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TUTTI CON CARLO: Asmara e dintorni |
- Carlo Di Salvo
16/02/2013 22:19 #16388
da Carlo Di Salvo
Eh caro Giacinto io cominciai a fumare nel'48 poco prima del mio rientro in Italia e di nascosto dei miei, ma bada che anch'io facevo delle lunghe apnee e se ben ricordi si andava sotto senza avere maschere od occhialini ma semplicemente con i nostri occhi perchè allora nulla di tutto ciò esisteva e quando si usciva fuori dal mare avevamo gli occhi arrossati dalla salsedine del mare, tutto era opaco sott'acqua non essendovi interposta aria tra l'occhio ed il mare, io non sono mai stato iscritto ad alcuna squadra di nuoto perchè andavo a Massaua solo durante le vacanze e le feste comandate, tu invece a Massaua ci vivevi, l'unica mia avventura la ebbi quando andai alle Dahlak alla pesca delle trocas tra Dissei, Madote e Dur-Ghela su un sambuco di un commerciante di perle che conosceva mio padre, cinque giorni per me indimenticabili essendo vissuto quasi alla Robinson Crusoè.-
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- Messaggi: 1080
16/02/2013 16:44 #16387
da Giacinto-Matarazzo
Il certo è che se qualcuno tra noi da il "LA", poi i ricordi vengono a catena. Ma tu Carlo dichiari apertamente di aver dato corso al vizio in giovanissima età. Al contrario di me che ho iniziato verso i 18 anni cioè 1951. E bravo ! In effetti a me le sigarette inglesi prendevano alla gola,certo per la raffinatezza e la buona concia del tabacco trannne che le famose "BARBA" con sul pacchetto bianco la figura di Sir Walter Relaigh. A parte il fatto che io facendo nuoto a Massaua, ero iscritto alla Rari Nantes categoria pulcini, se l'allenatore vedeva che qualcuno di noi fumava specialmente fra i pulcini ci sospendeva dagli allenamenti e lo diceva ai nostri genitori, ovviamente non ci passava proprio per la testa toccare una sigaretta. Quando poi mi trasferii all'Asmara per le superiori, mi fu concesso di fare qualche nuotata per tenermi in allenamento, nella piscina Mingardi. E li stessa musica da parte del Carlino Pigliapoco, l'allenatore della Rari Nantes Asmara, che ovviamente redarguiva chi fumava. E si caro Carlo, io a Massaua, tra i 12 e 1 18 anni scendevo in apnea fino ai 12/15 metri senza maschera e pinne, per un tempo vicino al 2 minuti. Veramente che tempi erano quelli.Oggi come faccio il primo piano di scale mi viene il fiatone ! Anche in Italia continuai a fumare le americane originali. Poi vennero messe in commercio quelle confezionate da Monital ma non erano le stesse e così smisi. Tu fumi ? Come Francesco ?
Cisi
Cisi
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- Carlo Di Salvo
16/02/2013 11:00 - 16/02/2013 11:02 #16380
da Carlo Di Salvo
Ragazzi, sono lieto di avervi fatto diventare nuovamente ragazzi ricordando i nostri giochi, però lo possiamo ammettere come ci si divertiva di più ai nostri tempi erano giochi all'aria aperta e poi per quanto riguarda le scatole da 50 sigarette Navy-Player, Graven-"A", se vi ricordate essendo sigillate sotto vuoto il coperchio aveva una linguetta che spostandola verso il centro e richiudendolo forava la pellicola ermetica ed il profumo del biondo tabacco Virginia ti invitava subito ad accenderne una, purtroppo è così che iniziai a fumare, poi vennero gli americani con le "Luky-Straik" le "Chesterfield" e le "Camel", a quei tempi si poteva fumare al cinema ed all'Augustus con i film di Maria Montez e John Hall nelle isole del pacifico si fumava, nell'intervallo tra I° e II° tempo veniva aperto il tetto del cinema e per chi stava fuori sembrava che si stesse incendiando, ma poi le figurine della Buitoni-Perugina con il rarissimo "Feroce Saladino" che si giocavano anch'esse ponendole su una lattina vuota di sigarette come pure le figurine delle sigarette inglesi.
