CORRISPONDENZA 7

[justify]Abbiamo letto tutti il primo AMICI MIEI di Marcello uscito sul primo numero del nostro giornale nel dicembre del 1976(l'ho riportato sul primo Mai Taclì Congiunto che abbiamo appena ricevuto). Marcello lì ci raccontava di avere preso contatti con il Club "La Croce del Sud tutti di Asmara", e di avere maturato l'idea del giornale proprio dopo questo incontro. Faceva parte di quel club Lella Tucci Salomone,bravissima e simpatica poetessa (io la ricordo) che per il club aveva scritto e musicato l'inno ufficiale. Ecco, oggi è il 12 Aprile, giorno di lutto per noi del Mai Tacli'.Ricordiamo Marcello leggendo quell'INNO. (Non ho lo spartito per poterlo cantare). [/justify]

SIAMO TUTTI PER L'ASMARA

Siamo tutti per l'Asmara,
un esercito noi siam,
il ricordo è una bandiera
che nell'animo portiam;

La struggente tenerezza
per ciò che non torna più
ha sapor di giovinezza
che lasciammo ormai laggiù!

Nasce dal ricordo una canzone
che ci unisce come fummo un dì,
dell'Africa portiamo il solleone
che spazza via il grigiore che c'è qui.

Siamo tutti per l'Asmara,
........................
........................

WANIA , arrangiati !

EEA

Buondì SIROCCHIA ,
scusa per l'ora a te insolita, ma per me normale .Da qualche minuto è terminata la riunione con i miei amici notturni .Quindi ,in attesa di iniziare a recitare le consuete Lodi Matutine e poscia recarmi fra le braccia di Morfeo ,potro' dedicarti solo qualche minuto del mio prezioso tempo .Dormirò sino alle nove a.m. ed indi uscirò per una salutare passeggiata a " pedagna" .
Quello che ho scritto alla padellara è uno scioglilingua siciliano ( sciacquato e sciorinato nel Mare Nostrum ) ,riportato nel forum a mò di vendetta per le sue astruse frasi in vernacolo fiorentino indirizzate al sottoscritto ed all'Abuna AGAU del Semien , al secolo Gianni Emilio. Vorra' dire che quando il mio omonimo nipotino da Empoli crescerà mi faro' tradurre tutto .Avevo pensato di ricorrere ai buoni uffici dello Sceitan di Firenze ,ma quello è un fiorentino d'importazione che conosce solo il francese ed il ghezzabandino e null'altro .
A Ghezzabanda eravamo amici ed è stato anche un mio gregario durante le scorribande tra i vari quartieri di Asmara ,compreso quello di Abbasciaul .
Forse tra noi c'è una sola persona che potrebbe aiutarti a capire quello scioglilingua ......a te scoprirlo .
Buongiorno a te e sogni d'oro per me .
EEA

[justify]FRANCESCO, ma intu u spicchiu, ti spicchi?[/justify]

Ciao GIACI' ,non esistono fiumi ,ma solo torrenti e ruscelli .Poi l'Arno d'argento su cui si specchia il firmamento....... ,mi piace solo cantata da Carlo Buti
( siciliano doc , come lo erano Odoardo Spadaro e Gino Bechi che da siciliani ,con le loro ugole , hanno fatto conoscere Firenze in tutto il mondo .)
Firenze deve molto ai siciliani : per la lingua non dimentichiamo che si son fregati la "scuola siciiana";Michelangelo siciliano doc ,ma rapito da uno della famiglia Pazza .Per non parlare di Lorenzo......non ricordo il casato ,quello che compose il Trionfo di bacco e Aianna ....ricordi ? Iniziava cosi'..."Quant'è bella giovinezza,
che si fugge tuttavia!
Chi vuol esser lieto, sia:
di doman non c'è certezza......
Anche questi ,a quanto pare ,era siciliano ,ma adottato da quella famiglia della quale non ricordo........ il casato .
Ah , se non fossestato per la Sicilia esisterebbe Firenze ?
Ed ora beccati questa :
"Apru u stipu e pigghiu u spicchiu, poso u spicchiu e chiu u stipu."
Notte buona
EEA

.

SILVANO E FRANCESCO, per piacere dateve na calmata. Lasciate perdere i fiumi d'Italia, si l'Arno e d'argento e pure il Tevere è biondo, così dicono le canzoni e pure i merli.Guardate e ve lo dico per esperienza, ci andate a perdere. Pare poi che le padelle siano già sistemate e pronte sulla rampa di lancio ma stavolta con testate nucleare.Perciò : boni !
Cisi