CORRISPONDENZA n. 6

Cara Lulù
Per vedere le mie foto almeno quelle che fino ad ora Silvano ha inserito, devi andare sul sito "ritorno dopo 46 an
ni" alla pagina "4".
Ciao hai letto i miei ultimi racconti?

[justify]Dimmi SILVANO, se uno ad un certo punto viene qui e dice: ora voglio vedere le fotografie di Carlo Di Salvo, cosa deve fare e come lo deve fare?. Io mi sono seduta qui, ho aperto il computer e...e ora che faccio per vedere le fotografie di Carlo? Beh, io ho un bellissimo album di fotografie di Carlo......ma stasera voglio vedere quelle che accompagnano i suoi racconti, come fo? Eh! Senti o le abbini via via al post o fai una stanza apposta come facesti con Corrierino o con Cartoline per Ricordare, puoi? Carlo potrebbe dirti come vuole chiamare questa stanza e te....la apri.Poi ce lo dici. Ce lo dici? E allora diccelo! [/justify]

[justify] O GIACINTO ci sei? Ti ho letto con piacere.Sono molte le persone che come te, venendo in Italia, hanno voltato pagina, chiuso con l'Eritrea e deciso di non tornarci più, ne conosco alcune. Ma ne conosco anche tante che come me ,o Carlo, per esempio, conservano un grande amore per quella Terra e la sua gente, ne hanno nostalgia e ci tornano ogni volta che possono. Ascoltando noi nostalgici alcuni di coloro che hanno chiuso ci criticano, ma altri vengono presi da un certo non so ché...un sentimento strano...(una leggera nostalgia?)... e, pur restando fermi nella loro chiusura, sono dispiaciuti di restarci; alcuni, in fine, ci emulano e...decidono di accompagnarci in uno dei nostri viaggi del ritorno! Davvero sai? E' così! Un caro saluto a tutti voi e sentite condoglianze per il lutto che vi ha recentemente colpito. Sapessi quanto mi piace in questi giorni andare in giro con Carlo,che fra l'altro è un amico carissimo ed ha l'Eritrea nel cuore. Bye cisi [/justify]

WANIA, non ti preoccupare, sono ancora fra i vivi.Tranquilla, tutto bene.Vi leggo e tu sai che leggo e analizzo.Piacevoli i ricordi di viaggio di Carlo Di Salvo. Ma tu e gli altri amici conoscete il mio pensiero. 24 anni ininterrotti di Eritrea,1937/1961 tra Massaua,sede di lavoro di mio padre, i miei 5 di superiori ad Asmara e per ultimo i 10 anni di Assab, sono così impressi nella mia mente e non li potrò mai dimenticare.Furono quelli gli anni della mia infanzia, adolescenza, giovinezza e fu laggiù che divenni adulto. Quando tornammo in Italia ci prefissi di non tornarci più, non per un abbandono o un senso di rigetto, ma solo perchè era un periodo di vita che si chiudeva e in Italia se ne riapriva un'altro.Quella terra ce la siamo sempre voluta ricordare come era nel periodo in cui ci vivemmo e così come quando la lasciammo.Figurarsi per me tornarci e vedere tutto lo scempio perpretato.Carlo racconta che gli è venuto da piangere,io sarei scappato il giorno dopo.Già a vedere foto su FB e quelle che mi mandò Anna Goffi di Massaua mi venne un senso di rabbia.
CARLO DI SALVO, arguisco che tuo padre era un ferroviere.Le nostre conoscenze fra le famiglie dei ferrovieri di Asmara erano i Bruni (Carletto con la moglie Clelia e le figlie Lea e Marisa e una più piccola che non ricordo il nome) e i Fantozzi. Con Marcella Fantozzi e il suo papà ci reincontrammo a Ceprano nel '62. Attualmente lei vive in un centro di assistenza gestito da suore di quella zona.
FRANCESCO, tu non devi ringraziarmi per nulla, era doveroso per un senso di affetto e di amicizia. Anche nella famiglia di mia figlia si e verificato un evento luttuoso. Il 10 decorso è morto il papà di suo marito, 91 anni. E meno male che il caso abbia voluto che suo marito non fosse in navigazione e quindi ha potuto essere presente.
In merito alle foto di Carlo, finora non ne ho viste. Silvanoooooo ?
Cisi

Caro Carlo,
Ti piacerebbe fare una volata ed entrare nel calduccio di Massaua!
Visto che a metà percorso siam giunti, pensavo di proseguire con l'inserimento delle foto, sempre in cascata, su un post separato in modo da raggruppare le foto in soli due post.
Quindi il prossimo inserimento proseguirà dalla ripresa del tuo viaggio lasciandoci Ghinda alle spalle.
Comunque, ora che sono a Ghinda conto di fermarmi un attimo per una breve pausa, un piccolo ristoro e poi via verso Massaua!
Ora è tutta discesa...
Chi ci ferma più?
4 pedalate e si arriva a Massaua!
sperando sempre di non incontrare delle carovane che ci intralcino il passaggio!
Quella che abbiamo incontrato prima ci ha ostacolato poco...ma se poi diventano sfacciate e ingombrano la camionabile...bisognerà mantenere il loro passo...
Loro viaggian così da oltre 3000 anni!
Non le ferma neppure il "Kamsin" anzi...quasi quasi godono...

Che tempi ragazzi! Che tempi!
ma forse l'ho già detto...proseguiam...
tu vai avanti io ti vengo dietro...il tempo di scattare qualche foto...

E caro Silvano sapessi il mio letto quì a Padova come ha ballato, siamo tutti scesi fuori in giardino e poi le repliche sino ad ieri mentre ero al computer vedermi ballare tutto attorno, per fortuna questa notte finalmente abbiamo dormito tranquillamente.
A proposito delle mie foto non si possono mettere in cascata dopo ogni mio racconto, tu le hai messe tutte sul N°4 del "Ritorno dopo 46 anni" e non tutti lo sanno, inoltre alcune foto non le hai messe come quelle di Embatkalla con Ciro Costa, della piana di Saberguma e di Mai-Atal, adesso ti lascio, ma prima voglio dirti che nel terremoto di Messina ciò che distrusse la città fu anche lo Tsunami che salì sulla parte costiera di Messina distruggendola completamente e portando via con sé tutti i messinesi che si erano rifugiati sul lungo mare.
Oggi inizio il racconto di Massaua e poi ti mando le prime foto.
Carlo.