Per quanto riguarda i carretti con le ruote di cuscinetti a sfere, finita la nostra passione andavano a finire ai Javulet che andavano a raccogliere verso Arbaroba i beles e li portavano trainandoli dentro le capaci taniche vuote di benzina che passando davanti alla nostra baracca in prossimità della camionabile per Massaua mia mamma spesso acquistava per farne una ottima marmellata senza bisogno di aggiungere zucchero, metteva i beles in un sottile telo e li spremeva estraendone solo il succo eliminando solo gli ossi, che tempi ragazzi, che tempi, spero di farvi avere tramite il nostro esperto di fotografia alcune immagini del "TRE Moschettieri" tratto dal libro in mio possesso delle canzoni alla radio di allora.-
Per quanto riguarda i carretti con le ruote di cuscinetti a sfere, finita la nostra passione andavano a finire ai Javulet che andavano a raccogliere verso Arbaroba i beles e li portavano trainandoli dentro le capaci taniche vuote di benzina che passando davanti alla nostra baracca in prossimità della camionabile per Massaua mia mamma spesso acquistava per farne una ottima marmellata senza bisogno di aggiungere zucchero, metteva i beles in un sottile telo e li spremeva estraendone solo il succo eliminando solo gli ossi, che tempi ragazzi, che tempi, spero di farvi avere tramite il nostro esperto di fotografia alcune immagini del "TRE Moschettieri" tratto dal libro in mio possesso delle canzoni alla radio di allora.-
Ultima Modifica: 16/02/2013 11:02 da Carlo Di Salvo.
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16/02/2013 09:50 - 16/02/2013 10:03 #16378
da Narrante
Ragazzi io, non avendo il vizio di fumare, non ho grande competenza in materia.
Ricordo che dalle scatole vuote che si trovavano, si ritagliavano le figurine per farne la raccolta, e/o per giocarle a...muro. Il gioco a muro si svolgeva così:
2) il primo appoggiava la figurina al muro scegliendo un'altezza adeguata per mandarla più lontano possibile
3) gli altri, osservano l'ordine della tocca cercavano di sovrapporre la propria figurina sull'altra e in tal caso vinceva, ma in genere il gioco proseguiva e a terra si formava un bel ventaglio di figurine rendendo l'eventuale bottino più sostanzioso.
A barattolo:
Si disegnava un bel cerchio a terra. In mezzo si poneva un barattolo con sopra disposte le figurine dei partecipanti
e si lanciava una pietra piatta. Le figurine che cadevano all'interno del cerchio venivano vinte, quelle al di fuori venivano rimesse in gioco ma...se fra quelle interne e quelle esterne c'era una continuità, in quanto si toccavano anche quelle venivano considerate vinte.
Ma qui iniziavano discussioni a non finire per le contestazioni che sorgevano: così non vale! non si toccavano! Non ci gioco più con voi tirate sempre ad imbrogliare!
Che tempi ragazzi! tempi di figurine!
e mi fermo qui, ricordate le figurine "Buitoni" ?
si faceva la raccolta e si vincevano anche dei premi.
Ricordo che mia mamma vinse una macchina fotografica chiamata "topolino": era di forma quadrata, a fuoco fisso ma faceva delle foto anche accettabili.
Non so che fine abbia fatto! Ricordo che la figurina più pregiata era quella del feroce saladino
Se la trovo, dovrei averla già inserita nel forum...qualche anno fa...parto alla ricerca...eccolo!
Buon fine settimana a tutti!
