LE FOIBE
I giornali e le tv hanno riportato che solo un misero 0,6% dei maturandi ha svolto il pure interessante tema sulle foibe. (Maturità 2010). Vi siete chiesti perché la massa dei giovani ha evitato di parlare di un fatto così efferato e drammatico, di un terribile crudele sterminio di massa(persone vive-spesso colpevoli solo di essere italiane-legate l’una all’altra con del fil di ferro in lunga fila indiana e poi con una spinta alla prima fatte tutte cadere a morire lentamente in profonde voragini ) che per efferatezza supera addirittura gli orribili lager tedeschi, dove la gente veniva uccisa in pochi istanti con il gas?. Per menefreghismo?, No, per assoluta ignoranza perché dalla fine della guerra si è parlato solo dei misfatti dei perdenti e non anche di quelli -spesso parimenti orribili- compiuti dai vincitori, russi, inglesi, slavi o italiani comunisti che fossero. E così i nostri ragazzi non hanno avuto modo di conoscere tante realtà storiche che solo ad oltre 60 anni di distanza cominciano a venire a galla. Domandatevi ora quale percentuale di adesioni avrebbe ottenuto un tema sull’ AOI.. Penso ancora meno, perché la nostra presenza in Africa è stata solo e oggetto di silenzio o di voluta (e spesso falsificata) denigrazione. Provate a chiedere agli studenti cos’era l’AOI e quale straordinaria opera di civilizzazione hanno fatto gli Italiani in quelle terre. Avrete solo imbarazzato silenzio o risposte vaghe, errate, assolutamente inesatte se non addirittura ridicole. Il tutto per ignoranza, per mancanza assoluta di corrette ed oneste informazioni scolastiche. Si dice che la storia va scritta ad almeno 50 se non addirittura 100 anni di distanza dai fatti cui si riferisce: non sarebbe quindi giunto il momento di insegnare a fondo ai nostri ragazzi cosa sono state le foibe e cosa significa AOI?
Mai Taclì n° 4 - luglio/agosto 2010 Gianfranco Spadoni