EUCALIPTUS 3

Sonia io e la Sirocchia siamo maestre

Ciao ragazzi TUTTI voi pensavo ero libera, ero gia' uscita, ma devo ri uscire, mazza quanto ho da leggere poi quando ritorno!!!

Tantissimi salutoni abbraccioni a TUTTIIIIIIIIIIIII Ri CiaUUUUUU




Giratacchi e vado, ma attenti con questi son un po' pericolosi

Cara Sirocchia,
mi permetto di darti un consiglio, felicissimi per i tuoi scritti. Dopo averli controllati li passerai a Wania e Marcello, per la pubblicazione, che come vedi è seguita. Ma se tu finito il "pezzo" lo ricopi, innanzi tutto, poi lo rileggi ed evidenzi ciò che ti sembra essenziale ed ineludibile (come si fa quando si studia) e cancelli tutto il resto (sulla copia s'intende) hai una ottima sintesi anche per la pagina f-b. Ovviamente operando sempre sul computer. Dovrai solo scrivere in calce: "Testo integrale prossimamente sul Sito e sul Giornale". Grazie è bene che tu lavori, ma con poca fatica....L'inserimento su f-b non deve essere difficile, vedo che tutti mettono qualcosa.
Un caro saluto, Cribar,

Buon giorno Francesco, grazie del tuo commento al mio post, ti dico che per me portare Asmara nel cuore significa averla sempre presente così come l'ho conosciuta: un marchio indelebile...che ci posso fare? Passo ore a rivivere nella mente scene vissute non nascondo che qualche vola ci scappa pure qualche lacrima... Ciao Francesco.

Ciao SIROCCHIA, ho letto il tuo lungo editoriale ed ho notato che, malgrado siano passate molte lune, racconti i fatti con dovizia di particolari, come se si trattasse di fatti accaduti l'altro ieri. Complimenti!
Su quella nave ( il cui scafo è ancora visibile a Massaua)viaggiò mia madre,da Messina a Massaua, nell'agosto del '39.

EEA

........... Sirocchia carissima, proprio da quello sbarco a Massaua cominciano i miei ricordi di vita. Non avevo avuto nessun sentore di viaggi, preparativi, lontananza...non sapevo nulla né di Africa né di Italia......ricordo solo che s'andava a trovare papà ed ero per questo molto felice; avevo 5 anni, nessuna cognizione del tempo e quando, a Massaua, dall'alto del piroscafo la mamma mi fece vedere papà giù a terra che ci aspettava......che gioia! Non vedevo che lui e non mi ero neanche accorta che tutte quelle persone intorno a lui avevano pelle di colore diverso. Solo quando mi mise in terra, guardandomi in giro, vidi, alla mia altezza, i bambini "tutti neri e tutti nudi"..... Su a casa trovammo una bella cameretta per noi due, con due lettini ben rifatti ed accoglienti. Gli indigeni che fuori cantavano e ti mettevano allegria, a me facevano paura e volli avvicinare il mio lettino al tuo per poterti dare la mano chiedendoti di tenermela tutta la notte, come infatti facesti.........passarono solo pochi giorni perché mi trovassi poi perfettamente a mio agio, e m'innamorassi di quella splendida e cara Terra Rossa e della sua gente. Sono passati quasi 80 anni........e questo innamoramento è sempre vivo in me, si, morirà con me.