Ricordo che dalle scatole vuote che si trovavano, si ritagliavano le figurine per farne la raccolta, e/o per giocarle a...muro. Il gioco a muro si svolgeva così:
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1) si faceva "la tocca "
2) il primo appoggiava la figurina al muro scegliendo un'altezza adeguata per mandarla più lontano possibile
3) gli altri, osservano l'ordine della tocca cercavano di sovrapporre la propria figurina sull'altra e in tal caso vinceva, ma in genere il gioco proseguiva e a terra si formava un bel ventaglio di figurine rendendo l'eventuale bottino più sostanzioso.
A barattolo:
Si disegnava un bel cerchio a terra. In mezzo si poneva un barattolo con sopra disposte le figurine dei partecipanti
e si lanciava una pietra piatta. Le figurine che cadevano all'interno del cerchio venivano vinte, quelle al di fuori venivano rimesse in gioco ma...se fra quelle interne e quelle esterne c'era una continuità, in quanto si toccavano anche quelle venivano considerate vinte.
Ma qui iniziavano discussioni a non finire per le contestazioni che sorgevano: così non vale! non si toccavano! Non ci gioco più con voi tirate sempre ad imbrogliare!
Che tempi ragazzi! tempi di figurine!
e mi fermo qui, ricordate le figurine "Buitoni" ?
si faceva la raccolta e si vincevano anche dei premi.
Ricordo che mia mamma vinse una macchina fotografica chiamata "topolino": era di forma quadrata, a fuoco fisso ma faceva delle foto anche accettabili.
Non so che fine abbia fatto! Ricordo che la figurina più pregiata era quella del feroce saladino
Se la trovo, dovrei averla già inserita nel forum...qualche anno fa...parto alla ricerca...eccolo!
Buon fine settimana a tutti!
Ultima Modifica: 16/02/2013 10:03 da Narrante.
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15/02/2013 21:58 #16377
da Francesco
Io ricordo le sigarette anche in barattoli da 50 .Inoltre ricordo le sigarette 555 in contenitore dorato.le fumava mia mamma ,mentre mio padre fumava le marinaio ,le Pall Mall ...
In particolare le 555 , dopo la partenza dall'Africa , non le vidi piu' .Le riencontrai a New York ( la prima volta quando mi recai negli USA ) nel gennaio 2001 .In quell'occasione visitatai una delle due torri gemelle .
EEA
In particolare le 555 , dopo la partenza dall'Africa , non le vidi piu' .Le riencontrai a New York ( la prima volta quando mi recai negli USA ) nel gennaio 2001 .In quell'occasione visitatai una delle due torri gemelle .
EEA
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15/02/2013 17:52 #16375
da wania
[justify]Io ricordo le scatoline delle sigarette ma non per l'immagine. Per me erano tutte uguali, infatti le usavo come casina dei bruchi che andavo a catturare negli alberi - in alto (quasi al nido del cuculo!!)e che volevo vedere diventar farfalle. Ero grandina,8, 9 anni, avevo smesso la pesca dei girini e siccome non li avevo mai visti diventare rane, forse delusa, non so non me lo ricordo, mi buttai sui bruchi..... li mettevo in queste scatoline, delle quali non notavo né forma né colore, né immagine, ci cacciavo dentro il malcapitato, lo sistemavo per benino in un angolo, gli mettevo da mangiare (foglioline, ramoscelli verdi teneri) lo chiudevo li', non senza però aver forato qua e là la scatola per la sua respirazione... e .e...aspettavo...aspettavo... Bozzolo ne ho visti diventare tanti, farfalla no, mai nessuno. Quando smisi di catturare bruchi, le scatoline diventarono armadietti dei vestitini delle bamboline di cartone...ero grande, ormai alle medie, mi raccontarono di un certo Pelide e della sua ira funesta e di quel tattamea di Ettore, mi appassionai a loro e....buttai via tutte le scatoline delle sigarette senza guardare di che colore fossero, né di che marca né che immagine ci fosse sopra........Cisi! [/justify]
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