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NATALE 2010. AUGURI AUGURI |
10/12/2010 23:55 #6633
da Francesco
LE CIARAMELLE ( di Giovanni Pascoli )
Agrigento ,primo anno nella Scuola Media "L.Pirandello".
Nel tardo Autunno del 1951 , in periodo prenatalizio ,la professoressa di Lettere aprì l'antologia e scelse , da mandare a memoria , la poesia di Giovanni Pascoli "Le Ciaramelle ": una poesia minore ,poco nota, che descriveva un viaggio nell'infanzia del poeta ,quando a meta' dicembre , gli zampognari arrivavano nelle città e nei paesi per annunciare l'arrivo del Santo Natale .
La tradizione di celebrare l'avvento di Natale è molto sentita in Sicilia .Ad Agrigento , dalla sera del 13 dicembre al 6 gennaio ,innanzi ad edicole sacre addobbate con fiori ,palline e luminarie( un tempo si usavano arance e mandarini )si esibiscono gli zampognari ,calati dalle vicine colline e montagne ,con le cornamuse e le loro nenie natalizie secolari .Queste manifestazioni si chiamano "novene".
Gli abitanti ed i commercianti piu' prossimi ad ogni edicola si fanno carico per le spese degli addobbi e per l'intervento degli zampognari per tutto il periodo delle feste .
Ogni novena dura circa 20 minuti allietando i bambini ed i passanti .
Negli anni '50 , in particolare nei primi , si toccava la miseria con le mani e la vista di una città martoriata dai bombardamenti terroristici ( durante lo sbarco alleato del luglio '43 )ci rendeva tristi .
Per me fu veramente drammatico in quanto ero reduce dall'Asmara ,una città che ,durante la guerra ,non subì seri danni .Una città che dopo il '41 , grazie all'inventiva ed alla capacità degli italiani ,la popolazione non soffri'fame e privazioni .
Eppure , devo confessarlo , in quei tempi il S.Natale era piu' bello e piu' sentito , malgrado le penurie del dopoguerra .Ci si contentava di quello che si aveva .La gioia piu' bella era la venuta del Bambin Gesu'.E per noi piccoletti i dolci tradizionali fatti dalle nonne ed il semplice panettone meneghino Motta od Alemagna confezionato con canditi ed uva sultanina .
Oggi a Natale è festeggiato il "Dio consumismo" sfrenato .Avete fatto caso che negli spot pubblicitari televisivi si nomina ,con la scusa del Babbo Natale estraneo alla nostra tradizione ,questo o quel prodotto .Mai nominare Gesu' Bambino con qualche rara eccezione .
Per questo ,e lo racconto sempre ai miei figli , il Natale piu' bello e sentito era quello di un tempo ,nella semplicità e gioia che univano davvero le famiglie .
Questo è il testo della poesia della quale ricordo ancora le prime strofe .
Udii tra il sonno le ciaramelle,
ho udito un suono di ninne nanne.
Ci sono in cielo tutte le stelle,
ci sono i lumi nelle capanne.
Sono venute dai monti oscuri
le ciaramelle senza dir niente;
hanno destata ne' suoi tuguri
tutta la buona povera gente.
Ognuno è sorto dal suo giaciglio;
accende il lume sotto la trave;
sanno quei lumi d'ombra e sbadiglio,
di cauti passi, di voce grave.
Le pie lucerne brillano intorno,
là nella casa, qua su la siepe:
sembra la terra, prima di giorno,
un piccoletto grande presepe.
Nel cielo azzurro tutte le stelle
paion restare come in attesa;
ed ecco alzare le ciaramelle
il loro dolce suono di chiesa;
suono di chiesa, suono di chiostro,
suono di casa, suono di culla,
suono di mamma, suono del nostro
dolce e passato pianger di nulla.
