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C' ERA UNA VOLTA ....L'ERITREA FELIX

  • antonio lo sceitan ghezzabandino
  • Autore della discussione
05/12/2009 19:16 #1787 da antonio lo sceitan ghezzabandino
Gentile e caro Silvano,sai io a parte sbagliare stanze,devo ancora imparare tante cosine su questo coetaneo e meraviglioso oggetto.Di vista ho riconosciuto alcune persone.Devo dirti che da quello che mi è stato riferito da Francesco de Leonardis,la Mietta soffrirebbe di demenza,o alzhaimer.Io avevo una particolare attenzione poichè eravamo amici.Via la vita è anche questoAnche io ho inviato una mia foto,se credi falla vedere.(Ho fatto tutto da solo).Asmarinamente Antonio

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05/12/2009 15:31 - 05/12/2009 15:43 #1783 da Narrante
Caro diavoletto...momentaneamente mansueto,

Se invece di andare a zonzorellare con Donna Wania con la scusa di andare a trovar er Sor Direttor Melani, fosti stato a casa, avresti trovato qualcosa proprio sulla Mietta Alpi di cui chiedevi notizie.

Io l'ho conosciuta in occasione di una zighinata, che si tenne a Bologna nel 2005, pro Scuola di Massaua.

Potrai trovare tutte le notizie, a pag 60 di questa stessa stanza, anzi, per non farti stancare, ti inserisco i link proprio quì sotto
Nell'ultimo link, relativo all'album fotografico che feci in quell'occasione, la Mietta trovasi nella diapositiva N. 10. Se non vado errato ora abita nei pressi del lago di Garda.

Ciao e fammi sapere se riconosci altri asmarini.
Silvano... collaboratore informatico ex asmarini.
Ultima Modifica: 05/12/2009 15:43 da Narrante.

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  • Anonimi
  • Autore della discussione
05/12/2009 13:05 #1781 da Anonimi
Caro Antonio ,
Io il regalo dei morti l'ho ricevuto nel novembre del'51.
In effetti mi faceva impressione e stupore che i morti della famiglia facessero nella notte tra il 1° ed il 2 novembre trovae dolium e giocattoli.Questa è un'antica consuetudine ancora operante .
Visto ,che non era gradito , noi , continuammo la tradizione asmarina .Accettevamo soltanto i dolciumi .
No , questa coetanea Mietta non la ricordo .
EEA Francesco

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  • antonio lo sceitan ghezzabandino
  • Autore della discussione
05/12/2009 12:05 #1778 da antonio lo sceitan ghezzabandino
Buondì,caro Francesco, hai perfettamente descritto ciò che si faceva per le vacanze di Natale,e dato che avevamo la fortuna di avere genitori di diverse regioni,gli usi erano diversi.Noi si faceva il presepio,ma dato che mio nonno materno era originario di Caltagirone,in Novembre avevamo già ricevuto i regali dai morti.Poi il Natale ancora regali.Anche noi si andava a Massaua,io anche con le colonie sclastiche.Una mia e tua coetanea al proposito raccontava tutto quello che gli facevo come dispetti.Ricordi la Alpi Mietta?Un saluto carissimo.Antonio. :)

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  • Anonimi
  • Autore della discussione
05/12/2009 10:45 #1777 da Anonimi
Anche noi , nell'immediatissimo dopoguerra , si faceva l'albero di natale ( l'albero lo portava papa' , ignoro la provenienza ) decorato con mandarini , cioccolattini , caramelle e quanche pupazzetto , non privo di nastrini colorati che pendevano dalla cima fino a terra . Regali di Babbo Natale non sistevano o , almeno non si usavano .Credo che quest'usanza fosse di provenienza anglo-americana .In compenso avevamo la Befana .Si perchè i doni li portava lei .Quest'usanza era diffusa presso molte famiglie italiane , in particolare quelli a noi vicini .Ignoro se presso altre comunità italiane si facesse altrettanto .
Le feste come il cenone natalizio ed il pranzo del S. Natale si facevano con qualche ( a volte piu' di una ) famiglia a noi vicina , in quanto noi non avevamo nssun parente .Il 27 od il 28 successivo al Natale , in littorina od in autobus , si partiva per Massaua , ove si restava fino al giorno 3 gennaio , festeggiando il Capodanno al mare , come se fosse il mese di Agosto .Si ritornava all'Asmara e noi piccoli eravamo in gran frmento in attesa della Befana , ma , contemporaneamente , iniziava la tristezza con il magone per l'approssimarsi del giorno 7 gennaio , giorno della riapertura delle scuole .
A casa mia , era consuetudine , che il 6 gennaio sotto l'albero trovavamo due calzettoni pieni di carbone , stracci e giornali vecchi appallottolati .Noi sapevamo che era uno scherzo dei nostri genitori ( veramente ce li meritevamo )e incomincevamo a cercare le vere calze della befana , piene di cioccolattini , caramelle ed altro con accanto un giocattolo , che trovavamo nei punti piu' impensabili dell'appartemento sotto il sguardo beffardo dei nostri
genitori e della lete' .
Altri tempi .Però il Natale era piu' bello.
EEA Francesco

P.S. un altro augurio che s'inseriva nell'atmosfera natalizia era il Re ei dolciumi ( come noi lo consideravamo ) : il PANETTONE che , in origine era cnfezionato da qualche laboratorio di pasticceria locale , ed era molto buono .Con la normalizzazione dei voli dell'Alitalia e della Lai , incominciarono ad arrivare le cose buone dall'Italia ,fra le quali anche le palline colorate e scintillanti ( ad imitazione di quelle americane ) ed i panettoni meneghini della Motta e dell'Alemagna ,non inscatolati , ma avvolti con carta leggerissima e colorata .Oggi questo tipo di onfezione , andata i disuso , per decenni , con lavvento del cartoncino
leggero è ritornata di moda , ma con costi piu' elevati .

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  • Anonimi
  • Autore della discussione
04/12/2009 21:43 #1772 da Anonimi
Non c'era la neve , gli alberetti erano inghirlandati con mandarini , cioccolattini ,caramele e qualche pupazzetto .
Era un albero semplice e povero .Ancora non erano arrivate le palline colorate , ma l'albero era egualmente bello .Solo una volta portai a casa 4 o 5 di quelle palline, per noi , una novità .Me le aveva donate un mio coetaneo ,figlio di genitori americani .Qualche anno dopo, le palline si trovarono in abbondanza in tutti i negozi del settore .
Attualmente , dopo molti decenni , rimpiango quegli alberi senza palline .
Quelli erano i veri natali , non questi attuali che invitano ad uno sfrenato consumismo .
Il Natale dev ' essere povero , perche' Gesu' lo era .
Wolf

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