EUCALIPTUS 3

Buon giorno a tutt ivoi che avete voglia di ascoltare le mie riflessioni e fanasie.

Conosco due Afriche, una sempre nel cuore e una nella mente L'Africa nel cuore quella che ho conosciuto da bambina, avevo nove anni quando con gioia ho lasciato Firenze per raggiungere Asmara dove mIo papà si era recato per fornire un avvenire alla famiglia. Non ricordo il fischio delle sirene di bordo del Cristoforo Colombo che saluta il porto dal quale sta per salpare, non una lacrima né rimpianto, invece ricordo il saluto alla mia classe di terza elementare, la maestra aveva esordito col dire la vostra compagna Masini sta per lasciarci, va a raggiungere suo padre in Africa, ora esprimerà tutto il suo dolore per il distacco da tutti noi.... io invece come ho già detto ero felice perché finalmente la mia famiglia si riuniva non sapevo come fare per uscire all'incresciosa situazione in cui la maestra mi aveva cacciato e non trovai niente di meglio che affondare la testa fra le braccia incrociate sul banco ! Il mio gesto fu interpretato come uno sfogo di disperazione credevano che piangessi. rimasi così per qualche minuto e non nascondo il disagio ch provavo per la menzogna che stavo portando avanti.... mi ricordo ancora quei momenti che mi pesavano addosso e che confesso solo ora dopo più di settannta anni. Sarebbe bastato poco per chiarire una situazione più che logica ma ero timida e riservata così ho custodito il mio segreto. Andavo incontro all'abbraccio del mio paparino e ad una splendida avventura, una di quelle avventure che si leggono sui libri che trattano di pionieri e che tanto affascinano e invitano a fantasticare Ho cominciato a vedere la popolazione che affollava le strade di Massaua, erano titti neri e i bambini completamente nudi mentre le madri portavano sulle spalle capaci tasche dalle quali spuntavano le testoline dei pù piccoli ancora troppo piccoli per andare per strada come quelli nudi Molte donne dalla cintola in su erano coperte solo da monili d'ogni specie Io sono sepre stata attratta dalle collane e da ogni sorta di ornamento vistoso, colorato e manufatto con fantasia. Ricordo bene la strada Massaua Asmara, tortuosa di terra rossa, polverosa e popolata da scimmie che attraversavano esigendo la precedenza sui veicoli pena una bella sassaiola in direzione delle auto disubbedienti al loro codice stradale. Faceva caldo ma che iportava?Avevamo lasciato l'inverno del mese di gennaio in cui eravamo un po' di caldo ci avrebbe solo fatot bene. Ricordo perfettemente com'era fatta la nostra casa nella stanza d'ingresso che fungeva anche da soggiorno alle pareti c'erano appese due lance incrociate vhe sovrestavani uno scudo oggetti che evocavano folk ma per me erano anche emblema di protezione, una guardia alla casa. Fuori i canti degli indigeni mentre lavoravano mettevano allegria e i candidi minaretiche s'innalzavano verso il cielo infondevano spiritualità così come il rintocco delle campane della nostra amata cattedrale, tutto dava uno spiccato srnso di derenità. A sera inoltrata coinciava a fari sentire la voce delle notti africane, la iena ridens con quel suo incsonfondibile verso e poi gli uccelli notturni, papà ci spiegava come in lontananza gli animali popolavano le notti illuminate dalla luna e dalle tante stelle che il cielo africano offre a piene mani. Sono stata una bambina fortunata ad avere genitori sempre presenti e in grado di farci apprezzare l'portante esperienza che stavamo vivendo, Lontane dalla madre patria ma su suolo conquistato dove bandiera e leggi erano italiane.La scuila condotta dalle Suore di S. Anna è stata la mia seconda casa, Suor Anna Palma Malavolta mi ha accomagnato fino alla quinta elementare dalle medie in poi ho avuto professori secolari e di loro ricordo nomi e fisonomie. La vita si svolgeva a contatto con la natura e nel reciproco rispetto tra noi e gli indigeni. Come non ricordare gli occhi grandi dei bambini abissini, occhi grandi e neri come more matutre posaei su un lembo candido come la neve. Gli occhi sinceri e orgogliosi degli ascari amici fino a un certo giorno in cui la guerra con la nostra sconfitta ha distrutto il sogno di un popolo e la vita di tanti eroi. L'Africa che ho consciuto io e che amo questa, quella che è sempre nel mio cuore.
Ce n'è un'altra di Africa, quella dscritta da tanti fatti di cronaca da tanti scrittori contemporanei, giornalisti e storici..... L'Africa del migranti e degli scafisti, dei clandastini e coloro che in Italia trova terreno fertile per delinquere, on è quesa la mia Africa, io l'ho conosciuta l'Africa vera con le sue tradizioni la sua cultura le sue verità ed è solo quella che stimo ed amo

Buon giorno a te Agau che anche da così lontano ti ricordi di noi del forum ! buone vacanze. A Sonia un abbraccio, ciao e giro i tacchi8.

Bon oggi non vi potete lamentarvi, sono entrata in alcune stanze Ma scusate se' mi sono entromessa nelle vostre conversazioni, non lo faccio piu'





Agau pero e venuto e girato i tacchi e se' ne' andato

AgauUUUUUUUUUUUUUUUUUUU

You just disappeared on me!!!

I bet you are in hiding now

Well was really nice chatting with you, but next time don't just disappear SeeYaa

Agau, sorry but what do you mean "TQ u hubs"?

What time is it where you are?

The time here in Brisbane is 11:45am

You asked me how I am,..... as you know my life has turned up side down and I hate it, I just can't get use to it the way it is now!
I try to keep busy as much as I can, but I still hate it and can't do anything about it other than keeping busy!

Have a great Sunday, take care, it was great talking with you.
All the very best from the Kangaroooooo/ASMARINA

yes, all ok. TQ u hubs
agau