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GL I EUCALIPTUS

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19/09/2013 15:54 #19559 da Agau-del-Semien
e per quanto?

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19/09/2013 15:53 #19558 da Agau-del-Semien
Già deciso? fissato a Natale o quando?

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19/09/2013 15:04 #19557 da wania
[justify]Buonasera a tutti, quest'anno si va all'Asmara per Natale, quindi ormai a Meskel perso. perché non ci si torna l'anno prossimo a fine settembre e partecipiamo a questa bella festa della Croce insieme a tutti loro? Ricordo bene Asmara in festa per il Mascal(come dicevamo noi - Mascal dicevamo noi italiani), mi piacerebbe davvero tanto rivivere un Mascal! Punto e basta. Cisi [/justify]

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19/09/2013 14:15 #19556 da Francesco
Ciao biancofiore AGAU ,mi sono espresso male . Non erano campane ,ma pietre appese ad una trave in legno
( all'aperto ) che battute emettevano dei suoni .Ed io le sentivo perfettamente dalla finestra della palazzina ( accanto la Salvati Africa s.a.,quella degli autobus urbani ed extraurbani ).Le pitre distavano da me circa 100 ml.
Mi divertivo molto quando accendevano il gran falo' .
Sieg heil

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19/09/2013 13:25 #19555 da Agau-del-Semien
Compagno Francesco, hai notato che non ho parlato delle pietre sonore, dette, Metki in tigrino. Non l' ho fatto perchè normalmente la celebrazione della Croce non avviene nel cortile di una chiesa, nel Kniè mahalet, ma su spiazzi di terreno ben più grandi, capaci di accogliere una grande moltitudine di fedeli.
Nel caso tuo, si, probabilmente venivano usate anche le campane.
Saluti abissini e
EEA ( Etiopia- Eritrea - Abissinia)
Agau

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18/09/2013 23:43 #19554 da Francesco
AGAU dei biancofiore,intendevo la dignita' de una vorta .

Meskel

Sai quante volte ho assistito a questi riti dalla mia finestra ,difronte Nda Mariam .
Pero' non hai parlato delle loro campane di pietra .
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Ultime notizie sulla katanghese ( e che il diavolo se la porti via ).

Dal quotidiano LIBERO del 19 c.m.
La negroide a favore egli zingari
A palazzo Chigi sbarcano i rom. La questione gitana è sul tavolo del ministero per l'integrazione, con Cècile Kyenge a capo di una cabina di regia che coordinerà pari opportunità, interni, giustizia, salute, politiche sociali e lavorative. Ad annunciarlo è il ministro a chiusura di un convegno incentrato su due proposte di legge per la tutela di rom, sinti e camminanti.

"Ai Rom sanità e documenti" - La Kyenge vuole accelelare sull'integrazione dei rom: "La definizione dello stato giuridico delle comunità rom, e sinte, un punto fondamentale da cui partire per poi affrontare la questione sanità e documenti". "Se non si parte dallo status giuridico - argomenta il titolare del dicastero - si può affrontare solo i problemi della generazione di oggi, mentre noi puntiamo a una soluzione anche per le generazioni future".

Il piano europeo - L'"operazione-rom" è comunque già stata predisposta dall'unione Europea che è in pressing sull'italia perché Roma si prepari a vare alcune norme per riconoscere i diritti dei rom. Una relazione del maggio 2012 della Commissione Europea impone all'Italia "la realizzazione di un programma nazionale di interventi di supporto della popolazione immigrata nell’accesso ai servizi anche in ambito sanitario". E ancora "per l’occupazione, diversi progetti a livello regionale come ad esempio interventi di inserimento lavorativo di popolazioni Rom derivante dal Fondo nazionale per le Politiche Migratorie. In materia di condizioni abitative, molteplici progetti a livello regionale e locale per la ricollocazione e l’integrazione socio abitativa di Rom e Sinti provenienti da campi nomadi".

A spese nostre - La Kyenge è su questa strada che vuole costruire il suo piano per i rom. Finora in ambito europeo soltanto 12 paesi (Bulgaria, Repubblica ceca, Grecia, Lettonia, Lituania, Ungheria, Polonia, Portogallo, Romania, Slovenia, Slovacchia e Svezia) hanno indicato chiaramente i fondi stanziati, a carico dei bilanci nazionali o dell'Unione, e hanno presentato importi specifici destinati alle misure di inclusione dei Rom previste dai loro documenti strategici. L'Italia, secondo il ministro dell'Integrazione "deve adeguarsi". In Italia vivono circa 170mila rom e sinti. Il riconoscimento di uno status giuridico ben definito sarebbe il primo passo verso una integrazione totale. Integrazione che passa anche dal diritto alla casa. Qualche settimana fa il ministro consigliava di usare le "seconde case inutilizzate" (magari quelle al mare e in montagna) per ospitare gli zingari a prezzi popolari. E qualche mese fa aveva anche auspicato che gli alloggi popolari fossero destinati anche ai rom. Il tutto ovviamente a spese nostre. (I.S.)
Bologna bandisce «padri» e «madri».
Al loro posto sui moduli per i servizi educativi si useranno i termini - politically correct - «genitore richiedente» e «altro genitore». La giunta si piega così al volere di Sel che non si è lasciata scappare la ghiotta occasione di mutuare l’ultimo trovata stronca-famiglia. Perché quel «padre» e quella «madre» piazzati sui documenti in carta richiesti dal comune per presentare le domande di iscrizione a nidi e asili per il popolo dell’ultrasinistra risultavano «discriminatori». La proposta, per la verità, non porta la firma dei vendoliani felsinei. Arriva dritta da Venezia dove nei giorni scorsi Camilla Seibezzi, delegata del sindaco Giorgio Orsoni per le pari opportunità, ha avanzato l’illuminata proposta di sostituire a mamma e papà i termini «genitore 1» e «genitore 2», per non fare torto alle coppie omosessuali, che diversamente avrebbero corso il rischio di sentirsi di serie «B». Inutile dire che l’idea è piaciuta tantissimo al ministro Cécile Kyenge che fieramente nei giorni scorsi ha affermato di essersi «sempre battuta per le pari opportunità» e si è detta pronta - anche in questo caso - a garantire appoggio all’iniziativa. Così, sull’onda dell’eco nazionale, a Bologna Sel ha voluto fare la prima della classe.
a Bologna Sel ha voluto fare la prima della classe.
ALCUNI COMMENTI DEI LETTORI online
Commenti
18/09/2013 21:12
Postato da cartonito
il padre eterno ha creato più razze diverse e le ha messe ognuna al suo posto ,noi non dobbiamo mescolarle .rimandiamo la nera e tutti i suoi fratelli a casa
Non ho parole....
18/09/2013 20:58
Postato da singer70
La famiglia formata da un uomo e una donna è alla base di ogni società evoluta! Già fatico ad approvare il diritto di adottare conferito ad una coppia omosessuale e non, invece, ad un genitore single con idonee caratteristiche di età e stabilità economica... Grazie al ministro Kyenge poi dimenticheremo anche le nostre radici culturali e le nostre sane tradizioni? INAMMISSIBILE!
Political correct ,Totò direbbe"ma mi faccia il piacere..."
18/09/2013 19:28
Postato da gisto
Perchè non ci atteniamo all'etimologia della parola? Genitore deriva da generare,generare una vita.La coppia gay è in grado di generare una vita? no! quindi escludere le parole genitore dai loro documenti perchè non attinente alle coppie gay,le quali non possono generare nulla,beh non esattamente,generano un po di confusione ad un bambino (sfortunato 2 volte per lui) eventualmente adottato.


sieg heil

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