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Francesco Carchidio Malavolti (1861/1891)
Il 17 luglio 1894, con un’ardita operazione venne occupata Cassala, sottraendola al controllo dei Mahadisti. I confini della neonata Eritrea vennero portati definitivamente dal fiume Barca al Gasc. Nella battaglia cadde il capitano di cavalleria: conte Francesco Carchidio Malavolti decorato di medaglia d’oro al valore militare.
Ad Asmara, ai nostri tempi gli era stata dedicata una via.
Il comando di queste operazioni era affidato al col. Giuseppe Edoardo Arimondi (caduto poi ad Adua). In realtà i Mahadisti che con la solita scusa del Jihâd scorrazzavano la zona sino a Cheren, iniziarono a subire sconfitte fin dal 1890 ad opera del cap. Gustavo Fara, al comando di duecentocinquanta fucili, in quella che passò alla Storia come Prima Battaglia di Agordat.
L’emiro di Ghedareff: Ahmed Ali, nel dicembre del 1893,alla testa dei Mahadisti si ripresentò mosso dal desiderio di rivalsa nella piana di Agordat guadando il fiume Barca. Arimondi manovrò abilmente, l’emiro cadde in battaglia (seconda di Agordat) segnando la loro rotta. Il nostro Colonnello insignito del grado di Maggiore Generale.
Dal canto suo Barattieri dopo aver visto coglier “il lauro di Agordat” da Arimondi seguitava ad insistere che il pericolo maggiore, per la zona, restavano i Mahadisti ottenendo dal Governo di procedere contro di loro. Nacque l’impresa di Cassala che egli conquistò il 17 luglio 1894 disperdendo i Mahadisti, che ne avevano fatto la loro roccaforte, sottraendola al controllo degli Inglesi, ai quali poi noi la restituimmo.
In queste campagne grande fu l’impegno ed il valore degli Ascari, non gravi le perdite, ma questa premessa ci ha consentito di dire che tra esse figurava Francesco Carchidio che vogliamo ricordare.
Francesco Carchidio lasciò un figlio: Michele, avuto da Uolalla Selassie che fu il primo Italoeritreo ufficialmente riconosciuto da un padre italiano.
Michele Carchidio nato a Cheren nel 1891 fu cresciuto da parenti a Faenza, paese del padre, ne seguì le orme frequentando scuole militari sino al raggiungimento del grado di sottotenente d’artiglieria, ed inviato nel 1913, nella conquistata Cirenaica.
Le battaglie che abbiamo ricordato, il sacrificio di Ascari e di Francesco Carchidio servirono a pacificare ed annettere il bassopiano occidentale alla Nazione che stava nascendo: l’Eritrea, noi pensiamo che gli Ascari ne fossero consapevoli ed è per questo che se ad Asmara, avessero lasciato la via a lui dedicata, non sarebbe stato un errore.
Luglio 2017, la Redazione.