. A me han sempre detto che quello era Palazzo Falletta.Che poi vi fosse l'ENI, non so; non ricordo di farmacie e degli altri particolri che tu dici.Nel '52 andai ad Assab ma ad Asmara ci tornai anche se vi rimasi per qualche giorno o qualche settimana nel 1955,'57,e fine '58.Non so che dire.
Saluti abissini anche a te.
Giacinto

[justify]Ve l'ho detto che non ci dettero il permesso per andare a Massaua, Keren e Decameré? Un permesso che l'ufficio del turismo rilascia facilmente a tutti, a noi 6 povere vecchierelle...no! Per non arrabbiarci troppo o cadere in malinconia, decidemmo di reagire cercando di goderci l'Asmara il più possibile: Lucia cominciò a fare manicaretti con conseguenti grandi feste a tavola mezzogiorno e sera, Annamaria a fare tutti i giorni un dolce nuovo, io e le altre a mettere in musica le situazioni -la sera dopo cena cantavamo le canzoncine inventate -e una bella sera mentre a Casa Selam regnava l'allegria....una telefonata ci comunica...... che i permessi ci sono! Ci veniva concesso di stare tre giorni a Massaua e due giorni a Keren! A Massaua naturalmente abbiamo snobbato Gurgussum non perché non ci piacesse, anzi, lo avremmo preferito ad ogni altro luogo ma...essendo governativo non volevamo dare soldi lì dopo il trattamento ricevuto dei permessi negati! Per tre giorni soli, s'è detto, andiamo al Dahlak. I tre giorni di Massaua ve li racconterò con qualche foto che spedirò a Silvano......SILVANO,eh?......[/justify]

No, caro Silvano , non è riuscito .E penso che tu l'abbia gia' capito .Stasera vedrò con mio nipote , il quale si farà carico di telefonare al gestore .Intanto lui ,con il suo computer c'è riuscito .Sarà il mio pc ?
Non metto lingua fra voi per le discussioni relativi ai palazzi di Asmara perchè li conosco ma non so distinguerli per nome .Sentivo dire : pal.Falletta ,pal. Baubeshi etc .
Ricordo solo qualche negozio , quello della Lloyd Triestino ( attualmente sede del min.del Turismo , la cui titolare
l' ho conosciuta alla Casa degli Italiani in occasione di una manifestazione di ex alpini).Conosco il pal. ove era ospitata la clinica Igea ,ora sede del min. dei Trasporti ,il cui viceministro mi era amico e fratello della governante dell'hotel Dahkalac a Massaua , anch'essa mia amica.
Ricordo il pal. che ospitava il CRIE : mio padre ,oltre a credere nell'iniziativa nobile di quell'associazione ,era amico e paziente del dr. Di Meglio .
Mentre il pal. che, al piano terra ospitava il negozio degli accendini "Vulcano" ,mi pare si trovasse quasi di fronte il cinema Impero .Ricordo che in quella vetrina faceva mostra di se un accendino Vulcano gigantesco che girava su se stesso .
Fino ad una trentina d'anni fà un accendino del genere non funzionante era in un cassetto in casa dei miei genitori tra mille cianfrusaglie .Dopo l'intervento alla gamba cercherò di recuperarlo ,se c'è ancora .
Pe quanto riguarda il problema al pc ti farò sapere.
Francesco

Caspita Agau,guai a farti un torto,mizzeca che memoria...Ciao Sceitan.