O ciaramelle degli anni primi,
d'avanti il giorno, d'avanti il vero,
or che le stelle son là sublimi,
conscie del nostro breve mistero;
che non ancora si pensa al pane,
che non ancora s'accende il fuoco;
prima del grido delle campane
fateci dunque piangere un poco.
Non più di nulla, sì di qualcosa,
di tante cose! Ma il cuor lo vuole,
quel pianto grande che poi riposa,
quel gran dolore che poi non duole;
sopra le nuove pene sue vere
vuol quei singulti senza ragione:
sul suo martòro, sul suo piacere,
vuol quelle antiche lagrime buone!
Agrigento ,primo anno nella Scuola Media "L.Pirandello".
Nel tardo Autunno del 1951 , in periodo prenatalizio ,la professoressa di Lettere aprì l'antologia e scelse , da mandare a memoria , la poesia di Giovanni Pascoli "Le Ciaramelle ": una poesia minore ,poco nota, che descriveva un viaggio nell'infanzia del poeta ,quando a meta' dicembre , gli zampognari arrivavano nelle città e nei paesi per annunciare l'arrivo del Santo Natale .
La tradizione di celebrare l'avvento di Natale è molto sentita in Sicilia .Ad Agrigento , dalla sera del 13 dicembre al 6 gennaio ,innanzi ad edicole sacre addobbate con fiori ,palline e luminarie( un tempo si usavano arance e mandarini )si esibiscono gli zampognari ,calati dalle vicine colline e montagne ,con le cornamuse e le loro nenie natalizie secolari .Queste manifestazioni si chiamano "novene".
Gli abitanti ed i commercianti piu' prossimi ad ogni edicola si fanno carico per le spese degli addobbi e per l'intervento degli zampognari per tutto il periodo delle feste .
Ogni novena dura circa 20 minuti allietando i bambini ed i passanti .
Negli anni '50 , in particolare nei primi , si toccava la miseria con le mani e la vista di una città martoriata dai bombardamenti terroristici ( durante lo sbarco alleato del luglio '43 )ci rendeva tristi .
Per me fu veramente drammatico in quanto ero reduce dall'Asmara ,una città che ,durante la guerra ,non subì seri danni .Una città che dopo il '41 , grazie all'inventiva ed alla capacità degli italiani ,la popolazione non soffri'fame e privazioni .
Eppure , devo confessarlo , in quei tempi il S.Natale era piu' bello e piu' sentito , malgrado le penurie del dopoguerra .Ci si contentava di quello che si aveva .La gioia piu' bella era la venuta del Bambin Gesu'.E per noi piccoletti i dolci tradizionali fatti dalle nonne ed il semplice panettone meneghino Motta od Alemagna confezionato con canditi ed uva sultanina .
Oggi a Natale è festeggiato il "Dio consumismo" sfrenato .Avete fatto caso che negli spot pubblicitari televisivi si nomina ,con la scusa del Babbo Natale estraneo alla nostra tradizione ,questo o quel prodotto .Mai nominare Gesu' Bambino con qualche rara eccezione .
Per questo ,e lo racconto sempre ai miei figli , il Natale piu' bello e sentito era quello di un tempo ,nella semplicità e gioia che univano davvero le famiglie .
Questo è il testo della poesia della quale ricordo ancora le prime strofe .
Udii tra il sonno le ciaramelle,
ho udito un suono di ninne nanne.
Ci sono in cielo tutte le stelle,
ci sono i lumi nelle capanne.
Sono venute dai monti oscuri
le ciaramelle senza dir niente;
hanno destata ne' suoi tuguri
tutta la buona povera gente.
Ognuno è sorto dal suo giaciglio;
accende il lume sotto la trave;
sanno quei lumi d'ombra e sbadiglio,
di cauti passi, di voce grave.
Le pie lucerne brillano intorno,
là nella casa, qua su la siepe:
sembra la terra, prima di giorno,
un piccoletto grande presepe.
