SOMALIA 1931-1934
la grande trasformazione
La “febbre del mattone”, che esplode in ltalia durante il ventennio fascista, contagia anche le colonie. In Somalia si varano piani regolatori, si progetta e si costruisce sotto la guida di bravi architetti, che sanno fondere l’idea razionalista con la natura e la cultura del luogo. Nello stesso tempo si avviano nuove imprese, quasi tutte concentrate nelle località costiere o sul corso dei due grandi fiumi della Somalia: l’Uebi Scebeli e il Giuba.
Chi non ha vissuto quegli anni in diretta, oggi resta probabilmente sorpreso nello scoprire, in queste pagine, quante opere furono realizzate in così poco tempo e in condizioni spesso difficili.
Il regime fascista, che governava senza la “seccatura” di una opposizione nel Parlamento e nel Paese, ebbe gioco facile nel realizzare i suoi progetti.
Nondimeno, la sorpresa resta.
Con comprensibile orgoglio, il governatore della Somalia Maurizio Rava (1878-1941) fissa il lavoro compiuto durante il suo mandato (1931-35) in questo elegante volume, che pubblica in occasione della visita in Somalia del Re Vittorio Emanuele III e del ministro delle Colonie Emilio De Bono, avvenuta nel novembre del 1934. Il volume presenta le opere avviate o completate nel triennio compreso tra il luglio 1931 e il luglio 1934. Esse costituiscono perciò soltanto una piccola parte di quelle realizzate durante l’intero periodo coloniale.
Il libro Somalia 1931-35 è a disposizione dei visitatori di Mai Taclì per gentile concessione dell'Archivio Laurenzi
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