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TUTTI CON CARLO: Asmara e dintorni

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08/02/2013 10:35 #16290 da Sylvanyus
Comunque Carlo, altri giochi, già citati in passato in questo Forum erano:
    1) A "spacca-trottola"
    2) a figurine: "a muro" o a..."barattolo"
    3) senza parlare dell'immancabile "guardia e ladri"
    4) "ruba-bandiera" (in genere si praticava nel cortile della Cattedrale in quanto richiedeva almeno una ventina di elementi)
    5) "alla settimana" - praticato dalle femminucce...

Giochi ingenui e sempliciotti ma che ci obbligavano a far movimento: di grassottelli se ne vedevan pochi, pur considerando che eran tempi duri, ma la fame non la si soffrì mai e poi c'era la magìa della solidarietà spontanea ci si aiutava vicendevolmente proprio come fanno i politici adesso: ci aiutano a...spennarci...senza pudore...
tutti in Siberia! a far un bel pieno di aria fresca...fresca... B) :) ;)

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07/02/2013 22:43 #16272 da Narrante
Giacinto, ricordavo Tullio Signorelli perché ci ritrovammo anche alle medie ed è stato anche mio vicino di banco, vicino perché ci trovavamo su file separate ma adiacenti, poi lo persi di vista e non l'ho più visto.
In realtà correva voce che avesse qualche disturbo cardiaco difatti era esonerato dall'ora di educazione fisica con il Prof. Caravia (famoso per il suo chiamarci tutti lavativi)Ora imparo che rientrò in Italia per proseguire gli studi e seguire le orme paterne.
Per Carlo: il gioco con i pennini era in gran voga. I pennini dovevano essere "intonsi" e ognuno aveva un ben preciso valore: a seconda se fosse un pennino calligrafico (per china, stile gotico etc....o se per scrittura normale) veniva attribuito un valore diverso.
Io ero molto geloso dei miei pennini e avevo un astuccio dedicato proprio ai pennini...un bel giorno l'astuccio sparì e quindi dovetti ricostruirmi a fatica una mini-dotazione.
Ma a volte succedevano di quelle cose: il furto della merenda era quasi un classico ma sotto...sotto si conoscevano i responsabili di questi piccoli atti di...sabotaggio...
Che tempi ragazzi! Che tempi! Quanti ricordi...lontani...

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  • Carlo Di Salvo
05/02/2013 18:18 #16212 da Carlo Di Salvo
A proposito della prima BIRO, mi avete fatto venire in mente il giorno in cui mamma di ritorno dalla Mitchell & Cotts dove lavorava, dentro una scatoletta mi portò una BIRO tutta d'argento e ricordo anche che ai primi tempi a scuola ci obbligavano a scrivere ancora con l'inchiostro i cui calamai erano inseriti nei banchi, e porcamiseria cosa mi ricordo adesso, si giocava con i vari tipi di pennino a farli saltare per raddrizzarli e quindi vincerli, non so se anche voi vi ricordate.-

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05/02/2013 17:52 #16210 da Annamaria-Goffi
Quando ho incontrato Trillo,nel 2005, il negozio era stato ceduto ad una signora eritrea, ma lui mi disse di averlo ceduto,non che gli fosse stato tolto.All'epoca lavorava ancora saltuariamente col nolo di alcuni fuoristrada ai turisti,giusto per fare qualcosa.Passammo in compagnia un piacevolissimo pomeriggio sotto un ombrellone alla Casa degli Italiani fra un ciai ed un aperitivo. CHE BEI TEMPI anche quelli!!!!!!!!Ciao

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05/02/2013 17:32 #16207 da Giacinto-Matarazzo
SILVANO, si, io, fummo grandi amici. A parte il fatto c.he correva amici tra le nostre famiglie.Ma Tullio o dopo la licenza liceale o nel corso della frequenza venne in Italia con la mamma pe continuare gli studi.Dopo la laurea entrò in Banca d'Italia dove ha fatto carriera.E il padre quando arrivò ad Assab, in quanto incaricato direttore del locale ospedale, e spesso era a casa da noi, ne andava orgoglioso.Tieni conto che parlo del periodo tra il'58 e il '61 in quanto assistette Lina nei suoi due parti, fine '59 il primo, metà dic.'60 il secondo.Al mio rimpatrio nel '61, incontrai la signora a Roma in quanto dovevo consegnarle qualcosa affidatami dal dottore. Tullio era al lavoro per cui non lo incontrai.Purtoppo il destino me lo fece incontrare 8 o 9 anni dopo all'Umberto I° dove andammo a trovare un nostro parente ricoverato e combinazione nella stessa stanza c'era il dottore, suo papà, gravemente ammalato. Era rientrato in Italia da un paio d'anni in cattive condizioni.Puoi immaginare quall'incontro. A proposito di stilografica. La prima fu la prima Biro che uscì e la fregai al marito di mia cugina,credo nel '45/'46 la seconda penna fu una Parker 51, nel '48, che mi regalò un amico di Massaua che lavorava a Ras Tanura.
Cisi

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05/02/2013 16:34 #16205 da Giacinto-Matarazzo
AGAU & CARLO, fino al maggio del 1961, epoca del mio rimpatrio, la guida nelle strade era a sinistra. Per cui se si è verificato tale cambiamento in Eritrea, come voi dite, non è stato dopo la partenza degli inglesi che andarono via nell'ottobre del 1952 quando l'Eritrea fu federata all'Etiopia ma sicuramente dopo l'Indipendenza.Conservo filmini dell'epoca in cui si vedono gli automezzi marciare a sinistra.
Un caro saluto

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