Nel cielo azzurro tutte le stelle
paion restare come in attesa;
ed ecco alzare le ciaramelle
il loro dolce suono di chiesa;
suono di chiesa, suono di chiostro,
suono di casa, suono di culla,
suono di mamma, suono del nostro
dolce e passato pianger di nulla.
O ciaramelle degli anni primi,
d'avanti il giorno, d'avanti il vero,
or che le stelle son là sublimi,
conscie del nostro breve mistero;
che non ancora si pensa al pane,
che non ancora s'accende il fuoco;
prima del grido delle campane
fateci dunque piangere un poco.
Non più di nulla, sì di qualcosa,
di tante cose! Ma il cuor lo vuole,
quel pianto grande che poi riposa,
quel gran dolore che poi non duole;
sopra le nuove pene sue vere
vuol quei singulti senza ragione:
sul suo martòro, sul suo piacere,
vuol quelle antiche lagrime buone!
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10/12/2010 00:02 #6623
da Narrante
Annamaria non ti si chiedono disegni, pitture strabilianti e di grande impatto: solo un pensierino, schietto, genuino sul S. Natale, qualcuno penserà o ad incorniciarlo o a dedicargli una pagina dedicata al prossimo grande evento che il mondo Cattolico celebra da oltre due millenni!
Abbiti intanto un caro saluto e aspettiamo tutti un tuo scritto, una frase, un pensiero per l'evento in...arrivo.
Asmarinità a "josa" o se preferisci a "bizzeffe",
Sil vano
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Sil vano
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- Messaggi: 794
09/12/2010 15:05 #6618
da Annamaria-Goffi
Amici carissimi,ormai sapete tutti quanto io sia imbranata ed incapace col pc,per cui non vi aspettate da me alcun disegno nè cartolina,lascio che lo faccia chi ne è capace!Cosa farò dunque?Nulla...eccetto dirvi che vi voglio bene e che vi auguro un serenissimo S.Natale in salute ed in compagnia dei vostri cari,augurio che faccio anche a me stessa!! per cui
AUGURI AUGURI AUGURI
AUGURI AUGURI AUGURI
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09/12/2010 13:02 - 24/12/2015 10:08 #6616
da Narrante
Ultima Modifica: 24/12/2015 10:08 da Narrante.
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- Messaggi: 1957
09/12/2010 03:13 #6605
da Agau-del-Semien
Nativita'
Da sempre l'uomo ha cercato il “ Centro del Mondo “. I vari popoli hanno, di volta in volta, preteso di fissare detto Centro sul loro territorio. I greci lo chiamavano omphalos che significa ombelico, ma anche tutto cio' che e' centro.
Il centro veniva rappresentato da pietre, una montagna, comunque un qualsiasi oggetto possente e duraturo nel tempo. La pietra usata da simbolo viene anche chiamata “ betilo” di derivazione ebraica e quindi, Beith El, la casa di Dio e trasformata in seguito in Beith-lehem. La nostra Betlemme, il luogo in cui nacque Gesu'.
L'immagine e' il pilastro che si trova a Betlemme a simbolo del Centro.
Auguri Abissini,
Agau
Da sempre l'uomo ha cercato il “ Centro del Mondo “. I vari popoli hanno, di volta in volta, preteso di fissare detto Centro sul loro territorio. I greci lo chiamavano omphalos che significa ombelico, ma anche tutto cio' che e' centro.
Il centro veniva rappresentato da pietre, una montagna, comunque un qualsiasi oggetto possente e duraturo nel tempo. La pietra usata da simbolo viene anche chiamata “ betilo” di derivazione ebraica e quindi, Beith El, la casa di Dio e trasformata in seguito in Beith-lehem. La nostra Betlemme, il luogo in cui nacque Gesu'.
L'immagine e' il pilastro che si trova a Betlemme a simbolo del Centro.
Auguri Abissini,
Agau
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03/12/2010 03:30 #6548
da Nocerino
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